PROLOGO (PT. 1)

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Avete presente la sensazione di opprimenza?

Quella di essere così stretti in un posto da non riuscire a muovere le braccia e le gambe e sentire il cuore martellarvi in gola per l'agitazione?

Bene, perché è quella che sto provando io adesso mentre sono al buio e chiusa in un posto molto stretto.

Non riesco a muovere le gambe e le braccia.

Sento l'ossigeno venire a mancare e il battito cardiaco diminuire sempre di più.

Penso che non ci sia morte peggiore di questa.

La mia più grande fobia che si realizza.

E proprio mentre sono qui, penso a tutto quello che non ho mai potuto fare nella mia vita.

A tutti quelli che ascoltano: vivete la vostra vita e non abbiate rimpianti. Mai.

Mi dispiace per non aver detto abbastanza volte ti voglio bene a qualcuno, o ti amo a quella persona.

Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace.

E l'ultima cosa che riesco a focalizzare nella mia mente è l'immagine dei tuoi bellissimi occhi neri che mi ammiravano mentre guardavo le stelle o cantavo.

Mi dispiace, amore mio.

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Spazio autrice...

PROLOGO un po' confusionario...

Capirete più avanti, stellinatemi se vi è piaciuto.

A presto... 🖤🌺

BAD'S LIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora