Parte 3

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Le pagine volavano via come polvere nella tempesta.

Ogni volta che accarezzavo quel libro io lo amavo di più ma lui si avvicinava alla morte.

Era triste andare avanti sapendo che io stessa avrei contribuito alla sua scomparsa, ma lo sarebbe stato altrettanto negargli la vita abbandonandolo nei meandri di quelle pagine piene d'inchiostro.

Leggevo.

Sognavo.

Amavo.

Non passava giorno in cui non mi immaginassi di vivere nel suo mondo.

Io da lui o lui da me, non avrebbe fatto differenza perché alla fine saremmo stati comunque sempre insieme e tutto sarebbe stato perfetto.

"Imogen, tu sei la voce del mio cuore e l'origine di tutti i miei sentimenti più belli..."

Soltanto lui mi parlava in quel modo, soltanto lui mi amava davvero.

Certe volte lo immaginavo lontano, da qualche parte nel mio mondo, a scrivermi lettere piene d'amore.

Le sue parole erano la ragione di ogni mia gioia.

La parte peggiore veniva nei momenti in cui l'oblio della mia realtà oscurava tutti i miei sogni rendendoli poco più che ombre sbiadite.

Non c'era niente che mi facesse più male del saperlo essere solo un personaggio di fantasia.

Certe volte questo mi deprimeva ma sapevo dove lui aveva scritto le parole giuste per aiutarmi.

"Non essere triste principessa, io sono qui e non ti lascerò mai..."

Per quanto sapessi di non poterlo avere al mio fianco, chiudendo gli occhi io potevo sentirlo.

Non c'era niente di meglio della sua mano sicura nei miei momenti di crisi.

Lui aveva il potere di curarmi l'anima nel profondo.

Pagina dopo pagina, parola dopo parola, io mi avvicinavo alla sua morte.

Lo stavo consumando sempre di più, nutrivo la mia anima rotta con la sua essenza.

Come può un sentimento come l'amore essere causa di morte?

Lo credevo impossibile ma lui mi aveva mostrato che non lo era affatto.

"Vale sempre la pena di amare, non importa ciò che sarà..."

Piangevo.

Mi arrabbiavo.

Centellinavo le pagine e sussurravo le parole nella speranza di farlo restare con me ancora un po'.

Per quanto mi sforzassi, la fine si avvicinava inesorabile e la mia mano destra diveniva sempre tristemente più leggera.

"Quando mi porteranno via io non potrò più vederti ma ti penserò in ogni singolo momento della mia esistenza, sognando il giorno in cui il mio corpo potrà nuovamente essere sfiorato dalle tue dita..."

Quello era un commiato ed io lo sapevo.

Mancavano poche pagine e poi la sua vita sarebbe finita.

Lui mi aveva detto addio.

Io potevo ricominciare il libro ricordandomi del suo amore, ma lui avrebbe dimenticato tutto.

Lo sapeva, ma era certo che si sarebbe innamorato della sua principessa ancora e ancora.

Bagnai le pagine del libro con le mie lacrime, un eterno sigillo d'amore che suggellava la nostra unione.

Accarezzai le ultime righe piangendo e lo vidi morire proprio tra le mie braccia.

Chiusi il libro.

Abbracciai forte il mio principe, lo baciai un'ultima volta e riaprii il romanzo al capitolo uno.

Non l'avrei mai più visto come uno trai tanti, ora per me sarebbe sempre stato il solo ed unico lui...

Gregorio Bechelli


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