bakudeku | Pieno di te

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Data: scritta 29/02/24; pubblicata 29/02/24.

Avvertenze: tanto amore, sesso tra personaggi maggiorenni, boyxboy, no quirk.

Parole: 4000+

In cui: Izuku e Katsuki sono migliori amici da sempre, da quando hanno memoria e, ormai diciottenni, piano piano si lasciano andare alle pulsioni dei loro forti sentimenti che li accompagnano da una vita.

Io ed Izuku siamo amici da una vita. Le nostre vecchie si conoscono da quando erano ragazze e nel tempo sono diventate migliori amiche. Questo loro solido rapporto ha fatto sì che le due non si separassero più per il resto della vita, tanto da andare ad abitare vicine. Questo ha permesso che io ed Izuku ci conoscessimo fin da subito, da quando abbiamo visto il fottuto sole per la prima volta.

Abbiamo trascorso e trascorriamo tuttora tutta la nostra vita insieme: dall'asilo, alle elementari, alle medie e adesso le superiori. Dopo la scuola ci ritrovavamo a tornare a casa insieme, a pranzare insieme e poi a giocare insieme a casa dell'uno o dell'altro, o nella sala giochi o nel nostro posto preferito, cioè il parco accanto alle nostre case.

Spesso dormivamo anche insieme, infatti ricordo ancora quando il mini Nerd si rifugiava tra le mie braccia quando fuori c'era un forte temporale. Diceva sempre che io ero il suo eroe preferito, sempre pronto a proteggerlo in qualsiasi occasione, anche quando quei forti lampi e tuoni maledetti sembravano stessero buttando giù la casa...

Però... ecco... ero.

Non mi sono più sentito tale da quel giorno.

Quel giorno del primo anno delle elementari in cui io non ero presente a scuola. Dovevo fare una visita medica e per questo mi assentai, ecco bastò quel giorno a farmi rifiutare quel ruolo che il mio migliore amico mi aveva affidato.

Izuku era solito cacciarsi nei guai perché non badava mai a sé stesso e si preoccupava invece molto del prossimo, fino anche ad annullarsi e a sacrificarsi per gli altri, senza volere nulla in cambio.

Quel giorno dei bulli del cazzo se la stavano prendendo, senza un fottuto motivo valido, con un bambino che Izuku nemmeno conosceva. Ecco, lui non ci pensò due volte prima di mettersi tra di loro e difendere quel bambino, prendendole a sua volta.

Quello stesso giorno ci incontrammo di pomeriggio al parco per giocare insieme. Lui arrivò prima di me e lo ritrovai ad aspettarmi seduto ai piedi di un albero, con le braccia ad avvolgere le ginocchia strette al petto. Quel pomeriggio era spento, la luce che emanava ogni giorno si era affievolita, e non perché si trovava all'ombra dell'albero.

Infatti, appena mi avvicinai di più a lui, notai che aveva il labbro inferiore all'ingiù, con le sopracciglia corrucciate e un'espressione triste. Mi disse che non era triste per il dolore che aveva provato, quanto per non essere riuscito a difendere come si deve quel bambino. Fin qui tutto ok, tipico comportamento del Nerd, ma fu quando notai certe cose che non ci vidi più.

Aveva dei lividi sulle braccia e le mani e le ginocchia graffiate a causa della caduta sull'asfalto. Quella vista mi pietrificò sul posto e rimasi in piedi a fissarlo turbato.

<<Kacchan, perché non ti siedi qui accanto a me?>> mi chiese, poggiando una manina sull'erba accanto a sé per invitarmi a sedere, ma io non riuscii a muovermi né a dire nulla.

Tutte quelle belle parole di elogio e di ammirazione che il Nerd mi dedicava quotidianamente, il mio eroe preferito, il mio fantastico Kacchan, caddero immediatamente. Quella vista mi fece sentire uno schifo, un debole, perché se fossi stato insieme a lui tutto quello non sarebbe successo.

Mi basta questo, mi bastano loro | OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora