Sally: CHI È?
Aprì la porta e il biondo vi entrò immediatamente.
Lloyd: Y/N dov'è?
Sally: wowowo, manco sei entrato.
Lloyd: Dove cazzo sta quella sfigata?
Sally: SFIGATA A CHI EH? COMUNQUE NON TE LO DIRÒ MAI.
Lloyd: oh sì, tu invece me lo dirai.
Tirò fuori dalla tasca un coltellino o lo mise alla gola di Sally.
Sally: *cof cof* Lloyd... No. *Cof*.
Lloyd: DILLO ORA. SALLY HEART.
La ragazza deglutinò.
Sally: Non ti dirò mai dov'è Y/N. Anche a costo della mia vita!
Lloyd: ooh ma guarda un po' che guardia del corpo.
Iniziò a ridere avvicinando ancor di più il coltello alla gola della ragazza, lei sentì la punta di esso toccare la sua pelle.
Sally: UGH NO!
Lo spinse via e andò in camera. Lloyd la inseguì, ma poi Sally lo spinse buttandolo fino alla libreria. Colpendola, cadde sulla testa del biondo un libro. Lui lo prese e vide l'immagine di suo zio sopra. Sally glielo strappò dalle mani e lo tenne forte a se.
Sally: SEI FORSE IMPAZZITO?! LEI NON SI DOVEVA DIFENDERE DALLE BULLE, MA DA TE! UHM-
Si coprí la bocca capendo che ebbe dato un'informazione di dove mi trovai.
Lloyd: mh... Visto? Non ci voleva molto a dirlo.
Iniziò a ridere in modo psicopatico.
Lloyd: vado a fare una visita al mio caro zietto. Byeeee.
Sally: UGH NO-UHM-
Lloyd gli buttò addosso un mini coltello che la ragazza seppe schivare per poco. Infatti colpì l'armadio. Il biondo andò via sbattendo la porta e Sally si accasciò a terra quasi piangendo.
Sally: oh no... Cosa ho fatto... Y/N... Scusami tanto...ugh... Non ci posso credere, MA COME HO POTUTO, DOVEVO STARMI ZITTA! Ugh perché, PERCHÉ!!! Ugh Y/N... Spero che mi *cof cof* perdonerai...
Lloyd si mise già in viaggio verso il monastero di suo zio. Ma io stavo ancora mettendo in pratica le mie forze.
Y/N: Ugh... Ma quando finirà...
Wu: quando sarai pronta ad affrontare ogni tipo di pericolo. Ora su, al lavoro!
Y/N: ugh sisi... E va bene...
La mia migliore amica nel mentre si rialzò e, vedendo il suo telefono sul letto, pensò.
Sally: la devo avvertire.
Prese il telefono e mi chiamò. Il mio fu in camera mia, quindi non lo riuscii a sentire.
Sally: Ugh Y/N... Ti prego, rispondi...
Fece molti tentativi ma senza buoni risultati. Ebbi molte chiamate perse da lei.
Wu: riprova di nuovo!
Con mia grande sorpresa il campanello suonò. Pensai che fosse Sally, finalmente ripresa del tutto... Ma mi sbagliai... Ecco perché dissi "anche se... La visita non durò molto."
Wu: LLOYD!
Lloyd: zietto... Da quanto tempo eh? Mh... Vedo che stai allenando una disgraziata. Non ti credevo così ignorante.
Io fui ancora sui tronchi che si alzarono. Continuai a guardare il biondo, ma quando lui si girò verso di me per guardarmi negli occhi, il suo viso... Non era dolce come quello di una volta... Era un viso da criminale. Continuò a sorridere parlando male di me, con la coda nell'occhio vidi sporgere dalla sua tasca un coltello. Io allora scesi dal percorso e in fretta andai in camera mia.
Lloyd: mh ci vediamo dopo. Ho un conto in sospeso con quella lì.
Wu: Anche se sei mio nipote, non ti permetterò di avvicinarti a lei. Vuoi diventare un criminale, ma allora perché corri dietro le ragazze eh?
Lloyd: ugh levatevi di mezzo.
Lo sposò facendolo quasi cadere e corse da me.
Y/N: ugh mh... Dov'è il mio telefono? Ugh ma dove l'ho messo? Oh eccolo!
Lo presi, vidi 40 chiamate perse da parte di Sally. Probabilmente volle avvertirmi sull'arrivo di Lloyd. Misi il contatto di Sally e la chiamai. Avvicinai il telefono all'orecchio e, in panico, aspettai che lei mi rispose.
Sally: Y/N, DIO, VA TUTTO BENE?
Y/N: Sally, Lloyd è qui... Ha un coltello in tasca. Mi sta inseguendo per il monastero. Non so più che fare.
Sally: USA LE TECNICHE CHE TI HA INSEGNATO IL MAESTRO!
Y/N: io non lo so, ci sono ancora delle imperfezioni, non riesco a farle!
Sally: TU DEVI RIUSCIRCI, NON FARTI PRENDERE DALL'ANSIA UNA VOLTA PER TUTTE! TU C'È LA PUOI FARE!
Y/N: non lo so... Vorrei tanto farlo ma ho troppa paura di affrontarlo. Lui è armato di coltello, io non ho nulla, ho solo calci e pugni con me.
I passi si fecero molto più pesanti e molto più veloci. Venirono verso la mia direzione.
Y/N: Sally, non c'è la faccio. Io non posso IO NON POSS-
Qualcuno mi prese il braccio e mi buttò al muro lasciando che feci cadere il mio telefono a terra.
Sally: Y/N, Y/N! CHE SUCCEDE? VA TUTTO BENE? Y/N!
Continuò a chiamarmi. Lloyd allora prese il telefono e staccò la chiamata, lo spense e se lo mise nella sua tasca. Dall'altra prese il coltello e me lo puntò alla gola. Io iniziai a sudare freddo pensando al peggio di ciò poteva succedermi.
Lloyd: Mi mancava farlo sai? Soprattutto con te...
Y/N: mnh...ugh...uhm...
Lloyd: mh? Cosa? Non riesco a sentirti...
Potei sentire in quel momento la punta di quell'affilato coltello toccare la mia pelle, ma poi lui me lo spostò sul mio cuore.
Lloyd: vedi? Tu questo mi hai rubato... Ed io ora... LO RIVOGLIO!
Alzò il coltello in alto, io mi coprii la testa con le mani, ma poi mi ritornarono in mente gli insegnamenti che feci. Allora presi coraggio, spinsi Lloyd via. Poi tolsi dall'armadio con tutte le mie forze, un pezzo di legno e lo utilizzai come arma.
Lloyd: ugh devo dire che sei piuttosto patetica.
Y/N: e lo dici a me? Ma guardati, cosa sei diventato... Cosa dirà tua madre di te? Lei ha cresciuto un figlio. Ma tu non glielo dimostri. Gli avrai dato talmente tanta delusione a quella povera donna. E poi dai a me della patetica? Caro mio, hai proprio sbagliato persona.
Agitando il pezzo di legno come se fosse una katana, tolsi dalle mani del biondo il suo coltello.
Y/N: Hah, niente male eh?
Lloyd: mh... Sese, ma non hai fatto tutti i calcoli.
Y/N: in che sens-
Strappò via il mio pezzo di legno. Allora dopo che gli calpestai il piede perché si stava avvicinando a me, gli diedi un pugno i faccia, ma che poi lui me lo bloccò con una forza che io non ebbi mai vista. Dopo che mi strinse il pugno, passò al mio polso.
Y/N: AAH- L-LASCIA!
Me lo strinse ancora più forse, quasi non me lo sentii più. Stava diventando rosso, ma non ci mise molto a diventare viola bloccandomi il sangue. Provai a dargli un altro pugno con l'altra mano, ma lui me lo bloccò comunque.
Lloyd: gli devo fare la stessa fine di questo?
