Se il suono del mare arrivasse a toccare le
corde della tua anima, riusciresti a sentire la
mia voce imprigionata nella schiuma delle
onde che pronuncia il tuo nome, risuonando
tra i verdi alberi della tua dimora, come un
usignolo, che, delicatamente, si appoggia sul
tuo piccolo cuore di rami in prima fioritura
Riesci a sentirmi? La mia voce priva di parole, puoi udirla? Il tuo cuore ha un po di spazio per contenere il mio silenzio? Ha un po di tempo per ascoltarlo?
Immediatamente come schiuma mi dissolvo. In un attimo Terra mi afferra avvolgendomi tra le sue braccia, accarezzando i miei silenzi. Le camere dei nostri cuori rumoreggiavano. Una risposta c'era, era nascosta in quell'abbraccio, Lei mi apprezzava, non servivano parole.
Proprio come quando i raggi del sole e la
terra si incontrano, così una volta all'anno
quelle braccia mi riscaldano, filtrando fasci
luminosi nella stanza segreta della mia
anima. In un arco di tempo Sole e Terra
si incontrano, la Notte rimane sola. Nella
notte siamo distanti, ma il nostro giorno è
chiamato Stagione.
Se anche la Notte fosse una stagione, ricorrerei a quell'abbraccio più spesso, regalandogli a mia volta, dopo il
silenzio, delle parole, per poi infine donare
alla Notte quattro occhi che la contemplano
così da farle compagnia.
