bacio sotto 'e stelle

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•≫ 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞:fluff ༒︎

✧˚ · .𝐰𝐡𝐞𝐫𝐞: in giro per Roma

·˚ ༘₊· ͟͟͞͞꒰➳𝐧𝐨𝐭𝐞𝐬: Manuel ed Edoardo sono amici stretti, spesso vanno a feste insieme, ed escono quasi ogni giorno.

𝐒𝐜𝐫𝐢𝐩𝐭𝐞𝐝 𝐛𝐲:益⁠🎧 𝙇𝙤𝙧𝙚 𝄞 ✔︎

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La luna splende, come ogni notte a dirla tutta, messa sempre in secondo piano per via dei lampioni che le rubano la scena illuminando con più intensità le vie di Roma.
Manuel lo sa bene, la luna non potrà mai essere sostituita da una luce artificiale; Splenderà sempre di più, donerà sempre un tocco magico alle sue notti, lo ha sempre fatto, lo ha sempre affascinato e non smetterà mai di farlo.

Forse la luna gli piace così tanto perché ci assomiglia,
Ha un lato che non mostra mai perché ama sembrare invincibile, come se niente lo sfiorasse
Restare distaccato da chiunque gli si avvicini,
ci ha creato un mondo con le sue mancanze, ma anche con le sue paure.
Paura dell'amore, la più forte.
Paura di amare chi, di solito, non dovrebbe amare. O almeno non vorrebbe.

Edoardo gli ha sempre detto che ricorda la notte invece e lui allora lo paragona ad un gatto nero piuttosto che alla tigre a cui tanto si ispira. Il gatto nero si immagina sempre di notte, no? Loro due sono sempre insieme infatti, è iniziato tutto quando Edoardo si è trasferito a Roma, è andato nella sua stessa scuola, nella stessa classe. Non sono andati d'accordo fin da subito, tutt'altro, Manuel si sentì fuori luogo appena arrivò uno dal carattere difficile come lui. Iniziarono a parlarsi grazie a Simone, e Dante, che suggerirono a Manuel di dargli una possibilità visto i loro interessi comuni.

Manuel ci ripensa ogni tanto, al loro inizio, e poi si odia per essersi affezionato così tanto.
Si odia per non riuscire mai a rifiutare un'uscita con lui.
Si odia perché è consapevole di cosa vuole.
Vuole più di un abbraccio ogni tanto,
Più di un flirt,
Vuole che a bruciargli sulla pelle non sia solo il suo sguardo.

E anche questa notte ci è cascato, ha visto che Edoardo era online su WhatsApp in attesa di una risposta alla richiesta di uscire a bere qualcosa ed ha accettato, 10 minuti dopo il ragazzo era già sotto casa sua.
Ora sono in centro a fare il loro solito giro mentre bevono una birra scrausa. Ridono, e Manuel svuota la mente in quelle risate, non ha bisogno di nient'altro. L'unica cosa ad infastidirlo sono le decine di coppiette che hanno incontrato, intenti a sbaciucchiarsi e fare altre smancerie simili. In quel momento pensa l'universo lo odi.
«E che cazzo» davanti all'ennesima coppia che limona il romano perde la pazienza, scatenando però la risata del suo amico. Che gli chiede, con la risata a spezzargli la frase, se vada tutto bene.
«Tutti me vogliono ricorda' che so single, dopo un po' me spazientisco sì»
«Vabbè potevi 'mmaginartelo» solo che Manuel alzò un sopracciglio a quella constatazione
Perché scusa?
«Manu che te sij scordat' ca è San Valentino?» e in effetti il ragazzo si, se ne era dimenticato e realizzò in quel momento il motivo per cui sua madre è in Villa Balestra da tutta la sera, e vi resterà fino al mattino dopo. Si sentì un imbecille.

Ma la risata del ragazzo è più forte dei suoi pensieri, lo distrae. E ridono, ridono insieme e ridono forte. Qualche passante li guarda male, ma neanche lì notano, perché guardarsi intorno quando hanno già la presenza dell'altro?
«Ammèttelo, che te sentivi single anche tu, perciò me hai chiesto de uscì» entrambi avevano ancora un ghigno sulle labbra, quando Manuel se ne uscì con quella frase. Edoardo colse l'occasione per stuzzicarlo
«Sì, l'aggij fat pe' chiddu, quindi me baci tu sotto 'e stelle? Nemmeno tu si' occupato» sfortuna volle che erano sotto uno dei tanto odiati lampioni di Manuel, ed Edoardo poté godersi il rossore espandersi nel suo volto.
«So' single ma nun me faccio piglia' dal primmo che passa»
«Quindi so' 'o primmo che passa mo'?»
«Più o meno, si» accompagnò la frase con una linguaccia.
«Che vuò che faccio allora principe'?» Manuel odia quel soprannome, e l'amico lo sa bene.
Principessa, davvero? Almeno chiamami principe
«Mh..Per ora voglio n' gelato, poi ne parliamo» rise ed inizio a incamminarsi nella sua gelateria preferita, vicino alla fontana di Trevi, sapendo già di trovarla aperta, anche se era strano visto il periodo, però quel giorno non sembrava febbraio, anzi per l'intero mese la temperatura era troppo alta. A causa del riscaldamento globale, quel giorno, quella notte, Manuel indossava il suo giacchetto preferito, che per l'appunto dovrebbe essere troppo leggero, invece stava bene; Edoardo invece neanche quello, aveva sì un giubbino di pelle, ma lo aveva lasciato nel sellino dello scooter ed era rimasto a passeggiare con la felpa, neanche troppo pesante.

𝙏𝙍𝘼𝙄𝙉𝙄𝙉𝙂 𝙒𝙃𝙀𝙀𝙇𝙎 ✓ [𝗺𝗮𝗻𝘂𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗼𝘀]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora