La mattina successiva mi svegliai completamente nudo nella macchina di Jason, con lui affianco al mio corpo, che mi stringeva attraverso l'uso delle sue braccia.
Non avrei voluto spostarmi da lui, ma in quel momento era l'unica cosa che avrei potuto fare, anche per il semplice fatto che notai il mio telefono vibrare in continuazione sul sedile di fronte.Sollevai il braccio di Jason con cautela per non svegliarlo, e mi allungai prendendo con il braccio destro il cellulare.
Lo accesi e notai che mia madre mi inviò 26 messaggi e due chiamate perse. Mi scordai la sera prima di avvisarla del mio non ritorno, ed ora avrei dovuto subire le sue grida appena tornato a casa.Svegliai Jason che aveva il compito di riportarmi a casa, lui ci impiegò un po' di tempo per svegliarsi, aprì gli occhi e subito mi abbracciò schiacciandomi sulla parete della macchina.
Io dissi:<< Devi riportarmi immediatamente a casa Jason, mia madre mi ha inviato tantissimi messaggi ieri ed io non la avevo avvisata della mia mancanza. >>
<< Certo! >>
Rispose lui, dandomi un bacio a stampo sulle labbra.
Si vestì, io feci altrettanto, successivamente mise in moto l'auto e partì.Quando arrivammo davanti a casa mia, lui disse:
<<Prossima volta ci andrò più forte piccolo.>>
Facendomi l'occhiolino e salutandomi con una mano, mentre l'altra stringeva il volante.
Io diventai rosso come un pomodoro, successivamente gli urlai:<<Fanculo! Scemo!>>
E mi voltai camminando in direzione della porta.
La aprì e dietro c'era mio fratello Jack che stava ascoltando tutto il discorso, lui mi guardò come per dire che non avesse sentito nulla, e io lo evitai perché non volevo che mi venissero fatte delle domande.Salutai Theo che in quel momento stava giocando con degli aeroplani giocattolo, lungo la scalinata che portava al piano di sopra, dove c'era mia madre ad aspettarmi.
Subito lei mi chiese dove fossi stato, e io le risposi che dopo la festa di ieri sera, mi addormentai in macchina di Scott e Dayse, e pure loro fecero la stessa cosa, quindi la mattina notai la presenza della notevole quantità di messaggi sul mio telefono e nulla di più.Lei quindi mi domandò del perché dalla finestra mi avesse visto insieme a Jason, ed io risposi che questa mattina Dayse e Scott mi portarono a far pace con Jason a casa sua, subito dopo lui mi riportò qui.
Lei infuriata mi evitò ed andò a parlare con mio fratello in cucina.Theo si avvicinò da dietro e mi chiese:
<<Perché la mamma è arrabbiata con te?>>
Io gli risposi accarezzandoli i capelli color cioccolato:
<<Mi sono dimenticato solo di risponderle ai messaggi, stai tranquillo.>>
Lui mi guardò sorridendo e mi disse:
<<Ah sì, aspettami qua!!!>>
Corse giù dalle scale, andò in soggiorno e corse di nuovo verso la mia direzione con un foglio in mano, si trattava di un disegno che decise di fare per tirarmi su il morale dopo il litigio che ci fu con Jason due giorni fa.
Io lo abbracciai, e lo ringraziai, dopo di ché andammo insieme in sala da pranzo a mangiare insieme agli altri.
Durante il pasto, mia madre era arrabbiata con me per tutta la storia che ci fu quella mattina, Jack era arrabbiato con il mio ragazzo e quindi allo stesso tempo con me, e l'unico che non aveva rabbia repressa era Theo, che mangiava velocemente per finire presto il pranzo, per poi continuare a giocare con i suoi regali dello scorso Natale.Io finito il pasto andai in camera, mi sdraiai sul letto e cominciai a pensare, dopo cominciai involontariamente a toccarmi i fianchi, successivamente una lacrima mi scese dall'occhio, idratandomi la pelle della guancia, mi sedetti sul letto e mi guardai allo specchio.
Mi levai la maglietta dal dorso, e guardai le ripiegature della pelle che tracciavano la mia pancia, mi rivestì con una maglietta di portata più ampia ed andai direttamente in bagno.
Mi sedetti davanti al cesso, con il telefono feci partire una playlist su Spotify per diminuire il volume all'interno del bagno, nessuno doveva sentire nulla, non dovevano accorgersi di ciò che stesse per succedere.
Infilai due dita all'interno della mia bocca, fino a raggiungere con i polpastrelli la mia gola, cominciai a massaggiarla con le dita, e nel mentre singhiozzavo per il mal di testa che in quel momento mi stava venendo.
Pian piano il cibo che due secondi prima si trovava all'interno del mio stomaco schizzó sotto forma di pappetta arancione, al di fuori della mia bocca, c'entrando l'ingresso del wc.
Le lacrime mi tracciarono il viso, e il mal di testa si faceva sempre più forte. Mi alzai da terra e mi cominciai a sciacquare i denti, le labbra e gli occhi. Per rimediare al dolore psicologico presi dei farmaci che si trovavano all'interno di un mobile che teniamo affianco alla lavatrice.
Uscì dal bagno e all'esterno c'era mio fratello Theo che aveva bisogno di andare all'interno, io gli sorrisi ed andai in camera mia. Dentro mi coricai sul letto e piansi per qualche ora, nel mentre il mio telefono continuò a vibrare, ma io non avevo la forza di rispondere, e quindi lo lasciai continuare.

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Whisper Of Hope (BL)
Roman pour AdolescentsUn gruppo di adolescenti facenti parte tutti della stessa scuola superiore, che fanno le loro prime esperienze con sesso, droga, traumi passati e presenti, amicizie, amori e abusi.