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Roma - Scuola Media Anna Frank

Giovanni Pizzotti trovava sempre nuovi modi per ammazzare la noia negli intervalli tra una lezione e l'altra. La stazza fuori dal comune gli aveva permesso di guadagnarsi il soprannome di Slim. Si muoveva con la boria di un vichingo in mezzo ai compagni di scuola che erano di una spanna più bassi di lui, avendo cura di urtarne "accidentalmente" il maggior numero possibile.

Finalmente trovò quello che stava cercando... il Mosca e Rose lo aspettavano davanti alla porta delle toilette.

Matteo Rosetta, detto Rose, ripeteva la seconda media per la terza volta ed era ormai il più vecchio dell'istituto. A modo suo era un dandy, gli piacevano le camice bianche ed i denim aderenti.

"Ciao Slim, andiamo a divertirci un po" propose Rose aggiustandosi i capelli con la mano.

"chi c'è dentro?" chiese Slim con un lampo di eccitazione negli occhi.Fu il Mosca a rispondere, sollevando appena i Ray Ban Aviator per lanciare un'occhiata di intesa ai due amici: "è appena entrato Brodino... è solo!"

"Broooodino?!" esultò Slim... "quella merda mi deve ancora pagare il contributo questa settimana". Non c'era altro da dire. Il copione era già scritto. Slim e Rose si precipitarono nel bagno dei maschi ed il Mosca rimase all'ingresso bloccando la porta.

Giorgio Latorre si stava lavando le mani quando li vide entrare... e fu immediatamente in preda al terrore."Hey Brodino, ci stai per caso evitando?" cominciò Slim mellifluo. "ti stavamo cercando da un pò".

Rose sfoggiò il suo sorriso da felino: "Slim, non essere duro con lui... stava proprio venendo a cercarci... non è vero Brodino?"Giorgio quasi balbettava per il disagio. "è così Slim... certo.. sarei passato dopo da te... ci puoi contare...".

Ma Brodino non riuscì a finire la frase. A dire il vero non vide nemmeno la mano di Slim. Un lampo bianco gli invase il campo visivo e subito dopo il dolore esplose sul suo viso mandando in tilt tutte le terminazioni nervose... Il famoso ceffone di Slim... il suo marchio di fabbrica.

Giorgio voleva solo uscire e sapeva cosa doveva fare. Nonostante la guancia gli stesse pulsando per il dolore, trovò la lucidità di prendere il portafogli. "Ecco Slim... non mi sono dimenticato... ". Prese una banconota da 20 e la diede a Slim... ma ormai i nervi erano fuori controllo e cominciò a piangere.

"Eccolo il nostro Brodino!!!" annunciò Slim. Ora ridevano come se non avessero mai vista nulla di più divertente. "Dai Brodino torna in classe dalla maestra... è tardi" annunciò Rose. Spostandosi di lato per lasciare spazio libero.Giorgio abbassò la testa e senza farselo dire due volte si precipitò verso la porta. Ma Rose non aveva ancora finito con lui... mentre Brodino passava, gli assestò un pugno tra le scapole.. togliendogli il fiato e facendolo franare sulle gambe.

Divennero improvvisamente seri. "adesso puoi andare... e non scordare di venirci a trovare la prossima settimana... mi stai facendo venire il dubbio che non ti siamo simpatici".

Brodino si precipitò nel corridoio pieno di compagne e compagni di scuola che lo fissarono imbarazzati. Il labbro inferiore gli tremava e le lacrime gli impedivano di vedere. Voleva solo sparire... lontano da loro... lontano da tutti. Sonore risate venivano dal bagno dove i tre amici rimasero ancora qualche istante.

Poi la campanella richiamò tutti nelle aule... Grazie a Dio!

Il turno di SlimDove le storie prendono vita. Scoprilo ora