SPAZIO AUTRICE SOTTO👇🏻🖤

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POV TOM
Tornammo a casa e quando entrammo ci accolsero Millie e Bill con delle facce da rimprovero.
Bill: Dove cazzo sei stato?
Tom: Non ti interessa.
Bill: Invece si!
Millie: Mi hai fatto preoccupare!
Disse riferendosi alla cugina.
Tom: Siamo solo andati a fare un giro, non volevamo fare matematica, non vedo cosa ci sia di male!
Bill: Cazzo Tom! Non avete neanche avvisato!
Andai in camera mia ignorando Bill che continuava a gridare.

POV T/N
Millie: noi torniamo a casa.
Bill: Va bene...ciao.
Ci abbracciammo e tornammo a casa.
Zia: Ciao ragazze!
T/n: Perché ci sono delle valigie?
Zia: Stiamo partendo per lavoro.
I nostri genitori erano i proprietari di un'agenzia di fotografia (non so se si possa definire così) e viaggiavano molto.
T/n e Millie: Va bene.
Eravamo abituate a stare a casa da sole per molto tempo .
T/n: Molly?
Zia: Dato che è piccola la porteremo con noi.
Annuimmo e dopo aver salutato ci sedemmo sul divano.
Millie: Finalmente!
T/n: Già.
Millie: Dove siete stati tu e Tom?
T/n: In giro.
Non volevo dirle dove mi aveva portata, dopotutto era un posto che utilizzava per stare da solo, non lo avrei condiviso con gli altri.
Millie: Idea!
T/n: E sentiamo l'ennesima cazzata del giorno.
Millie: Chiamo Tom, Bill, Georg e Gustav e li faccio venire qui.
Mia cugina andò a telefonare a tutti.
Millie: Arrivano.
T/n: Va bene.
Arrivarono e ci sedemmo sul divano.
Tom: Che facciamo?
Bill: 7 minuti in Paradiso!
T/n: siamo pochi.
Bill fece una telefonata e dopo qualche minuto arrivarono due ragazze.
Bill: loro sono Lucy e Carola, vanno in classe con Georg e Gustav.
T/n e Millie: Piacere.
Ci presentammo.
Ci sedemmo in cerchio e facemmo girare la bottiglia, uscirono Lucy e Georg.
Dopo i 7 minuti uscirono entrambi un po' scompigliati e con le labbra gonfie.
Tom: Sembra che qualcuno si sia divertito!
Georg: Zitto Tom.
Bill andò con mia cugina che non sembrò affatto dispiacersi e Gustav andò con Carola.
Bill: Bene! Gli unici rimasti sono Tom e T/n, susu entrate.
Ci spinse nell'armadio e ci chiuse dentro.
C'era un silenzio tombale, abbastanza imbarazzante.
Mi appoggiai al muro e Tom mi guardò.
Tom: Tutto ok?
T/n: Sisi.
Tom si avvicinò.
Tom: Piaciuto il posto di ieri?
T/n: Si, ma tu mi sei piaciuto di più.
Lo dissi in italiano.
Tom: Adoro quando parli italiano ma potresti tradurmi ciò che hai detto?
T/n: Emh, ho detto che mi è piaciuto moltissimo.
Tom rise e si avvicinò, mi bloccò ai lati del muro con le mani e io Arrossii.
Tom: Allora, pomodoro, ti è piaciuto di più il tramonto o...io?
Rise in modo sensuale, ero sicura di star impazzendo, non sapevo che rispondere e per fortuna sentimmo la serratura scattare.
Uscii velocemente dalla trappola di Tom e appena Bill aprì la porta mi fiondai fuori per andarmi a sedere vicino a mia cugina.
Non sapevo se raccontarle tutto o meno.
Georg: Si è fatto tardi, torniamo a casa.
Georg avrebbe accompagnato le ragazze e Gustav a casa dato che era l'unico ad aver già preso la patente, Gustav l'avrebbe presa a breve.
Bill e Tom rimasero un altro po' e verso le 2 di notte andarono via.
Andai a dormire e verso le 5:00 sentii dei rumori alla finestra, mi svegliai e mi sporsi dal letto per vedere meglio, dei sassolini battevano sulla finestra, la aprii e vidi... Tom?
T/n: Che cazzo ci fai qui a quest'ora?
Tom: Buongiorno eh.
T/n: Sisi, cosa vuoi?
Tom: Ho pensato di portarti a vedere l'alba.
Sorrisi.
T/n: Scendo ad aprirti, mi vesto e andiamo.
Lo feci entrare in casa in silenzio.
T/n: Emh...
Tom: Oh sì, scusa.
Tom si girò per farmi cambiare.

POV TOM
Avrei visto volentieri il suo corpo ma per rispetto mi girai.
T/n:  Fatto, puoi girarti.
Tom: Perfetto, andiamo.
La presi come una principessa e lei sobbalzò.
T/n: Che cazzo fai!
Tom: Ti accompagno alla porta, principessa.
T/n rise, era tanto stronza quanto bella e dolce.
La portai sulla riva del giorno precedente, aprii le gambe e la feci sedere nel mezzo, non si oppose.
Le misi le braccia intorno al collo e la testa sulla spalla.
Cominciai a giocare con i suoi capelli e ci godemmo l'alba in assoluto silenzio.
Tom: Bella vero?

POV T/N
Tom: Bella vero?
Girai lo sguardo nella sua direzione, stava guardando l'alba e aveva uno sguardo strano, rilassato, non so come spiegarlo.
T/n: Bella è dire poco.
Sorrisi guardando difronte a me.
L'alba finì e Tom si alzò, come il giorno prima mi diede la mano e mi aiutò ad alzarmi.
Cominciammo a scherzare e a insultarci come sempre, ovviamente in modo amichevole.
Tom: Dobbiamo andare a scuola.
Andammo a casa e prendemmo le nostre cose, andammo a scuola che ovviamente era ancora chiusa e ci sedemmo sul muretto.

SPAZIO AUTRICE
AIUTO CHE PATATI.
(Che dite, stellina?⭐🖤)

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