Il divertimento (capitolo revisionato)

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Davide era sfinito, non vedeva l'ora di mettere fine a tutto quello che stava subendo, aspettava il momento in cui le sue palle si sarebbero staccate a furia di trascinare quei tre corpi esili ma atletici che si agitavano dietro di lui. Come per miracolo, dopo che le ragazze si alternarono sulla sedia/trono per un lunghissimo periodo, Venere staccò il laccio lasciando un po' respirare il povero ragazzo, esclamando: "è arrivato il momento di divertirsi in maniera diversa, vediamo se il tuo cazzetto sa fare anche altro, ma prima devi assaggiarci con la lingua"
Davide riverso a terra accettava ormai passivamente ogni richiesta ma non capiva cosa potessero fare ancora. Provò a girare la testa e vide una scena che stranamente lo rincuorò. Le tre ragazze stavano svestendosi completamente e per la prima volta le vide totalmente nude, dato che fino a quel momento l'unico nudo era stato proprio lui. 

Fu Venere la prima ad avvicinarsi a lui, lo prese dai capelli e lo fece mettere in ginocchio. La sua bocca era perfettamente all'altezza del bacino nudo della ragazze e in quel momento arrivò l'ordine perentorio, una sola parola: "Lecca".

Davide ea stranamente sollevato, si mise a leccare con passione, quasi a volersi guadagnare il premio della libertà, sperando che facendo bene il suo lavoro sarebbe stato premiato. Nonostante le terribili torture subite sentì l'eccitazione crescere e gli piacque tantissimo quello che stava facendo. Infilò la sua lingua con passione e assaporò ogni istante, il calore della ragazza lo avvolse su tutto il viso e dopo pochi minuti iniziò a bere il piacere che usciva da essa. Era in ginocchio, umiliato, dolorante ma eccitato, si rammaricava solo di non poter mettere le sue mani sul sedere sodo di Venere poiché le aveva legate, quel sedere che aveva ingenuamente osservato senza farsi notare nei primi giorni di scuola. Ebbe anche tempo per un pensiero molto articolato. Pensò, infatti, a quanto sia sempliciotto e inferiore l'essere maschile, capace di eccitarsi al punto da perdere il senno anche dopo aver rischiato di vedere le proprie palle demolite per sempre. Il sapore delle tre ragazze che si alternavano davanti a lui, era splendido, sapeva di freschezza dei 18 anni e Davide le assaporava dimenticando per un po' che quella era la notte più difficile della sua vita. 

Passò del tempo, il prof perse la cognizione del tempo, si impegnò al punto da far gemere a lungo le ragazze, eccitato anche dal fatto che a turno, le altre due non impegnate si stuzzicavano a vicenda. Senza tutto quello avvenuto fino a quel momento sarebbe stata una situazione incredibilmente eccitante. 

A un certo punto le ragazze, stufe della lingua, decisero che era il momento di alzare il livello,  facendo sdraiare Davide sul letto e iniziando a commentare il suo fallo, per la prima volta in bella mostra. Il ragazzo non era quello che si dice "dotato", si difendeva ma certo non faceva impazzire per le sue dimensioni e le ragazze lo notarono, deridendolo e dubitando del fatto che avrebbe potuto soddisfarle. Si sentì umiliato ma non riusciva a smettere di essere eccitato, soprattutto quando gli slegarono le mani per poi legarle nuovamente al letto, a cui assicurarono anche i piedi, legato con braccia e gambe spalancate, alla mercé di tre ragazze. Sapeva che stava per essere stuprato, tremava all'idea ma non riusciva a far rilassare il suo cazzo ammaccato dai colpi precedenti. 

Ginevra lo fece trasalire: "Adesso ti metto il preservativo, ma non abbiamo la versione small, se vieni prima di averci soddisfatte tutte e tre te lo trancio di netto questo microcazzo"

Davide non era mai stato un mago della durata e non poté fare altro che sperare che andasse tutto bene, anzi era contento che il dolore provocato non lo faceva essere del tutto in forma.

Il tempo di formulare questo pensiero che Ginevra era su di lui, si infilò il cazzo dentro e iniziò a muoversi come una Dea, infiniti minuti di movimenti perfetti, gemiti eroticamente incredibili e gli sembrava che la ragazza gli stesse mangiando il cazzo con il proprio corpo. Lo avvolgeva perfettamente muovendosi sul suo bacino bagnandolo tutto. A un certo punto la ragazza iniziò a godere così rumorosamente che il prof non resistette e venne anche lui.

Ginevra si sollevò furiosa e decisa a punirlo, gli sferrò un pugno violentissimo sulle palle che interruppe il suo godimento e lo fece contorcere sul letto. Negli occhi aveva lo sguardo di chi aveva subito un torto molto grave ed era decisa a mantenere fede alla sua parola, ma Carola la fermò dicendo: "Scopiamolo più volte a testa, è una tortura ancora peggiore che liberarlo dal peso del cazzo", poi rivolgendosi a lui "Hai 10 minuti per farlo tornare duro, ogni minuto di ritardo equivale a un pugno ben diretto su quello che resta delle tue microscopiche palle. 

Passarono un paio di ore così, con le ragazze che a turno cavalcavano fameliche il cazzo del professore incitate dalle altre, che nel mentre, passandosi una canna, ridendo e scherzando, raccontavano le loro avventure come se fossero a una festa tra sole donne. Quella sensazione di essere un'oggetto sessuale non lo abbandonava più, le ragazze si atteggiavano come se lui non esistesse, anzi come se esistesse solo il suo cazzo per soddisfarle, fino a quando, passati i dieci minuti, non si ricordavano che era il momento di assestare un pugno. E man mano che si andava avanti, ogni ritardo era peggio tollerato e i pugni erano sempre più violenti in mezzo alle sue gambe spalancate,  sulle palle indifese e ormai distrutte. 

Deciso di aver finito, le ragazze soddisfatte ma già annoiate, lo lasciarono sul letto, totalmente nudo, completamente bagnato dai fluidi corporei di quelle Dee che nonostante la loro giovane età sapevano perfettamente scopare un uomo. Davide rimase li, inerme, in quella pozza umida generata dal sudore e dal piacere delle ragazze, stanco e demolito nel corpo e nell'animo ascoltando le voci in sottofondo delle ragazze che andarono a fare uno spuntino, progettando insieme il prossimo gioco.

Il supplente - Storia FemDom (FINITA MA IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora