Fred Weasley

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Stavamo correndo come due scemi su per le scale.
Lo stavo seguendo perché mi aveva rubato la borsa, ma in realtà quella era solo una scusa per allontanarci e stare un po' soli. Be', da soli con George, che era l'ombra di Fred e il mio migliore amico.
"Se la rivuoi, dammi qualcosa in cambio"
Gli lasciai un bacio sull'angolo della bocca: era il suo punto debole.
"Dai, cos'era questo?"
Mi prese per i fianchi e mi diede un bacio migliore, poi iniziò a indietreggiare fino al parapetto che dava sui piani inferiori.
"Credo che qua potreste ritrovarvi il Rospo alle spalle da un momento all'altro." ci fece notare George, utilizzando il nome in codice che avevamo afffibbiato alla Umbridge.
"Mia signora, il nostro fidato consigliere ha completamente ragione"
"Signora dei tuoi sogni." Scherzai tirandogli una pacca su una spalla, seguita da una smorfia di George.
Entrammo in sala comune. Il pavimento era tappezzato da fogli e gobbiglie, e Hermione stava spiegando a Ron i suoi appunti.
"Questi due si sposeranno un giorno, pensa quello che vuoi." Sussurrò George prima di sedersi su una poltrona per iniziare a negoziare con due ragazzini del terzo anno.
Io e Fred arrivammo in camera sua, e io mi buttai sul suo letto togliendo la cravatta."
"Sono stanchissima."
"Faccia pure con comodo, eh."
"Certamente." Cambiai discorso "Tuo fratello ha ragione riguardo a Hermione e Ron"
"E Harry dove lo lasci? Qui a Hogwarts a cacciarsi nei guai per sempre?"
"Hogwarts ha bisogno di qualche anno di pace. Comumque, credo che con Harry vada bene chiunque ma non quella smorfiosa di Cho Chang."
"Perché dici così, mia signora?"
"Finiscila di chiamarmi signora."
"Beh, un giorno verrai chiamata da tutti signora. Ti sto solo abituando."
"E chi lo dice?"
"Io. Perché io ti sposerò, e tu sarai la signora T/n Weasley." Mi misi a sedere.
"Fred..."
"Tranquilla. Non è una proposta di matrimonio vera e propria, per ora. È solo un sogno."
"È il sogno più bello che un ragazzo di 17 anni possa mai avere"
Lo abbracciai, e lui si sedette sul letto vicino a me.
Mi risdraiai e tirai giù anche lui.
"Dicevo:" continuai il mio discorso precedente, disposta a concluderlo. "Cho ha dato buca a Harry al Ballo del Ceppo per andare con Cedric. Erano entrambi i campioni di Hogwarts, solo che Cedric aveva una certa fama e Harry veniva guardato male. Ora Cedric è morto e Harry ha una certa fama, e guarda lei dov'è."
"Ha senso." Si girò sulla pancia, puntellando i gomiti nel materasso. "A Ginny piace ancora Harry?"
"Non credo. Adesso mica sta uscendo con... qualcuno? Non ricordo bene il suo nome."
"Oh, non chiedere a me. Tu andresti mai a raccontare al tuo fratellone burlone ogni ragazzo che hai, a quattordici anni?"
"Effettivamente no."
In quel momento entrò George, che prese alcune delle caramelle che vendevano lui e Fred e uscì facendo l'occhiolino al fratello.
"Sai cosa mi stupisce?"
"Cosa?"
"Che tu e George non abbiate ancora combinato qualcosa di così grosso da far pentire alla Umbridge di essere venuta qua a scuola."
"Magari vogliamo farti una sorpresa."
"In tal caso sarei stupita ma allo stesso tempo molto offesa dal fatto che le vostre menti diaboliche non mi abbiano inclusa."
"Allora appena escogiteremo qualcosa tu ci darai una mano con il tuo cervello."
"Meglio."
Restammo per un po' a chiacchierare del più e del meno, poi entrarono George e Lee.
"Piccioncini, lo sapete che ore sono? Le undici e mezza! Non vi sembra tardi?" Scherzò Lee.
"Oh cazzo." Mi girai verso Fred. "Per voi è un problema se stanotte dormo qua?"
"T/n, quante volte hai dormito a casa nostra in sette anni che ci conosciamo?"
"Effettivamente."
Fred mi lanciò una delle sue magliette. Era una di quelle che gli avevo regalato io: degli AC/DC e di qualche taglia in più. "Le magliette delle rock band devono essere enormi" gli avevo spiegato quando l'aveva provata.
Adesso a me faceva da vestito.
Ero andata in bagno a cambiarmi e avevo ripiegato tutti i miei vestiti per lasciarli nel baule di Fred.
Lui era già sotto le coperte, quindi mi fiondai di fianco a lui, che mi abbracciò e mi lasciò un bacio tra i capelli.
Io alzai la testa e lo baciai prima sulla guancia poi sul collo.
"Vorrei passare così ogni notte." Gli dissi.
"Un giorno succederà." Mi promise.

La mattina dopo, però, fu un disastro.
I ragazzi in camera non tenevano alcuna sveglia sul comodino, quindi ci svegliammo tardi.
Per cercare i suoi vestiti, Fred ribaltò il baule, così io indossai la mia gonna e le mie calze con la sua camicia e la sua cravatta. La camicia mi andava un po' grande, ma almeno aveva un buon profumo. Il suo profumo.
Saltammo anche la colazione, e raggiungemmo George e Lee che camminavano svelti tra i corridoi per arrivare in tempo a lezione.
La porta dell'aula era aperta, ma la cattedra non era ancora occupata: eravamo al pelo.
Prima di entrare feci in tempo a tirare fuori lo specchietto dalla borsa e sistemarmi almeno il rossetto.
"Sembro uno zombie." Mi lamentai.
"Invece sei bellissima." Ribattè Fred, e seguimmo  George e Lee che avevano preso possesso degli ultimi banchi.
George guardò Fred in faccia, poi si leccò il pollice e prese a passarglielo sulla guancia.
"Cosa c'è?" Si lamentò il fratello.
"T/n ha deciso che il rossetto sta bene anche a te." Fece lui, e io arrossii notando solo in quel momento che la stessa tonalità neutra del mio rossetto era ora in bella mostra sulla sua guancia.

Here I am sì sono tornata dopo ANNI
Con il finale peggiore di sempre ma a noi piace così yee.
Ho iniziato TDA e... WOW. È tutto quello che ho da dire (perché non ho parole veramente)
Inutile dire che in due giorni ho letto tipo 200 pagine-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 23 ⏰

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