TW: nel capitolo è presente una scena di violenza, con linguaggio scurrile. Il tutto è funzionale alla trama, ma potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno.
«No, scusa, ripeti, perché credo ci sia stata qualche interferenza qui a Londra, non ho capito bene.»
Alzo le sopracciglia e osservo gli occhi azzurri di Rob che, insieme al suo volto affilato, riempiono completamente lo schermo del cellulare di Mel.
«Oh no Rob, hai capito benissimo!» La mia amica è sconvolta ed è colpa mia. Le ho raccontato del bacio con Matteo, ovviamente spiegando il contesto, la proposta e il fine di tutto ciò, ma Melania deve aver recepito solo una parte della storia, perché ha dato di matto. Prima è andata in iperventilazione, poi si è disfatta e rifatta la treccia tipo dieci volte, camminando attorno al tavolo della mia cucina come un animale in gabbia, infine ha preso il telefono e ha chiamato Rob senza interpellarmi.
«Alice Sibona, cosa diavolo hai fatto?» Nel dire queste parole il mio amico si è alzato e anche lui sta camminando nella sua stanza come un pazzo.
«Smettetela di fare così! Non è successo niente di grave e soprattutto non era niente di importante!»
«Hai baciato Matteo Terzi, questo è un segno dell'Apocalisse!»
Sbatto la testa sul tavolo, procurandomi anche un po’ di dolore, e dentro di me penso a quanto sia stata stupida a raccontare tutto a loro due. Sono delle perfette Drama Queens, eccessivi e assolutamente teatrali. Tuttavia non avrei mai potuto tenere un segreto del genere con loro, me lo avrebbero letto in faccia e il tutto sarebbe stato ancora più drammatico.
«Potete per favore sedervi, così analizziamo con calma quello che è successo e vi spiego come è andata? Ho bisogno dei miei amici…» dico con aria innocente, sapendo che la carta del bisogno gioca a mio favore. Però non è solo opportunismo il mio, ho veramente bisogno della loro opinione perché sono un po’ confusa.
È stato solo un bacio, è vero. Ma io un bacio così non lo avevo mai ricevuto. Matteo è un ottimo baciatore, almeno per i miei parametri, ma quello che era successo mi aveva tipo strappato la terra sotto i piedi; mi ero sentita fluttuare per tutto il tempo, come se fossi su una nuvola, pervasa da un calore confortevole e avvolta da quel profumo di pino che contraddistingue il ragazzo. Anche quando era finito era stato difficile staccarmi.
«Cosa è successo dopo?» Chiede Rob, che sembra aver ritrovato la calma.
«È finito, mi ha detto che bacio piuttosto bene, mi ha riaccompagnato a casa e basta.»
Silenzio. Alla luce di quello che era successo dopo il bacio, la mia versione del “non era importante” ha più senso anche per loro. Ometto di dire che avrei voluto un altro bacio, giusto per capire meglio il significato del primo, perché monterebbero su un'altra sceneggiata.
«Non capisco come sia potuto succedere…» risponde Mel.
«Era solo un favore che mi ha fatto Matteo, una cosa tra amici…»
«Da quando gli amici si baciano così, tanto per provare?»
«Rob, ti ricordo che io e te ci siamo baciati in prima superiore.»
«Era il gioco della bottiglia e non mi sembra ci sia stato un seguito.»
«Ma neanche qui ci sarà un seguito! È solo che è stato strano… Voglio dire, ci siamo fatti la guerra per quattro anni, credevo mi odiasse, credevo fosse diverso. Invece si sta rivelando una persona piacevole e un buon amico.»
Ora sono e entrambi seduti e mi osservano.
«State facendo un casino assurdo per il nulla.»
«Sei sicura che non ci sia nulla? Un bacio vuol dire tanto e per te baciare non è mai stato uno scherzo…»
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L'ultimo Anno
Teen Fiction18 anni, testarda, intelligente e soprattutto decisa a perseguire i suoi obiettivi: questa è Alice Sibona. Per lei il mondo è bianco o nero, non ama le sfumature e le zone d'ombra. Per lei tutto deve avere un contorno definito. Le sfumature sono inv...