Hyunjin:
Mentre Hyunjin osservava Felix da lontano, non poteva fare a meno di sentire un groppo nella gola. Hyunjin non riusciva a staccare lo sguardo da Felix, che si trovava dall'altra parte del cortile. Il ragazzo, un Grifondoro dal sorriso contagioso, era al centro dell'attenzione dei suoi amici, che lo ascoltavano divertiti mentre raccontava una delle sue avventure. Il sole splendeva sul suo volto, facendo brillare i suoi occhi scuri e profondi insieme ai suoi capelli neri come l'ebano.
Hyunjin sentiva un brivido di invidia correre lungo la sua spina dorsale, così decise di allontanarsi dalla scena, cercando di nascondere quel suo sentimento agli occhi degli amici, Changbin e Minho. Si diresse verso la sala grande scacciando così quel senso di gelosia che lo pervadeva.Felix:
Arrivò l'ora di pranzo e ci dirigemmo nella sala grande. Tutti stavano per iniziare a pranzare, ma improvvisamente il preside annunciò: "Ragazzi, ho una comunicazione importante da fare. I professori ed io abbiamo notato che alcune casate si stanno sfidando a vicenda, e per risolvere questo problema abbiamo deciso di assegnare quattro studenti di casate diverse in ogni stanza."
Il rumore nella sala diminuì e tutti si guardarono intorno, curiosi di sapere come sarebbe stata organizzata questa nuova sistemazione. Il preside continuò: "Abbiamo scelto questa soluzione per promuovere l'interazione e la collaborazione tra le diverse casate. Vogliamo che impariate a conoscervi meglio e a lavorare insieme, invece di avere contrasti tra di voi."
Alcuni studenti sembravano scettici, mentre altri si mostravano entusiasti all'idea di fare nuove amicizie. Il preside proseguì: "Ogni stanza sarà composta da quattro studenti, uno per ogni casata. Sarà vostra responsabilità trovare un modo per lavorare insieme e superare le differenze. Speriamo che questa iniziativa porti a una maggiore comprensione e rispetto reciproco."
La sala si riempì di chiacchiere e discussioni mentre gli studenti iniziavano a organizzarsi nelle nuove stanze. Alcuni si conoscevano già, ma per molti era la prima volta che si trovavano a condividere lo spazio con studenti di altre casate. C'era un senso di eccitazione nell'aria, unito a una leggera tensione.
Mentre mi avvicinavo alla mia nuova stanza, mi chiedevo chi l'avrei condivisa.