Scossi la testa, non volli che l'altro mio polso fece la fine di bloccarsi la circolazione del sangue. Allora mi trascinò verso il suo coltello, lo prese, poi mi fece girare con la schiena al suo petto e mi punto di nuovo il coltello alla gola, ma non volle lasciarmi per alcun motivo il polso.
Lloyd: allora? Sai fare solo quello?
Y/N: mh... E tu sai usare solo il coltello?
Lloyd: mh?-
Gli calpestai forte il piede, gli diedi una gomitata in faccia per poi infine dargli un calcio, da dietro, nei gioielli di famiglia. Peccato che ebbe schivato il calcio,ma intanto mi liberai da lui, mi ci allontanai e mi tenni il polso, faceva molto male, quindi avvicinai il polso ferito a me proteggendolo da qualunque pericolo. Il biondo si avvicinò a me, ma per mia grande sorpresa, il suo viso sembrava essere cambiato. Era leggermente più dolce... Mi diede un bacio sulla guancia e mi sussuró all'orecchio.
Lloyd: non ho ancora finito con te. Ci vedremo presto.
Se ne andò lasciandomi perplessa. Solo che, però, si tenne il mio telefono, quindi non potei richiamare Sally. Fui sopravvissuta... Come ebbi fatto...? Non lo seppi ancora. Il maestro Wu corse da me per sapere cosa fu successo.
Wu: stai bene?
Y/N: si, non si preoccupi.
Wu: Lloyd è andato via, ma ho l'impressione che tornerà.
Io annuì sapendo che fu vero.
Wu: ormai non credo che questo monastero sia un luogo sicuro per te.
Y/N: lo so... Sapete, da lei ho imparato molte cose. Anche se la mia visita non è durata una settimana, comunque sono felice di avervi conosciuto e che ora è compito mio, non solo difendere chi non sa difendersi da solo, ma anche me stessa.
L'anziano annuì felice. Presi le mie valigie e mi recai fuori al monastero.
Wu: Fa buon viaggio cara mia ex allieva.
Y/N: lo farò con molto piacere Sensei.
Me ne andai, verso la casa di Sally. La discesa delle scale era più semplice che in salita a quanto pare...hehe... Vb, comunque, finalmente arrivata suonai il campanello. Una Sally in lacrime mi venne ad aprire e mi accolse con uno stretto abbraccio.
Sally: Y/N,Y/N! NON SAI QUANTO IO MI SIA PREOCCUPATA, MI DISPIACE! SONO UNA PESSIMA AMICA! DOVEVO VENIRE CON TE!
Y/N: Shh Shh Shh, non è successo nulla Sally, non preoccuparti. Non piangere, sto bene! Non è colpa tua, tu hai cercato di avvisarmi e non potevi venire perché eri malata, non darti la colpa.
Sally: Si, ma Lloyd...ugh...
Y/N: Lloyd è venuto a farmi visita... Con un coltello... E mi stava per uccidere, però come vedi, sono ancora viva. E questo grazie al Sensei che mi ha insegnato delle mosse di difesa.
A quel commento Sally sorrise. Ma Lloyd non fu l'unico problema di cui dovemmo preoccuparci... Ma anche il denaro. Siccome Sally mancò da più di due settimane al lavoro, i suoi pagamenti furono calati drasticamente rimanendoci così quasi al verde.
Y/N: prenderò il tuo posto da barista, cameriere o... Qualunque cosa sia. Lavorerò al posto tuo.
Sally: Y/N...
Y/N: Sally, stiamo per rimanere al verde, con i soldi per la spesa, il pagamento dell'affitto e tu non puoi nemmeno andare a lavorare perché sei malata. Prenderò il tuo posto per un po'.
Sally sospirò
Sally: e va bene. Allora troverò il modo di sostituirmi come cameriera in un bar non tanto lontano da qui.
Y/N: grazie cara amica mia.
