Capitolo 5

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|Venerdì
                                           *⏰⏰⏰*

"Cazzo ma che ore sono.. CAZZO L'appuntameto" eslcamò Viviana alzandosi dal letto con i capelli tutti scompigliati e direndosi verso il bagno.

"Cazzo cazzo cazzo avevo puntato 30 sveglie come cazzo ho fatto a non sentirne neanche una" continuava ad urlare mentre si preparava, erano letteralmente le 14, non aveva neanche pranzato e l'appuntamento era alle 15:30 e non sapeva neanche che strada prendere visto che si trovava da solo un giorno a Parigi. 

" Questa è stata la prima e l'ultima volta che chiedo da fumare a Isolde" si disse a se stessa mentre metteva le scarpe.

Una volta preparata si diresse in cucina  dove trovò tutte e tre le ragazze che stavano pranzando
"Buongiorno principessa, finalmente ti sei svegliata, ho provato in mille modi" esclamò nicky ridendo

"Nicky che cazzo ti ridi ? L'appuntamento è fissato per oggi cazzo" rispose Viviana fulminandola con uno sguardo

"ah.." -nicky

"La prosa volta prova a buttarle un secchio d'acqua in faccia " aggiunse dafne portandosi la tazza sulle labbra e alzando un sopracciglio
Viviana alzo gli occhi al cielo e si rivolse nuovamente a nicky
"Ah ? neanche so come arrivarci in sta via" rispose disperata Viviana prendendo una fetta di pane spalmando un po' di marmellata

"Dove si trova l'azienda? Forse la conosco " domando isolde

In tutta la conversazione c'era dafne che stava sulle sue e non proferiva parola, scambiando qualche sguardo gelido con Viviana e isolde

"Ci credo che ti sei svegliata tardi, ieri te la sei spassata no?" Disse dafne intromettendosi nella discussione per poi uscire successivamente dalla porta verso la sua stanza a prendere la giacca di pelle, che a momenti iniziava il suo turno a lavoro.

"Lasciala stare, quindi questa via come si chiama?" Chiese nuovamente Isolde

"boulevard de grenelle " credo si pronunci così

"Aaa sta praticamente qualche quartiere dopo il pub dove lavora dafne e due quartieri prima dove lavoro io" rispose Isolde

"Potremmo accompagnarti sia io che dafne" aggiunse

" accompagnala te, io devo sbrigarmi altre faccende non ho altro tempo da perdere " rispose dafne dall'altra stanza mentre si dirigeva alla porta di ingresso

" Dai da, puoi accompagnarla tu invece di sistemarti allo specchio?"

Dafne prese le chiavi della moto e uscì di casa "portagliela tu ho detto " correndo via con la sua moto.

"Cazzo pensa che abbiamo scopato, HAHAHA che ridere" rispose Isolde ridendo

"In che senso, scusatemi, potete aggiornarmi su questo lesbodramma?" Chiese nicky che era rimasta ad assistere a tutto questo teatrino

"E la cosa ti fa ridere Isolde? Non è successo un cazzo e ora non mi parla perché pensa che abbiamo scopato" esclamò Viviana

"Senti lascia stare non mi accompagnare , chiamo un uber, grazie comunque per l'informazione " aggiunge sospirando

"Nicky tu vieni?" Domandò

"certo, Isolde puoi tenere il cane?" Chiese nicky

"Sisi, tanto oggi ho il giorno libero " rispose Isolde buttandosi nel divano

Viviana prese i suoi lavori e successivamente con nicky uscirono dalla porta.

**Qualche minuto dopo***

"Sono quasi le 15 cazzo, se arrivo in ritardo non mi prenderanno mai" disse Viviana disperata

"Stai tranquilla va bene? Arriveremo in tempo se è come ha detto Isolde, non dovremmo perdere molto tempo ma mi devi dare una spiegazione, tutto ciò che è successo prima é stato strano " -nicky

{Nel frattempo l'uber era arrivato}

"Va bene saliamo in macchina e ti racconto " sospirò Viviana

" allora ieri ho chiesto da fumare a Isolde ma mi ha dato un drum con dentro dell'erba, perché voleva tirarmi su, nel frattempo mi ha rovesciato la birra addosso come sostiene lei accidentalmente, e mi ha bagnato i pantaloni e per colpa tua che ti se chiusa ho dovuto dormire nel divano , dafne é passata e sicuramente avrà pensato che abbiamo scopato"

"Che bel lesbo dramma, va bene ti va se dopò l'appuntamento passiamo dal pub e le parli? Sicuramente capirà" rispose sorridendo

{L'uber frenò di botto}

"Ecco a voi ragazze, sono 20€"

Le due amiche pagarono e sceserò dal l'uber

"Okay ci siamo, entriamo" disse Viviana guardando l'amica negli occhi e tenendo stretti i suoi lavori tra le mani

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