CAPITOLO IV.

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Apro gli occhi e subito lo sguardo mi cade sulla figura di fianco a me; i lunghi capelli rosa sono sparsi sul cuscino, a creare come una nuvola attorno al ragazzo, che ha le labbra semiaperte, il volto rilassato, il corpo sistemato in modo leggermente scomposto, come se si fosse totalmente lasciato andare.

Trattengo l'impulso di allungare la mano e accarezzargli il volto: è davvero bellissimo... Non mi stancherò mai di guardarlo, soprattutto perché, grazie al fatto che la coperta gli è leggermente scivolata di dosso, posso constatare felicemente che è ancora nudo, e la cosa mi fa parecchio piacere.

Si, ieri sera sono corso al bar e... Non sono tornato a casa da solo.

Non appena sono entrato, ho quasi lanciato lo skate in braccio a Reki, che mi ha indicato il ragazzo seduto a un angolo del bancone; Langa lo stava tenendo d'occhio, e si è allontanato non appena mi ha visto arrivare.

- Finalmente- mi ha detto, non appena sono spuntato di fianco a lui, prima di voltarsi verso di me; la prima cosa che ho pensato, è come cazzo faccia a essere così dannatamente più bello ogni volta che lo vedo.

Bè, a quanto pare ci riesce senza troppi problemi.

Comunque, speravo di parlarci un pochino di più, ma ha messo subito in chiaro quale fosse il suo intento: abbiamo camminato fino a casa, quasi in silenzio, ma almeno ho avuto l'occasione di osservarlo.

Ha, ovviamente, un portamento elegante, spalle dritte e sguardo fisso davanti a sé, come se stesse governando il mondo intorno a lui.

Le altre volte non lo avevo notato, ero troppo... Preso dalla foga del momento, ma ieri mi sono messo a osservarlo bene.

Ho guardato i suoi occhi illuminarsi alla vista del mio skate, per poi ricomporsi subito dopo; gli ho chiesto se volesse salire, che potevo portarlo io, ma ha scosso la testa e ha iniziato a camminare.

Ha bevuto leggermente, Langa mi ha confermato che ha ordinato un paio di drink, ma mi sembrava comunque essere più che sobrio, e che sapesse cosa stesse facendo.

Anche perché, durante il sesso era decisamente più che presente... E questa volta, non ha solo chiuso gli occhi per riposare, ma si è proprio messo a dormire intimandomi di non svegliarlo assolutamente.

E non ho intenzione di farlo: mi sembra stare riposando davvero sereno, non voglio rovinare il suo sonno.

D'un tratto, vedo il suo respiro accelerare appena e lo continuo a osservare, cercando di capire se debba fare qualcosa; che stia per avere un incubo?

- Mi fisserai ancora a lungo, gorilla?- chiede, senza aprire gli occhi. Ah no, si stava solo svegliando... Meno male.

- Bè, è diffiicile distogliere lo sguardo da una bellezza come te- commento. Lui non risponde, ma questa volta apre gli occhi e mi fissa per un attimo.

Gli rivolgo un sorriso.

- Buongiorno, mia principessa- gli dico.

- Buongiorno- mormora lui, poi il suo sguardo si fa leggermente più truce - gorilla-.

- Sei proprio fissato con questo soprannome eh?- borbotto.

- Perché non dovrei? Sei un gorilla in fondo. Che ore sono?- mi chiede.

Ho lasciato il telefono sul comodino di fianco al suo lato del letto, per cui mi avvicino leggermente a lui; lo vedo trattenere il respiro, leggermente confuso, mentre mi allungo e afferro il mio telefono, prima di tornare al mio posto.

Cherry mi guarda male, ma lo ignoro e controllo l'orario.

- Le sei di mattina- rispondo - puoi dormire ancora un po', se vuoi-.

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