Nel pomeriggio, andando al bar, feci ogni test per vedere come me la cavavo anche se non ebbi un diploma. I risultati dei test risultarono quasi del tutto eccellenti, così mi presero a lavorare come sostituta di Sally. Il giorno successivo mi svegliai presto. Non andai a scuola ma a al lavoro dove mi aspettarono altri 2 colleghi. Dovetti ripulire ogni angolo del bar prima dell'orario dell'apertura. Finito di pulire e cambiando l'insegna del Bar mettendo "Open", il tempo di arrivare dietro il bancone che già la campanellina suonò per l'arrivo del primo cliente. Lo servii con molta facilità e questo lo feci cliente dopo cliente... Finché non ne arrivò uno... Ovvero il primo problema di cui dovetti occuparmi. Il ragazzo si avvicinò a me. Ebbe un cappello in testa con una giacchetta verde militare e una sigaretta accesa in mano. Non potei crederci. Ebbe davvero una sigaretta, il che significa che ebbe iniziato a fumare! Dovetti impedire tutto ciò.
Y/N: sapete che non si fuma nei bar. Buttatela.
Lloyd: ooh ma per favore. Allora, numero 1. Dammi del tu. Numero 2. Non so fatti tuoi. Numero 3. Da quando ti sei messa a lavorare in questo posto.? E numero 4....
Prese il mio telefono dalla sua tasca e me lo appoggiò sul bancone.
Lloyd: hai dimenticato questo. Ma ritornando a noi e il nostro caro punto 3.
Y/N: non dovrei dare certe informazioni ad un cliente. Allora? Che vuole ordinare?-
Buttò via la sigaretta, mi prese per il colletto avvicinandomi a lui e mi sussuró all'orecchio.
Lloyd: non fare nulla di azzardato, ho un coltello qui con me. Non vorresti mica far allarmare i tuoi cari clienti?
Mi lasciò.
Y/N: ugh...
Lloyd: bene, comunque come ordine vorrei che rispondessi alla domanda del mio punto 3.
Y/N: io e Sally siamo quasi al verde, con il pagamento dell'affitto, le spese... Lei è molto malata e non può ancora lavorare, quindi sono qui in sua sostituzione.
Sussurrai mentre i miei colleghi continuarono a servire gli altri clienti.
Lloyd: ok... E perché non mi avevi raccontato tutto ciò?
Non risposi.
Lloyd: Y/N... Perché. Non. Me. Lo. Avevi. Detto.?.
Y/N: UGH Tu eri il primo dei nostri problemi, sei diventato un criminale, hai cercato di uccidere me e Sally, ricordi? Ora noi perché dovremmo dirti le nostre condizioni di salute, economiche-?
Mi afferrò e mi trascinò da lui mettendomi con la schiena al suo petto. Prese il suo coltello dalla tasca e me lo puntò alla gola. I clienti e i miei colleghi iniziarono ad urlare dalla paura.
Lloyd: ascoltatemi bene. Fate un passo falso e lei sarà morta. SONO STATO CHIARO?
Tutti annuirono spaventati. Non potei fare a meno di sentire i piccoli bambini piangere, dalla paura di essere anche loro uccisi, nelle braccia dei loro genitori. Mi scese una lacrima, ma quella stessa lacrima divenne un segno di forza. Feci una mossa di difesa che Lloyd non ebbe mai visto e mi liberai prendendo il coltello del ragazzo. Glielo puntai da lontano sul petto.
Y/N: i giochi sono finiti Lloyd. Guarda un po' qui cos'hai combinato. Sono troppo buona per chiamare la polizia e farti arrestare conoscendo il tuo passato. Quindi ti lascerò andare... Ma se risuccede... Sarai già dietro le sbarre.
Misi il coltello sul bancone di fianco al mio telefono. Nemmeno il tempo di allontanarmi che in meno di 5 secondi riprese il suo coltello, andò da un cliente... Perlopiù padre di un bambino di soli 5 anni... E lo prese mettendo la sua schiena contro il suo petto minacciandolo con il coltello puntato alla gola. Il bambino continuò a piangere vedendo il padre in quelle condizioni.
Y/N: LLOYD, BASTA, MA NON VEDI CHE STAI FACENDO?!
