~ 𝓒𝓱𝓪𝓹𝓽𝓮𝓻 𝓞𝓷𝓮 - 𝓹𝓽.2 ~

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Prov's Alice
Avevo la canna della sua pistola che mi sfiorava il naso.
Ero terrorizzata.
Tutti dilatarono gli occhi e si avvicinarono lentamente

Polly:Ada abbassa subito la pistola!

Esclamò preoccupata
Vidi che i suoi fratelli erano zitti.
Il piccolo Finn che prima era davanti a loro scappò

Io:Ada abb...
Ada:chiudi la bocca white!

Esclamò furiosa.
Vidi che aveva il dito sul grilletto.
I miei occhi si fecero subito lucidi.

Ada:Senza onore? Io?! Ma tu sai con chi stai parlando eh?!

Gridò

Ada:Tu, insignificante White vieni a dire a me che sono senza onore?

Si mise a ridere

Ada:Vuoi che ti ricordo con chi hai a che fare?!

Chiese portando la pistola in mezzo alla mia fronte.
In quel momento sentii dei passi pesanti.

Tommy:Ada abbassa la pistola!

Esclamò avvicinandosi a noi.

Tommy:Dammi la pistola...

Sussurrò avvicinando la mano.

Ada:Guarda Alice, guarda chi è venuto a proteggerti!

Sussurrò in modo tale che sentissimo solo noi due.
Thomas con un certo fulmineo afferrò la pistola e la mise dentro la sua giacca.
Si fece serio e guardò sua sorella

Thomas:Non voglio più vedere usare pistole dentro questa casa, ci sono dei bambini!

Esclamò riferito a Finn.

Ada:ti importava qualcosa se le sparavo?!

Chiese furiosa

Ada:era un buon motivo per farla stare zitta!
Tommy:non mi importa per ciò che avete discusso, ma almeno che non si parli di cose importanti le armi in questa casa non si utilizzano!

Ada mi guardò e poi urlò verso il fratello

Ada:Ha detto che non ho onore!

Thomas mi guardò e poi riguardò sua sorella
Abbassai lo sguardo a terra

Polly:Tommy lascia perdere, Alice si è solo difesa da alcune cattiverie che Ada le ha rivolto!
Accompagnala pure

Annui.
Polly mi abbracciò.
Subito dopo salutai anche gli altri e seguii Thomas.
Mi aprii lo sportello e mi aiutò a salire.
Chiuse la portiera e salii anche lui.
Uscimmo dalla rimessa e inizió a guidare

Tommy:Prima di portarti a casa ho un impegno in un pub, verrai con me!

Esclamò guardando fissa la strada

Io:Signor Shel...
Tommy:Perché devi chiamarmi signore?

Mi guardò

Tommy:mio Dio ti ho vista crescere, non chiamarmi signore!
Io:lo faccio come segno di rispetto e stima!
Tommy:Ti ringrazio, ma sei un membro della famiglia. Non devi darmi del lei e chiamarmi signore

Annui

Io:D'accordo Thomas...
Tommy:molto meglio...

Sussurrò ritornando sulla strada.
Dopo 10 minuti lo vidi fermarsi in un pub, l'insegna era staccata e lo stabile era rovinato.

Tommy:Scendi!

Scesi dall' auto e lo vidi subito arrivare e tenermi il suo cappotto sulla testa per non farmi bagnare.
Entrammo dentro al locale e dispose il capotto su una sedia.
Vidi 6 uomini in piedi dietro a due uomini seduti.

Tommy:Buongiorno Signori!

I due uomini salutarono.
Riconobbi quello con il Pizzetto, alcune volte sentivo gli Shelby che parlavano di lui.
Billy Kimber.
Sentii che stavano parlando di affari ma non ascoltai molto.
Mi guardai intorno, il pub era vuoto, quasi in disuso.
Dietro al bancone c'erano ingenti quantità di alcolici.

Billy:E lei chi sarebbe?

Sentii facendomi guardare gli uomini

Thomas:Fa parte della mia famiglia!
Billy:Ha un corpicino niente male Shelby!

Accese una sigaretta e puntó i suoi occhi maliziosi su di me.

Billy:Se tu la portassi a Cheltenham, potrei assumervi!

Guardai Thomas.
Cosa c'è a Cheltenham?

Billy:Non è occupata con te no? Potresti condividere.

Lui mi guardò e poi ritornó sull'uomo.

Tommy:ci tengo particolarmente ma poi potremmo parlarne!

L'uomo si alzò e si avvicinò a me

Billy:Ci sarai alle corse, si?

Guardai Thomas e lui mi fece cenno con la testa

Io:Si...

Risposi.
Sorrise.
Si riavvicinò a Thomas.

Billy:Ci vediamo fra tre giorni!

Io e Thomas uscimmo e salimmo in auto.
Lo vidi partire verso casa mia.

Io:di cosa stava parlando?

Chiesi

Tommy:fra tre giorni a Cheltenham ci sarà la corsa dei cavalli!

Mi guardò

Tommy:Dovresti venire!
Io:non è posto per me...

Sussurrai accavallando le gambe e tirando ancora più giù il vestito.

Tommy:Ascolta...ora per Esme e John siamo imparentati con i Lee. Dobbiamo far credere a Kimber che siamo ancora i suoi protettori, ma non è così! Gli sei piaciuta e se tu venissi potresti manipolarlo un po', così che io possa rubargli il potere che ha su quelle corse.

Ritornò a guardare la strada
Sospirai

Io:non voglio rimanere da sola con lui!

Sussurrai

Io:è un uomo orribile, i suoi occhi erano come quelli di una bestia affamata!

Lo vidi farmi un sorriso
Arrivammo a casa mia.

Tommy:se avessi bisogno di qualche sterlina per l'abito, basta chiedere! Alla fine stai lavorando per me!
Io:non ne ho bisogno, penso di averne a sufficienza!

Annui

Io:ti piace un colore in particolare?

Chiesi.

Tommy:a me non importa nulla del colore, però mettilo Rosso!

Esclamò
Annui
Mi salutó e andò via.
Appena entrai in casa vidi mia madre chiudere le tende.

Io:ciao mamma!

Esclamai

Mamma:Tesoro ti ha accompagnata a casa il signor Shelby!

Esclamò felice

Mamma:Lui è un brav'uomo! Sarebbe perfetto per te!

Continuò

Io:no mamma, Thomas Shelby non potrebbe mai mettersi con una come me!

Sussurrai

Mamma:come te? Tesoro non ti manca nulla! Sei una bella ragazza, siamo anche noi una buona famiglia, conosciamo la sua! Siete perfetti!
Io:è troppo grande per me! Mamma...abbiamo sette anni di differenza!
Mamma:l'età è solo un numero cara, su hai 22 anni. Sai come la penso, dovresti iniziare a frequentare qualche uomo. Non vuoi restare sola per sempre, vero tesoro?

Scossi la testa

Io:no mamma...

Annui

Io:mamma se non ti dispiace, vado in camera mia. Sono un po' esausta!

Mi sorrise e mi baciò la testa
Mi abbracciò

Mamma:va pure Cara

On the streets of Small Heath - Thomas Shelby Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora