29 SITTEMBRE 3015
Pameli, Sara e Luisa erano da circa 1 mese ancora dentro il rifugio anti guerra del nonno di Pameli. Durante tutto questo tempo erano rimasti nascosti dalla mafia di Mastera ma non erano rimasti con le mani in mano, infatti, Pameli si è dimostrato un "pezzo forte" : Aveva in segreto a sua disposizione 300 uomini, con tanto di 24 armi letali, ma... i mafiosi avevano più di 500 uomini e avevano armi 30 volte più pericolose delle sue, anche vietate!!! Quindi Pameli decise di chiamare gli scienziati di sua conoscenza di cui si fidava di più: Dr. Dramoni, Dr. Fausto, Dr.ssa Sedesta. Il dottor Dramoni diede in prestito a Pameli 200 uomini e 27 armi, il dottor Fausto era il 3 scienziato più potente al mondo e prestò a Pameli ben 1100 uomini e 600 armi di ultima generazione, per finire la dottoressa Sedesta prestò a Pameli 340 uomini e 33 armi. Grazie all'aiuto degli scienziati ora Pameli, Sara e Luisa avevano a loro disposizione 1940 uomini e 684 armi.... ALLA FACCIA DEI MAFIOSI !!!
31 SITTEMMBRE 3015
Era arrivato il giorno "dell'azione", ma soprattutto il giorno del recupero di Stefania! La mattina Pameli ordina agli uomini di dividersi in 10 gruppi e distribuisce loro dei walkie talkie per comunicare con ogni singolo gruppo e dire loro quando entrare in gioco. Una volta raggiunto l'edificio si ritrovarono di fronte ad un grosso portone in metallo. Naturalmente era l'entrata principale ma loro non dovevano farsi vedere, quindi cercarono un'altra entrata....tranne Pameli, perchè lui era stato avvisato di andare là da solo.
Il piano era questo:
Pameli sarebbe entrato dall'entrata principale da solo, in modo da far credere che era andato solo lui, invece Sara e Luisa si sarebbero divise entrando dalle due entrate laterali, Luisa dall'ala est e Sara dall'ala ovest. Poi Pameli sarebbe entrato e mentre avrebbe parlato con quell'uomo o quegli uomini, Sara E Luisa avrebbero cercato Stefania e l'avrebbero liberata.-Non ci sarà bisogno di maniere forti, vero?- Chiese Sara a Pameli.
-Noi cercheremo di non usarle- Rispose lui.
-Perchè dici noi? Loro non le useranno neanche vero?- Chiese Sara a sua volta.
-Non posso assicurarvi niente ragazze- Disse Pameli.
-Questo non è molto promettente!- Aggiunse Sara.
-Mi sa che è il momento di andare!- Disse Pameli voltandosi verso l'edificio.
-Si, infatti- Disse Sara.
-Allora...è tutto chiaro ragazze?- Chiese ancora una volta Pameli.
-Si!- Risposero Sara e Luisa pronte.Pameli arrivò di fronte al grosso portone e con mano indecisa bussò alla porta, nel frattempo Sara e Luisa si divisero nelle due entrate laterali.
Il grosso portone si aprì davanti a Pameli che restò scioccato da quello che aveva davanti agli occhi:
Un'immensa stanza, larga, alta e soprattutto... vuota! Anche se non lo era del tutto.... era piena di polvere e ragnatele.... e dove era finito tutto?
Ad un certo punto Pameli iniziò a sentire dei passi pesanti, e vide arrivare un uomo con un'aria familiare, ma non capiva chi o cosa fosse.... poi il portone si chiuse e dei fari illuminarono tutta la stanza, ora era tutto più chiaro: Pameli non era il primo ad entrare la per brutte faccende, infatti la stanza aveva una grossa scrivania al centro con due sedie messe una difronte all'altra, e ai lati era piena di celle vuote, in alto pendeva un grosso e vecchio lampadario, mentre di fronte c'era un'apertura che portava in un corridoio buio.
L'uomo si sedette, ma Pameli non riusciva ancora a vedere il suo volto, poi l'uomo fece cenno di sedersi a Pameli, che si sedette lentamente.
Ad un certo punto l'uomo alzò lo sguardo e disse a Pameli: Non mi riconosci....Fratello?!Tornando da Sara e Luisa:
Sara cercò di aprire la porta con un fermaglio, ma la porta si aprì da sola....perchè era già aperta, e fu lo stesso per Luisa dall'altro lato. Una volta entrata, Luisa, iniziò a camminare lentamente e trovò davanti a se due porte ma ne aprì subito una senza pensarci, e vide una stanza piena di armi di qualsiasi genere... soprattutto armi vietate, così chiuse subito la porta, e aprì l'altra.
Sara invece una volta entrata trovò un lungo corridoio, inizialmente illuminato, ma in fondo era buio, ma prese coraggio e iniziò a percorrerlo.
Luisa, che aveva aperto la seconda porta che aveva trovato, vide un lungo corridoio buio, ma che in fondo era illuminato, e decise di percorrerlo.
Dopo un pò di tragitto, Sara vide una persona nella parte oscurata ma non capiva chi fosse e si fermò, anche Luisa vide una persona, nella parte illuminata, ma non vedeva il volto. Sara, spaventata indietreggiò un pò. Luisa vide che la persona in fondo stava indietreggiando, e così vide il volto.... ed esclamò: - Sara! - Così Sara capì di avere davanti Luisa, si mise a ridere e andò da lei.
Si trovavano al centro del corridoio, tra la zona oscurata e la zona illuminata, e avevano due porte dove potevano entrare, messe di fronte nelle pareti opposte del corridoio, ma non volevano più separarsi e decisero di andare insieme: scelsero la porta che andava verso nord, ed entrarono in una stanza piena di celle, c'era un silenzio tomba, quando sentirono un leggero pianto che veniva dall'altro lato della stanza.
Iniziarono a camminare e videro una cella, sembrava vuota, ma avvicinandosi ancora un po videro una ragazza accovacciata che piangeva, non sapevano che fare quando ad un certo punto Luisa disse con voce bassa: -Sorella?- .Tornando da Pameli:
-Ma tu non sei mio fratello! Tu sei Joan! Joan Flacchermi !-
-No caro Salvo Pameli.....io sono Joan Pameli, tuo fratello!-
-No! Non può essere!-
-E invece è così! Non ti ricordi di me? Ti ricordi quando all'ultimo anno di istruttiva mi hai abbandonato con il progetto? Solo perchè dicevi che non potevamo mostrarlo al mondo?-
-Oh mio Dio...Joan! è questo che sei diventato?-
-Sì! Ed è tutta colpa tua! Se mi avessi fatto completare il progetto, ora noi staremmo governando il mondo!-
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3015 - Mille anni avanti
Ficção CientíficaNON REVISIONATA Per rimanere informati sulle novità e tutti gli altri avvisi per questa storia, seguite: "Pausa Caffè" Volevo scrivere una trama migliore, alla fine ho deciso di lasciare quella che scrissi tanto tempo fa: Mi chiamo Luisa , sono nata...