Il padre mi fece il segno di prendere suo figlio in braccio. Così feci. Andai dal bambino e dolcemente lo presi in braccio. Quest'ultimo continuò a guardare Lloyd con sguardo supplicante e piangente. Io invece continuai a guardare il biondo negli occhi arrabbiata.
Y/N: Non togliere a questo bambino un padre... Tutti noi ne abbiamo bisogno. Lo sai anche tu.
Lloyd: ma cosa stai dicendo? Sta zitta prima che lo faccia fuori.
Avvicinò il coltello alla gola premendo sulla pelle al povero malcapitato. Io allora feci un passo in avanti e feci appoggiare la testa del bambino sulla mia spalla mettendogli la mano sulla faccia per non fargli vedere la scena.
Y/N: perché ti comporti così...? Togliere la vita a un padre solo per rabbia che questo bambino ne abbia uno e che il tuo sia morto in un incidente.
Lloyd: NON RICORDARMI QUELLA STORIA! LO SO! È STATA TUTTA COLPA MIA. E ORA NON POSSO FARE NULLA PER STARE ANCHE UN MINUTO CON LUI. NON HO NEANCHE AVUTO IL TEMPO DI RINGRAZIARLO PER TUTTO QUELLO CHE MI HA FATTO!
Y/N: NON DIRE STUPIDAGGINI LLOYD! NON È STATA COLPA TUA! GLI INCIDENTI SUCCEDONO, SBAGLIARE È UMANO! MA SONO SICURA CHE IN QUESTO MOMENTO, TUO PADRE, OSSERVANDOTI DA LI SU... È molto deluso da te. NON SI SAREBBE MAI ASPETTATO CHE SUO FIGLIO DIVENTASSE UN CRIMINALE DOPO LA SUA MORTE.! Lui ha sempre creduto in te, no? Ti ha sempre insegnato nuove cose. Il senso della vita... E tu come lo ringrazi? Uccidendo persone per la rabbia CHE TU ABBIA PERSO TUO PADRE?! TUTTI NOI PRIMA O POI MORIAMO!
Lloyd: E tu pensi che fare cose buone riporterebbe in vita mio padre? NON FUNZIONA COSI!
Y/N: si... Non funziona così, lo so... Ma tu comunque... Lo stai deludendo... Azioni buone o cattive, comunque non lo riporteranno in vita, ma tu devi andare avanti.
Lloyd: i-io...sono... Un mostro...?
Fece cadere il coltello a terra liberando il padre che riprese suo figlio in braccio e si allontanò da noi due. Il biondo si inginocchiò a terra versando lacrime, allora mi abbassai da lui.
Y/N: no, no che non lo sei.
Il bambino, che scese dalle braccia del padre, prese qualcosa dal suo piatto e lo portò al biondo.
Y/N: Hey piccolino, cos'hai lì?
Aprì le mani rivelando un cupcake.
Y/N: Owww che carino... Come ti chiami?
(Bambino): M-Marcus...mh...emh... Per te!
Avvicinò il dolce a Lloyd che poi lui prese.
Lloyd: ...
Y/N: Lloyd...
Lloyd: per... perché?
Marcus: Perché hai salvato il mio papà!
Rise e io rimasi stupita.
Lloyd: no... Io non l'ho salvato...
Marcus: si invece...
Lloyd: Io ho voluto ucciderlo, non salvarlo.
Marcus: ma comunque non lo hai fatto, e per me questo è stato un gesto da eroi di se stessi.
Lo abbracciò, ma Lloyd lo spinse via buttando a terra il dolce per poi andare fuori.
Y/N: piccolino, non preoccuparti.
Mi alzai.
Y/N: vado un po' da lui, nel mentre se vuoi ti faccio preparare qualcosa!
Marcus: N-no... Io voglio solo che lui sia felice...
Y/N: owwww che tenero... Ora vado...
Marcus: s-si...
Ci sorridemmo a vicenda ed infine andai da Lloyd.
STAI LEGGENDO
But Mama, Im Love With A Criminal (Lloyd X Reader)
RomanceUn cuore, ormai di pietra, di un futuro criminale sta per essere liberato grazie ad una ragazza, pronta per scioglierli le catene.