SPAZIO AUTRICE SOTTO 👇🏻🖤

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T/n: Tom.
Tom: Tutto ok?
T/n: sisi sto bene, mi porti sul lago?
Tom: Sei sicura di farcela?
T/n: Tom non sono malata!
Tom: Hai ragione, perdonami.
T/n: ti pregooo.
Tom: Andiamo.
Le sorrisi e la presi in braccio, la portai giù dalle scale e uscimmo.
T/n: Ora mi puoi mettere giù eh.
La misi giù sorridendo.
Arrivammo al lago e la feci mettere in braccio a me.
T/n arrossì.
Tom: Pomodoro.
La presi in giro aumentando il rossore che le copriva le guance.
Tom: T/n...
T/n: Mh?
La girai e la baciai, perché? Non lo sapevo, semplicemente volevo farlo.
La misi a cavalcioni su di me.
T/n: Non è possibile.
Tom: cosa?
T/n: Tu mi stai antipatico.
Mi guardò male (in modo amichevole)
Tom: E invece...
La baciai di nuovo.

POV T/N
Ci baciammo, o meglio, ci limonammo per altri minuti e quando né io né lui avevamo più fiato ci staccammo.
Tom: Cazzo T/n.
Arrossii e scesi velocemente da lui.
T/n: Emh...torniamo?
Tom annuì e tornammo a casa.
Tom: Vuoi...che rimanga ancora?
T/n: come vuoi tu.
Tom: Va bene, allora rimango.
Diedi a Tom una mia maglietta enorme che a lui andava anche un po' grande e rimase in boxer.
Mi schiarii la voce e andai in bagno a cambiarmi.

POV TOM
Avevo fatto la cosa giusta a baciarla? Non volevo ferirla ma non avevo mai avuto una ragazza e non ero sicuro di essere pronto.
Le avrei fatto solo del male, ne ero certo, ma non mi sarei privato di lei.
Tom: Sono solo un egoista del cazzo.
Ripetei a bassa voce.
T/n uscì dal bagno e si mise a letto.
Tom: Vado a dormire sul divano.
Lo dissi perché credevo che mi ci avrebbe mandato lei ma la sua risposta mi lasciò di stucco.
T/n: Tom...se vuoi puoi restare qui.
T/n mi sorrise e io mi avvicinai, le posai un bacio casto sulle labbra e mi misi accanto a lei.
Dopo poco si addormentò, sembrava un angelo, o forse lo era.

POV BILL
Io e Millie tornammo a casa verso le 3:00 e quando arrivammo Millie mi invitò ad entrare.
Bill: Andiamo a vedere come sta T/n.
Millie: Credi che Tom l'abbia lasciata da sola?
Bill: non lo so.
Tom non era affatto un tipo che si prendeva cura di una ragazza però speravo con tutto me stesso di trovarlo lì con lei perché credevo veramente che si stesse innamorando e che avrebbe potuto dimenticare ciò che pensava dell'amore.
Entrammo in camera di T/n ma c'era solo lei che dormiva beatamente, sospirai ma sentii tirare lo sciacquone nel bagno, Tom uscì e ci guardò.
Tom: Ciao.
Bill: Sei rimasto con lei tutto il tempo.
Affermai.
Tom: Certo.
Si rimise con lei nel letto e l'abbracciò da dietro.
Bill: E ci stai dormendo insieme?
Tom: non si vede?
Sorrisi.
Millie: sta meglio?
Tom: Si.
Millie: Va bene, per qualsiasi cosa noi siamo nell'altra stanza.
Bill e Tom: Noi?
Millie: Ah vero, Bill resta a dormire qua.
Tom: Davvero?
Bill: Davvero?
Millie: Davvero.

POV TOM.
Hai capito a Millie.
Millie: Se non ti dispiace ecco.
Bill: Certo che no! Rimango volentieri.
Risi.
Tom: Beh posso dormire?
Loro se ne andarono e finalmente mi addormentai.

POV T/N
*skip time*
La prima settimana li passò abbastanza velocemente, io e Tom continuavamo a scherzare tra di noi ma non avevamo più parlato del bacio, si era pentito?
Questa domanda mi aveva perseguitata tutti i giorni e non ne avevo ancora avuto la risposta, forse l'unico che me l'avrebbe potuta dare era proprio...Tom.

Era venerdì sera e mi stavo preparando per uscire con Millie, Lucy ,Carola e la band, perché sì, avevo scoperto che avevano una band e non poco affermata!
Georg ci passò a prendere ma la macchina era completamente piena.
Bill: Allora facciamo così, Millie si siede sopra di me e T/n sopra Tom.
Arrossii, tra l'altro inutilmente perché era una proposta da "amici".
Tom rise e mi fece sedere su di lui, la macchina partì e Georg stava prendendo un sacco di fosse facendoci sobbalzare ogni volta, Tom mi tenne dai fianchi per tenermi ferma e arrossii ancora di più.

POV TOM
Georg guidava malissimo, prendeva un sacco di buche facendo sobbalzare tutti ogni volta.
Dovevo tenere T/n ferma oppure avrei avuto un erezione proprio in quel momento inopportuno, non avevamo più parlato del bacio e dovevo farle credere di essermene pentito e di non pensarla in quel modo, dovevo proteggerla da me.
È vero, avevo detto che non me ne sarei privato ma non volevo ferirla, non volevo perderla.
Arrivammo ad una festa organizzata da un tipo della nostra scuola di cui non ricordavo neanche il nome.

SPAZIO AUTRICE
Che dire, guai in vistaaaa.
(⭐?)🖤

JUST...USDove le storie prendono vita. Scoprilo ora