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Erano soli.
Fulmine era un ragazzo di corporatura minuta. Corti capelli castani ed occhi verdi velati di tristezza.
"Slim, la porta si è aperta... è ora di andare"
A Slim la porta sembrava ben chiusa..."Basta chiacchiere.. facciamo i conti". Appena finita la frase si lancio verso il ragazzo brandendo il coltello. Fulmine scartò di lato, afferrò il braccio con il coltello e lo strattonò facendo finire Slim con la faccia nella polvere.
Stupore, ira e vergogna travolsero Slim... ma non fece in tempo a muoversi che il ragazzo gli fu addosso afferrandogli i polsi e torcendoglieli dietro la schiena. Il dolore fu tale da fargli cadere l'arma a terra.

Fulmine sollevò di peso Slim sempre tenendolo da dietro - Dove trova quella forza?!?! - e comincio a trascinarlo verso la porta.
Qualcosa non andava... Slim e Fulmine erano ormai davanti alla porta... la lampada alle loro spalle... ma non proiettavano ombre sulla porta! Com'era possibile?
Imrpovvisamente Fulmine lo spinse contro la porta... ed insieme l'attraversarono! Dio del cielo... non aprirono la porta... semplicemente l'attraversarono... come fanno gli spettri nei cartoni animati!
Panico!

Slim e Fulmine ora si trovarono nell'atrio di un palazzo! Era tutto un luccicare di marmo ed ottone! Soffitti altissimi sorretti da colonne eleganti e rifinite.
La furia fece subito posto alla paura! Slim non riusciva ad aprire bocca.

Nel fondo dell'atrio si aprirono le porte di un ascensore. Ne emerse una donna vestita in maniera antiquata, seguita da due uomini!
Fulmine la salutò - " Buon giorno Gran Maestra... grazie di aver aperto la porta anche questa volta".
"Carissimo, è sempre un piacere. Questo che porti con te è Pizzotti vero?... Ma si certo, corrisponde"
Slim si sentiva confuso come chi assume una dose pesante di oppiacei.
"Benvenuto Giovanni... Benvenuto nell'Istituto di Rieducazione della Sacra Fratellanza.. vedrai che ti troverai bene con noi".
"Hey! Chi accidenti siete? Dove sono? Non potet.." Slim non riuscì a finire la frase! La Maestra mostrò uno sguardo feroce e apparentemente con un solo gesto della mano, gli chiuse la bocca... con una trama di fili di sutura!!! Dio del Cielo... cosa succede... Slim cominciò a mugulare come un cagnolino.. la vista annebbiata dalle lacrime!

I due inservienti si avvicinarono e lo presero in consegna e nonostante scalciasse come un'animale lo trascinarono nell'ascensore dove scomparvero poco dopo.
"Caro ragazzo. Grazie per i tuoi servigi. Ci prenderemo noi cura di Giovanni. Ha molto da imparare ma faremo di lui un uomo umile e gentile" La Maestra accarezzò la guancia del ragazzo.
"Grazie Maestra. Solo una domanda.Come se la cava Simone Dallara?"
La Maestra sorrise "Ragazzo mio, non cambi mai. Sono quasi centoventi anni che fai lo Scrutatore ma ancora ti preoccupi dei tuoi Scelti. Simone se la cava bene... ora lavora alla lavanderia... le lenzuola non sono mai state così brillanti". Il ragazzo chinò la testa con imbarazzo.
"Non dimenticare i doni" riprese la Gran Maestra porgendogli due sacchetti di velluto pieni di pietre preziose. "Ricorda di portare i miei omaggi al nostro caro amico Preside e allo stimatissimo Capo della Polizia".
"Sarà fatto Maestra" e con questo si congedò da lei e cominciò ad arretrare senza voltarsi sino a raggiungere ed attraversare la porta incorporea.

Fulmine era nuovamente nel sotterraeno... solo.
Si ritrovò a fissare la sua ombra sulla porta... Quel prodigio l'aveva sempre incantanto! Afferrò la maniglia per chissà quale scrupolo! Dannatamente solida. La maniglia girando emetteva il cigolio tipico di una mancata lubrificazione.
Poi aprì la porta!
L'odore di muffa del magazzino dei banchi rotti riempì le sue narici! Certo! Che cosa ti aspettavi?

Fulmine rimise la statua nella scatola da scarpe e spense la lampada e con passo stanco emerse dallo scantinato e lasciò l'edificio scolastico...

Il turno di SlimDove le storie prendono vita. Scoprilo ora