POV. NICOLAI

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Riprendendomi dal mio stato di trans, iniziai a chiamare Ophelia poiché non la vidi più.

Non ricevetti nessuna risposta da parte sua così iniziai ad allarmarmi e divenni nervoso.

Iniziai a cercarla ma senza riuscirci, finì per aprire il collegamento mentale con Antony.

"Antony non ci crederai mai ma ho finalmente trovato la mia compagna nonché la tua Regina!"

"Ma è magnifico amico mio!"

"Ma abbiamo un leggerissimo problema: è scappata!"

"Cosa? Scappata dove? Da chi?"

"Diciamo che non è stato l'incontro migliore ma devi aiutarmi a trovarla! Lo sai anche tu che siamo legati da qualcosa che va oltre i sentimenti".

"Nicolai sono al quartiere francese raggiungimi inizieremo le ricerche da qui."

Si certo come no!

Pensai che il quartiere francese era il centro della città, il luogo in cui durante il Solstizio D'Inverno tutte le creature come me andavano a cibarsi, ed era quasi sicuramente l'ultimo posto in cui Ophelia e quel ragazzetto senza nome si sarebbero nascosti.

Mentre mi incamminavo verso il quartiere francese sentì delle urla di umani provenire da una casa alla mia destra e sentì l'irriconoscibile voce di Ophelia.

Senza pensarci due volte mi introdussi in casa rompendo la porta, lo spettacolo che mi comparì davanti mi fece stizzire dalla rabbia!

Come si permetteva quell'inutile vampiro a posare le sue sudicie zanne sul dolce collo della mia Ophelia!

Da lì non ci vidi più dalla rabbia.

Provai da riprendermi dallo shock causato dalla visione di Ophelia svenuta e decisi di afferrare il vampiro e scaraventarlo lontano.

Nello stesso momento quel sudicio vampiro posò il suo sguardo su di me, vidi il suo sguardo misto di sdegno e divertimento ma appena si accorse di chi aveva davanti, iniziai a sentire l'odore della paura, che sprigionava da tutti i pori del suo corpo, mi avventai su quell'inutile vampiro e con un apparente rabbia gli dissi:

"Avevo espressamente emanato una legge! Ogni anno durante il Solstizio D'Inverno, ogni singolo vampiro poteva recarsi nel regno degli umani per potersi nutrire, ma solo a certe condizioni : non doveva farsi scoprire da nessuno. Ne da occhi indiscreti e doveva solo cibarsi delle loro vittime senza nessun rimorso!"

"E tu che cosa fai? Ti fai scoprire!"

"Vostra Maestà, non volevo infrangere le regole! Perdonatemi!"

Non volendo più ascoltare la sua voce iniziai a stringergli il collo e appena mi resi conto del mio gesto mi ricomposi e vidi quell'inutile vampiro che era svenuto.

Lo lasciai cadere a terra senza avere nessuna pietà.

Non mi accorsi che Antony entrò dentro quella vecchia casa.

"Amico cosa è successo qui?"

"Ho trovato quell'inutile feccia con Ophelia svenuta dopo che lui l'aveva morsa!"

La faccia di Antony era un misto tra stupore e beffarda.

"E ora cosa ne farai di lui?"

"Appena ritorneremo nel nostro Regno lo torturerò facendogli capire che non deve mettere le mani su ciò che mi appartiene e su ciò che è mio!"

Detto questo presi tra le mie braccia Ophelia mentre Antony si occupò del ragazzino senza nome e di quell'inutile vampiro.

Appena arrivammo a palazzo io e Antony consegnammo quel lurido traditore alle guardie.

Alle domestiche consegnammo il ragazzino senza nome dandogli l'ordine di occuparsene.

Con Ophelia che dormiva beata tra le mie braccia mi avviai a passo svelto nei miei alloggi privati.

Entrando in camera mia chiusi con un piede la massiccia porta e mi avviai verso il mio letto a king size adagiandola dolcemente Ophelia, subito vidi quel sangue.

La rabbia torno a farsi spazio tra i miei pensieri e solo allora mi ricordai che quell'inutile feccia, aveva osato affondare i suoi schifosi canini sul suo collo candido e sulla sua pelle bianca come la porcellana e subito mi recai in bagno.

Presi tutto l'occorrente per cercare di medicare il morso che aveva già suscitato la fame a quasi tutti i vampiri del regno con l'odore del suo sangue, la cosa mi parve più che normale dato che aveva suscitato anche in me qualcosa ma nonostante tutto mi affidai al mio autocontrollo, per non peggiore la sua situazione; appena si sarebbe svegliata gli avrei fatto bere un po' del mio sangue cosi che il morso si sarebbe risanato, ritornai in camera mia e iniziai a medicare la ferita per quel poco che potevo fare.

Il morso di un vampiro è l'arma peggiore che si possa usare contro gli esseri umani, nei casi migliori può portare allucinazioni, perdita di uno dei cinque sensi, paralisi o trasformazione e ovviamente come tutti ben sanno nei casi peggiori si muore e fidatevi di me non ci sono casi migliori quando un vampiro sceglie la sua preda e come un essere umano che sceglie la sua colazione al pain et beuree e state certi che la finisce tutta.

Proprio per questo sono preoccupato per la mia piccola Ophelia e per questo voglio darle il mio sangue così che possa guarire da qualsiasi cosa il morso gli abbia provocato.

Mentre osservavo la sua bellezza, non mi accorsi che lei apri gli occhi e iniziò ha ispezionare la stanza in cui si trovava finchè non si accorse di essere osservata e puntò il suo sguardo verso la mia direzione.



Come reagirà Ophelia quando saprà la verità?

Cosa succederà quando il vampiro riprenderà i sensi?

Cosa accadrà appena si sveglierà la nostra protagonista?

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