Capitolo 1

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Viviana era sempre stata una ragazza ricca di talenti.
Già all'età di 10 anni dipingeva seguendo le basi dei più grandi artisti. Col tempo si appassionò anche alla fotografia e alla letteratura, arrivando al punto di comprare attrezzatura vintage, come macchine da scrivere dell'epoca e le classiche polaroid, con cui riempiva le pareti senza lasciare una singola traccia di muro.

"Oh Vi, sono dei veri capolavori questi dipinti, perché li tieni nascosti ogni volta?" chiese Nicky.

Nicky, era la sua migliore amica, una ragazza testarda ma che sapeva ascoltare, ed era l'unica amica di cui Viviana si fidava davvero e a cui dava ascolto la maggior parte delle volte.

"Lascia stare, non sono tutto sto grande, lo sai che è solo una mia passione" rispose Viviana, accendendosi una sigaretta.

"Beh, secondo me dovrebbero essere esposti in una mostra, hai proprio del talento tu. Non perdonerò mai il fatto che tu mi nasconda sempre i tuoi lavori, sai... a parte le foto, quelle sono piazzate ovunque" commentò Nicky.

"È un tasto che preferirei evitare, dopo i vari tentativi e i ripetuti rifiuti mi sono anche scocciata," rispose Viviana.

"Visto che sei qua, preparo un piatto di pasta e apriamo la solita bottiglia di vino?" aggiunse, cercando di cambiare argomento.

La cucina era un'altra passione di Viviana, un modo per ricordarsi anche di sua mamma, colei che era stata a insegnarle le prime basi culinarie. Preparava di tutto, dai primi ai dolci, come i suoi celebri cremini al caffè, e Nicky amava la cucina di Viviana, non si fece ripetere due volte la domanda.

"Sì sì, ma Viviana sei una ragazza fantastica, devi sfruttare le tue passioni, non devi buttarti giù solo per degli imbecilli che non hanno saputo cogliere il tuo talento, hai la possibilità economica di prendere e andare via da questo schifo. Se potessi io stessa prenderei la prima occasione per andarmene... e tu, cara mia, l'hai" disse Nicky, mentre metteva i piatti a tavola e rivolgeva lo sguardo a Viviana, che stava mescolando la salsa per gli spaghetti. "Allora? Terra chiama Viviana?"

"L'altra volta ho ricevuto un'email da un'azienda nuova che cerca nuovi talenti emergenti, sarebbero interessati, Ma la paura di partire e perdere tutto è enorme. Se facessi un buco nell'acqua? Sta a Parigi, da questa piccolo. Paesino è un bel viaggio, sai?" disse Viviana , con tono malinconico e lo sguardo assente.
"CAZZO, ci mancava solo che mi bruciassi con la pentola," esclamò.

Nicky si precipitò a prendere la cassetta medica, mentre fasciava il dito di Viviana, Con il suo solito modo di sdrammatizzare, disse
"Ora non puoi fare la lesbica per un po', visto che il tuo dito è al secco" concludendo la frase con una delle sue solite smorfie da ebete.

Viviana gli lanciò uno sguardo fulminante e uscendo la lingua, rispose: "Esiste anche questa."

"Guarda che quando parli con la lingua fuori, sembri davvero scema" disse Nicky, scoppiando  entrambe a ridere.

Nicky continuò, con tono più serio: "Ascolta, ti confido una cosa, Io ho sempre voluto andarmene da qui. Qui è triste, non c'è futuro nemmeno per me." Dopo qualche secondo Nicky continuò "Perché non partiamo insieme? È una vita che ci conosciamo, magari provo a farti da manager e abbandoniamo questo posto insieme, come abbiamo sempre sognato. La meta è un po' diversa dalla California, ma è sempre un buon inizio."

"Meglio che mangiamo, sennò si raffredda, Lasciamo i sogni dove stanno, ahaha," disse  Viviana Sospirando.

"Sei ancora sporca di sugo," continuò Nicky ridendo.

"Anche tu," Viv, si affrettò a tirare una cucchiaiata di salsa sulla faccia di Nicky, la quale sbuffò e incazzata rispose a tono: "Dai, che sei scema. Mi è finito nei capelli, sei proprio un idiota. Giuro che stanotte ti lascio senza coperta."

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