Capitolo 4

7 0 0
                                    

Era una giornata speciale nella casa di Alice: il compleanno di suo fratello maggiore, Matteo, che compiva 22 anni. Sin dall'alba, l'atmosfera era carica di eccitazione e frenesia mentre Alice e Matteo si dedicavano alla preparazione della festa. Decorazioni festose adornavano la casa, la musica riempiva l'aria e l'aroma invitante del cibo riempiva le stanze.
Nel pomeriggio, Alice si trovava nel bel mezzo degli ultimi dettagli decorativi quando sentì il suono del campanello. Era Nicola, arrivato per festeggiare insieme a loro. Il cuore di Alice balzò nel vederlo, ma cercò di nascondere la sua agitazione di fronte a lui.
Nicola, dall'altro canto, sembrava radioso, con un sorriso contagioso stampato sul volto. "Ciao, Alice," disse con un tono affabile. "Sei pronta per una festa indimenticabile?"
Alice arrossì leggermente, sentendosi imbarazzata dall'attenzione di Nicola. "Certo, sono davvero emozionata," rispose timidamente, cercando di nascondere il suo imbarazzo.
Durante la festa, Nicola continuava a mostrare un interesse evidente per Alice. Le faceva sorrisi amichevoli e cercava di coinvolgerla in conversazioni divertenti. Alice, nonostante fosse lusingata, si sentiva sempre più imbarazzata di fronte al suo atteggiamento affettuoso.
Più tardi, mentre la musica riempiva la stanza e la pista da ballo si animava, Nicola invitò Alice a ballare. Inizialmente, Alice esitò, sentendosi insicura e imbarazzata, e disse di no.
Ma Nicola la guardò negli occhi con gentilezza e disse: "Sai, Alice, la vita è fatta di momenti come questo, in cui possiamo lasciarci andare e godere di ciò che ci rende felici. Non importa cosa pensino gli altri, l'importante è che ci divertiamo insieme."
Nella mente di Alice, le parole di Nicola risuonarono con una dolcezza rassicurante. Era sorpresa di quanto fosse confortante la sua presenza e desiderava ardentemente lasciarsi trasportare dal momento.
Nella mente di Nicola, vedere Alice esitare lo riempiva di un desiderio irrefrenabile di farla sentire a suo agio. Voleva che si lasciasse andare, che si unisse a lui in un momento di pura gioia e libertà.
Con un sorriso incerto, Alice prese la mano tesa di Nicola e disse: "Va bene, balliamo insieme."
Nicola sorrise, grato, e insieme si avventurarono sulla pista da ballo. Mentre si muovevano a ritmo di musica, l'ansia di Alice svanì, sostituita dalla gioia di condividere quel momento speciale con Nicola.
Mentre la festa continuava e l'energia festosa riempiva l'aria, Alice sapeva che questo compleanno sarebbe stato uno dei ricordi più preziosi della sua vita. E con Nicola al suo fianco, il futuro sembrava ancora più luminoso.
Dopo l'ebrezza della festa, la casa lentamente si svuotò. Rimasero solo Alice, Matteo e Nicola. Mentre Matteo si preparava a farsi una doccia, Alice si alzò silenziosamente e si diresse verso la sua camera, seguita da Nicola.
Una volta nella sua stanza, Alice si sentì improvvisamente nervosa. Il cuore le batteva forte nel petto mentre si girava verso Nicola, che la guardava con occhi gentili.
Nicola avvertì la tensione di Alice e si avvicinò lentamente. "Tutto bene?" chiese con preoccupazione, cercando di leggere il suo sguardo.
Alice annuì, ma poi abbassò lo sguardo, incapace di mantenere il contatto visivo. La sua mente era piena di emozioni e pensieri confusi.
Mentre la distanza tra loro si accorciava, Alice sentì il battito accelerare ancora di più. Una parte di lei desiderava ardentemente quel momento, ma l'altra era impaurita dall'incertezza.
Poi, all'improvviso, il telefono di Alice squillò, interrompendo l'atmosfera carica di tensione. Era un sospiro di sollievo silenzioso, e Alice si precipitò a rispondere, cercando di nascondere la sua delusione per l'inaspettato disturbo.
Nel frattempo, Matteo, che si trovava nella sua stanza, si mise sotto la doccia, ignaro delle turbolenze emotive che si stavano svolgendo nella stanza di Alice.
Quando Alice riportò il telefono giù, Nicola la guardò con un sorriso tenue. "Forse è meglio se lasciamo che tu ti riposi," disse gentilmente, leggendo la delusione nei suoi occhi.
Alice annuì, sentendosi sollevata dalla scusa per porre fine al momento di tensione. "Sì, forse è meglio così," rispose con voce flebile.
Con un cenno di addio, Nicola lasciò la stanza di Alice, lasciandola sola con i suoi pensieri turbolenti. Mentre si sdraiava sul letto, Alice si sentì sopraffatta dalle emozioni contrastanti che la tormentavano. Era stata una serata indimenticabile, ma adesso era sopraffatta dall'incertezza del futuro.

♡Troppo giovane per te♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora