xviii. i disagi dell'essere queer

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salve panda arcobaleno! vi sono mancata? :D

okay quanto suona cringe-

MA PROSEGUIAMO. in questo capitolo pazzerello elencherò un po' di disagi che si presentano spesso nelle vite di noi personcine queer, perché di disagio ce n'è sempre tanto.

come al solito, i commenti sono aperti a scleri di ogni tipo :D

• coming out con lo spiegone
non so per voi, ma per me dire "sono omnisessuale" e "sono demigirl" significa anche dover fare tutto lo spiegone su cosa vogliono dire i due termini, perché nessuno li conosce. il che non è una colpa, è normale non conoscere alcuni termini, per carità, però rende il momento del coming out, che già di per sé mette ansia, ancora più imbarazzante.

• "e il fidanzatino?"
i ritrovi di famiglia sono imbarazzanti per chiunque, ma se sei queer il disagio, se possibile, aumenta ancora di più. perché quando arriva la fatidica frase "e il fidanzatino? sei una così bella ragazza..." rivolta a te, povero essere di sesso biologico femminile, se sei queer c'è un'alta probabilità che la risposta sincera sarebbe una delle seguenti: a) "preferirei la fidanzatina", b) "non provo attrazione romantica" oppure c) "non sono una ragazza", cose che ovviamente non puoi dire ad alta voce.
naturalmente la stessa cosa vale per i poveri esseri di sesso biologico maschile, solo "al contrario".

• nessuno capisce perché hai così tante cose arcobaleno
questo è più che altro divertente, perché spesso la gente non capisce il significato delle tue cose arcobaleno, e quindi può succederti di andare in libreria con amicxx mentre avete tuttx un cappello arcobaleno in testa e che la commessa vi chieda: "perché avete tutti questi cappellini? c'è una festa?" e voi potete annuire mentre dentro ridete male (tratto da una storia vera).

• diventi un vocabolario lgbt+ vivente
da quando ho iniziato il liceo, ho iniziato a parlare più liberamente del mondo queer e credo che l'abbia capito tipo tutta la mia classe che non sono esattamente cishet. comunque, ora mi sfruttano tuttx come una specie di vocabolario vivente di termini lgbt+. il che da un lato mi fa piacere, perché così posso spargere un po' di conoscenza (?), ma mi mette anche a disagio perché a volte non riesco a spiegarmi bene, oppure se devo parlare del mio orientamento o della mia identità di genere (spiegandoli e basta, senza fare coming out) mi agito perché okay che parlo più liberamente, ma c'è sempre l'ansietta che qualcuno ti dica: "sì, va beh, questa però è proprio una cagata." che è praticamente il mio TERRORE.
okay, sto divagando. il punto è che veniamo sfruttatx come vocabolari lgbt+ viventi.





eee questi erano tutti i disagi che mi sono venuti in mente, anche se sicuramente ce ne sono altri.

buona giornata arcobaleno! <3

- sof

𝐏𝐄𝐎𝐏𝐋𝐄 𝐎𝐅 𝐓𝐇𝐄 𝐏𝐑𝐈𝐃𝐄 # 𝗅𝗀𝖻𝗍+ 𝗌𝖺𝖿𝖾 𝗉𝗅𝖺𝖼𝖾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora