Capitolo III

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- E quindi, a parte l'idea di picchiare la sua memoria... hai pensato ad altro, o no, per far ricordare a Lucy chi sei? - domanda Happy, seduto accanto a me sul letto. Mentre il ragazzo se ne sta a gambe incrociate sul pavimento.

A borbottare tra sé, tra un dondolio ed un altro - Uhm... Non saprei, ma stavo riflettendo su una cosa. - ci guarda appena, portando il gatto a voltarsi verso di me.

Per puntare i suoi seri occhi sulla mia figura - Sai Lucy? - il suo tono si fa solenne - Tu non lo ricordi, ma momenti come questi sono assai rari. Natsu non è solito star a pensare così intensamente. - esordisce, con candida cattiveria.

Che, com'era prevedibile, fa scattare Natsu - Ghiiii!! Pure in una situazione del genere ti diverti a prendermi in giro? -

- E chi è che ti stava prendendo in giro? - lo irrita ancora di più.

Spingendomi ad intervenire, prima di finire con l'assistere ad un massacro. Giustificato, aggiungerei.

Quando Happy ci si mette, sa proprio essere fastidioso.

Per tale motivo, tappando la bocca del gatto mi rivolgo a Natsu - Lascialo perdere, piuttosto... dicevi? A cosa stavi pensando? - gli sorrido, vedendo la sua espressione mutare.

- Bah, per stavolta farò come dici. - sbuffa, grattandosi la nuca - Stavo ragionando sul fatto che, anche se dovessi non ricordarti più di me, non sarebbe la fine del mondo. -

- Ah?! - Happy si libera dalla mia presa - Ma che stai dicendo? È da quando siamo partiti per tornare a casa che non fai altro che lamentarti di questa situazione! -

- È vero. - annuisce - Com'è vero che trovo il tutto dannatamente irritante, ma... Lucy resta sempre Lucy. Qualunque cosa accada o ricordi. - fa spallucce - Per questo, anche nel caso finisse per non ricordarsi di me, andrà comunque bene. D'altronde, si possono sempre creare nuovi ricordi, no? - sorride, nella stessa genuina maniera di come fatto prima.

Con quel sorriso capace di darmi sicurezza quanto subbuglio, a me come a questo mio povero cuore già provato di suo.

- Ah, Natsu... - scuote il capo il gatto, ricambiando lo sguardo - In effetti, Lucy resta sempre Lucy. -

- Vero? - il suo volto s'illumina ancora di più, colpendomi.

Alimentando il mio conforto, come... di contro, le mie ansie.

- Natsu, sono davvero contenta tu dica questo. Le tue parole mi rendono felice, ma... va davvero bene così? Io voglio ricordare. Desidero riavere indietro ciò che, per qualche motivo, mi è stato tolto. - lo fisso seria - Prima mi hai detto che i nostri ricordi non erano abbastanza forti e forse è così. O forse no. Sta di fatto che il mio desiderio di riaverli è più che potente, invincibile. Per questo, farò il possibile quanto l'impossibile per riottenerli. -

- Oh, ma... stai ancora pensando a quello? Dovresti lasciar perdere ciò che ho detto prima. - distoglie lo sguardo, storcendo le labbra - Ero arrabbiato, non lo dicevo sul serio. - borbotta.

- Queste, Natsu, non sono delle scuse appropriate per la cattiveria detta a Lucy. Dovresti impegnarti di più. - Happy lo rimprovera.

Facendogli assumere un'espressione contrariata davvero tenera, di chi non sa come comportarsi durante certe situazioni.

Cosa che lo spinge ad ignorare il commento del suo amico, per balzare in piedi con uno scatto.

Solo per potersi piazzare davanti a me, con una mano tesa - Comunque... Non dire che "farai" il possibile e l'impossibile. Non sei sola in questa sventura. - ghigna, facendo sussultare il mio cuore.

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