I Capitolo

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Londra, 1816

– Ti ammazzo, bastarda! – urlò Clara, brandendo un bastone in preda a una delle sue tipiche crisi di rabbia che la mandavano completamente fuori di testa. Correva incurante del resto del mondo, cercando disperatamente di raggiungere quella ragazza che aveva rubato nel suo negozio. Correva, come se le avessero rubato lanima, con la bocca contorta in una smorfia di disprezzo, le pupille iniettate di sangue e il cuore riempito di un odio antico.

Lavrebbe uccisa. Sì, voleva ucciderla, voleva spaccarle la testa con quel bastone, avrebbe visto il suo cranio aprirsi in due, poi avrebbe chiamato le forze dellordine che lavrebbero premiata. In fin dei conti tutti odiavano quei maledetti ragazzini che infestavano la grande Londra, che rubavano e bivaccavano per le strade, violando le leggi del grande Impero britannico.

Clara era stata sempre fedele alla Corona. Non aveva mai dato retta ai contestatori: quegli uomini che parlavano e ciarlavano e sputavano sulla grandezza inglese, mostrandone le diseguaglianze sociali. Lei sera spaccata la schiena fin da ragazza. Era entrata in fabbrica alletà di dodici anni e fino ai trenta non aveva mai perso un solo giorno di lavoro. Aveva risparmiato, aveva sudato, si era sacrificata e finalmente Dio, il re e lInghilterra, lavevano premiata permettendole di comprare quel negozietto dove vendeva frutta e ortaggi. Lei non aveva mai provato o solo pensato di rubare.

Rubare violava i comandamenti di Dio, rubare era un atto di ribellione verso il re, verso lInghilterra e non voleva sentire storie sui bambini che avevano bisogno di mangiare. A lei non importava. Potevano andare a lavorare. Lei aveva sacrificato tutta la sua vita per comportarsi secondo giustizia. Non si era mai sposata, non aveva mai avuto un uomo nonostante da giovane più ragazzi le fossero girati intorno. Non si era mai concessa ai piaceri della vita, conosceva solo il lavoro, la sua casa, la bibbia e la grandezza inglese.

Suo padre era impazzito. Tornato dalla guerra aveva perso totalmente il senno, ma Clara amava ricordarlo il giorno in cui era partito e rammentava perfettamente ogni istante: laveva guardato dal basso verso lalto e aveva stampate nella sua memoria le parole che le aveva detto: – Tuo padre parte per servire lInghilterra, comportati bene e non gettare la vergogna sul nostro nome.

– No, padre – aveva sussurrato lei, senza distogliere lo sguardo dal volto del genitore; poi lo aveva osservato mentre baciava la moglie e mentre usciva di casa, senza dire neanche una parola o voltarsi per un solo secondo. Era un uomo deciso, risoluto, devoto e di poche parole. Aveva un bel volto, occhi volitivi, una voce rassicurante e un bellaspetto. Era il suo eroe. Era suo padre e ne era fiera.

In realtà Clara non poteva immaginare che il padre si era arruolato per danaro, perché lInghilterra era particolarmente spietata con i suoi figli e non gli aveva lasciato alternative: alle armi o in carcere a pagare il suo debito! Come non poteva immaginare che avrebbe rivisto il padre solo dopo sei lunghi anni e totalmente cambiato. I suoi occhi sereni erano divenuti a volte ansiosi, instabili, pieni di panico; mentre altre volte si soffermavano a fissare il vuoto e la sua mente sembrava ripercorrere un passato indicibile; poi cera quel silenzio assoluto e spaventoso nel quale restava che la conturbava, la adirava e glielo faceva odiare.

Quel silenzio era maledetto. Clara era certa di non aver più sentito la voce del padre. La guerra sembrava avergli strappato la lingua. Il genitore morì dopo appena due anni dal suo ritorno e Clara dovette andare a lavorare in fabbrica per aiutare la madre e i fratelli.

– Fermati! – urlò con rabbia. – Fermati, maledetta bastarda!

Ma quel demonio sembrava avesse le ali sui piedi. Clara sentì il cuore battere allimpazzata, le gambe cedere, ma non voleva dargliela vinta. La bambina si infilò in mezzo al mercato, confondendosi tra la gente; ma Clara si fece largo a forza e urlando: – Maledetta! Fermatela è una ladra, fermatela!

LA  FOLLIA DEGLI UOMINIWhere stories live. Discover now