𝟏𝟐. 𝐒𝐮𝐬𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐝 𝐈𝐧 𝐃𝐞𝐬𝐢𝐫𝐞

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Let It Go - The Neighbourhood
"When it's said and done, let it go"

Con il proseguire dei giorni, i dialoghi tra me e Aiden divennero sempre più intricati, spesso intrecciati con sfumature imbarazzanti

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Con il proseguire dei giorni, i dialoghi tra me e Aiden divennero sempre più intricati, spesso intrecciati con sfumature imbarazzanti. Una sera, io e lui ci ritrovammo davanti. Io stavo tornando a casa dopo essere stata ad un club di lettura mentre lui penso che stava ritornando dalle prove con la sua band e, la tensione tra noi era palpabile.

Aiden, con un sorriso malizioso, scagliò una frecciatina provocatoria all'improvviso: «Hai mai pensato a come sarebbe se ci baciassimo sotto queste stelle?»

La mia reazione fu istantanea, il viso colorato di rosso mentre cercavo maldestramente di nascondere l'imbarazzo. «Cosa? Non dire sciocchezze,» risposi, cercando di sminuire la tensione crescente.

«Chissà, potrebbe essere una sorpresa interessante,» ribatté Aiden con un tono giocoso, il suo sguardo sottolineando la complicità imbarazzante tra noi. Una risata nervosa fu la nostra risposta comune a quella proposta audace, ma sotto quella risata, l'imbarazzo rimase impregnato nell'aria. Era come se le stelle stesse avessero assistito a un momento in cui il confine tra amicizia e qualcosa di più diventava più sfumato.

Le nostre conversazioni imbarazzanti continuarono a essere un intricato gioco di battute suggestive. Aiden, sempre più audace, piazzava commenti che mi facevano arrossire e sorridere allo stesso tempo. Era un equilibrio fragilmente mantenuto tra l'ilarità e la tensione sottostante.

Un giorno, come gli altri, mentre attraverso un mercato insieme a mia madre, vidi Aiden in mezzo alla folla e lui notò anche me poco dopo. «Mamma, sto andando a fare un giro da sola. Non mi aspettare, chiamami quando hai finito, okay?» Dissi a mia madre. «Certo tesoro, vai pure» lei sorrise e poi andai incontro ad Aiden.

Afferrò un mazzo di fiori da una bancarella di fiori con un sorriso malizioso. «Per te,» disse, consegnandomeli con un'aria di sfida.
«Che cosa dovrei fare con questi fiori?» Chiesi, cercando di mantenere la mia risposta vaga.

«Magari potresti metterli in un vaso,»suggerì, ridendo della mia esitazione. I dialoghi imbarazzanti si susseguirono, creando uno spettacolo di comicità e tensione sotto la superficie delle nostre parole. Ogni battuta diventava un gioco, una danza di intenzioni nascoste che arricchiva la trama complessa della nostra connessione.

Tuttavia, nonostante l'imbarazzo, sentivo che quei dialoghi stavano contribuendo a una nuova comprensione tra noi. Era come se attraverso l'umore e la provocazione, stavamo cercando di svelare ciò che si celava dietro la superficie. Restava da vedere se questa ricerca avrebbe portato a una svolta nella nostra storia, o se avremmo continuato a danzare nell'incertezza imbarazzante della nostra connessione in crescita.

In un pomeriggio assolato, stavo passeggiando lungo il fiume ed improvvisamente rividi Aiden, era di nuovo davanti a me e ci stavamo guardando. Ancora nessuna parola. Ma cosa voleva da me? Con uno sguardo strano , tirò fuori, qualcosa che aveva nascosto dietro la schiena, una scatola di cartone. «Cosa c'è?» Chiesi, guardando la scatola con curiosità.

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