Primo giorno di scuola

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I giorni passano e l'inizio della scuola si avvicina.
«Emy alzati che dopo fai tardi» urla papà spalancando la porta. Sbadiglio e mi raggomitolo nelle coperte. All’improvviso sento freddo e apro gli occhi. È accanto a me con in mano la mia coperta. «Alzati. Vedi non farti ritrovare che dormi» mi fulmina ed esce dalla stanza.
Sollevo le coperte e osservando la sveglia capisco perché era arrabbiato. Sono le 7:30 e io sono ancora nel letto. Salto giù e corro in bagno a lavarmi. Nel giro di cinque minuti sono vestita. Mi piazzo davanti allo specchio e cerco di sistemare i capelli in una coda e mi trucco leggermente per non essere uno zombie. «Certo che questo si che si chiama il perfetto primo giorno di scuola» sbuffo. Prendo la cartella e la porto al piano di sotto.
Cammino verso la cucina e mi siedo davanti alla mia tazza colma di caffè. Lo bevo godendomi il sapore che scorre in gola che piano piano mi sveglia del tutto. «Allora oggi riprendono gli allenamenti, quindi non fare tardi. Io sto al Quinto Settore tutto il giorno, ci vediamo poi nella palestra» annuncia entrando. Lo guardo di striscio mentre metto il bicchiere nel lavandino.
«Piuttosto quando inizia il cammino imperiale?». Mi scruta pensieroso mentre si siede davanti a me. «Dobbiamo ancora decidere. Tra la metà di questo mese e la sua fine. Ora vai che fai tardi». Lo saluto con un bacio sulla guancia ed esco di casa.

Mi ficco gli auricolari nelle orecchie ascoltando un artista italiano che mi sembra si chiami Tedua. Dopo quindici minuti arrivo a scuola, l’edificio che ho davanti è quello del Collegio Monte Olimpo. È un istituto che vanta un ottima istruzione per non parlare della squadra di calcio. Posso confermare che è una delle migliori in circolazione.
Avanzo verso la struttura e mi preparo psicologicamente agli sguardi che mi rifileranno essendo la figlia del grande imperatore. Come non detto…

Appena varco la soglia un miliardo di occhi sono su di me. A grandi falcate mi dirigo verso la mia aula. Ma fatevi un po’ i cazzi vostri. Mentre sono intenta ad ascoltare la mia fantastica musica sento qualcuno scuotermi il braccio. Chi ha osato interrompere il mio brano preferito! Mi volto togliendomi una cuffia e guardo male il ragazzo avanti a me. «Alla buon’ora Zabel. È da cinque minuti che ti chiamo» «Ehi Chronos» lo saluto riponendo il materiale nell’armadietto.
«Andiamo alla cerimonia d’apertura insieme palla di fuoco» «Attento a te Fourseasons, se non la smetti con questo nomignolo ti tiro un pugno in testa. Almeno è la volta buona che diventi intelligente» mi mostra una linguaccia e ci incamminiamo continuando i nostri battibecchi.

Appena arriviamo il preside ha già iniziato il suo discorso. Ci sediamo e tutta l’ora giochiamo al cellulare ignorando completamente la situazione intorno a noi. Alla sua conclusione andiamo in classe e io sprofondo nel banco, appena entra il prof alzo gli occhi al cielo abbattuta. Questa vecchia decrepita quando si decide a schiattare. Sento Chronos ridere accanto a me mentre mi dà delle pacche di consolazione sulla schiena.
Inizia la lezione e dopo neanche cinque minuti la prof mi riprende perché sono distratta. Non c’è nessuno che ti ascolta vecchia, perché devi rompere a me.
Dopo 60 minuti infernali la prima ora finisce e mi costringo a sopportarne altre quattro.
Al suono della campanella balzo giù dal banco come risvegliata da un sonno di cento anni. «Andiamo alla mensa» chiedo a Chronos che sta raccogliendo il suo materiale, annuisce e ci incamminiamo.

Appena finiamo di mangiare ci salutiamo e io vado verso casa. Appena raggiungo la mia destinazione mi butto sul divano e metto una serie TV mentre faccio i compiti che ci hanno dato. Purtroppo sì al primo giorno già ci riempiono. Apro il libro di matematica  e alla prima espressione voglio buttarmi dal quinto piano.
Mi porta 19.457 e il risultato deve essere -4. Si, io e la matematica siamo cane e gatto. Nonostante io vada bene in tutte le materie qui ci azzecco una volta si e l’altra no.
Alla fine rinuncio e chiudo tutto aspettando che arrivi l’ora per andare all’allenamento.

Spazio autrice

Eccomi di nuovo. Speravo di scriverlo più lungo, ma il prossimo lo sarà di certo.
Inoltre proverò a pubblicare il mercoledì e il fine settimana, spero di riuscirci.

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L'imperiale perfetta ~ Akemy BlazeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora