CAPITOLO V.

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Controllo per l'ennesima volta di aver sistemato tutto a dovere: ho spostato un po' i tavoli, lasciandone solo uno posizionato al centro, leggermente spostato vicino alla cucina in modo da essere comodo per muovermi in caso mi servisse farlo.

Ho pronto un carrello con tutto il cibo, il tavolo ha sopra due candele e al centro un mazzo di fiori; anzi, di echinacea.

Non avevo neanche idea di cosa fosse, ma Reki e Langa mi hanno voluto a tutti i costi aiutare a organizzare tutto, e visto che la compagna di Shadow ha un negozio di fiori mi hanno portato lì a prenderli.

Pare che significhi protezione, un posto sicuro, viene spesso usato per rendere la casa accogliente... Ho pensato fosse l'ideale per la situazione.

Ho pulito questo posto ancora meglio del solito, e di sopra è tutto pronto in caso Cherry dopo voglia... Bè, di sicuro vorrà fare sesso, quindi ho tutto organizzato.

Gli farò passare una delle serate più belle della sua vita, così tanto che si dimenticherà completamente di avere un marito in viaggio di lavoro che lo aspetta.

Ok, detto così sembra ancora di più che io voglia portarlo via dal suo matrimonio e stare con lui ma... Vorrei solo che potesse avere una bella serata, dove poter stare tranquillo ed essere sé stesso.

Anche se essere sé stesso lo porta ad avere una lingua veramente tagliente... Ma questo è un dettaglio.

Sento suonare il campanello del ristorante e mi fiondo ad aprire.

- Benv...- mi blocco quando noto che davanti a me non c'è Cherry, ma Shoko - Shoko? Che ci fai qui?- le chiedo, sorpreso.

- Ti chiedo scusa, non volevo arrivare all'improvviso- mi dice lei con un sorriso - è che passavo qui vicino e ho visto le luci accese; visto che oggi è giorno di riposo, mi chiedevo se andasse tutto bene- mi spiega.

- Oh sì, non preoccuparti... Grazie per il pensiero, ma è tutto a posto non temere- affermo.

- Capisco, meglio così- si sporge appena e un sorrisetto compare sul suo volto - una cenetta romantica eh?- commenta.

- Si, mi hai beccato... Lo conosco da poco, quindi ho pensato di rimanere in un posto sicuro- rispondo; i miei dipendenti sanno già che ho preferenze per entrambi i sessi, per cui per me non è un problema parlarne.

- Ho capito! Ha fatto un'ottima scelta; la lascio alla sua cena allora, buona fortuna!- mi dice lei.

- Ti ringra...- qualcosa attira la mia attenzione: una figura, che si stava avvicinando, ma improvvisamente si è voltata per allontanarsi - scusami Shoko, ci vediamo domani!- esclamo, superando la ragazza e mettendomi quasi a correre.

- Cherry!- lo chiamo, ma il ragazzo continua a camminare, ignorandomi - Cherry, aspetta!- aumento il passo e mi paro davanti a lui, che alza lo sguardo su di me.

- Dimmi- mi dice; il suo sguardo è veramente tagliente... Penso potrebbe uccidermi...

- Ecco... Perché te ne stai andando?- gli chiedo, osservandolo: pare un pochino deluso...

Lui scrolla le spalle.

- Ho visto che avevi compagnia, per cui ho pensato di non disturbarvi- dichiara.

- Shoko è solo una mia dipendente; ed è stata mollata dal fidanzato gay tre anni fa, mi ha detto subito che non intende più lasciarsi prendere da relazioni con qualcuno che prova interesse verso altre persone. Si è fermata solo per un saluto, tutto qui- dichiaro.

Lui mi fissa per un attimo, e non riesco a capire se sia convinto o meno.

- Vieni a vedere cosa ho organizzato, d'accordo? Se poi c'è qualcosa che non va puoi andartene in ogni momento- affermo.

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