bakudeku | Un semplice sorriso cambia tutto

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Data: scritta 25-26/09/24; pubblicata 26/09/24.

Avvertenze: omegaverse, au alternativo, argomenti forti, scene sensibili, violenza, mpreg. Mi allontano totalmente dal mio standard, non voglio anticiparvi nient'altro, quindi se siete curiosi leggete pure!

Parole: 5000+

In cui: Katsuki è un alpha, è uno studente universitario di ingegneria e lavora in un bar per pagarsi gli studi e mettere qualcosa da parte, mentre Izuku è un omega...

Lavoro in questo bar da due anni, da quando ho iniziato l'università. Sono qui insieme al mio collega, ormai diventato il mio migliore amico, Eijiro Kirishima. Ciò che faccio ogni giorno è seguire i corsi all'università, lavorare e appena ho finito attacco con lo studio.

È questa ormai la mia routine da due anni. E sono altrettanti due anni che puntualmente, ogni mattina, passa di qui un ragazzo verdolino e mingherlino che ordina la sua colazione, prima di andare a lavoro suppongo, visto che è sempre ben vestito con giacca e cravatta.

All'inizio era solito ordinare del latte con accanto tre biscotti artigianali fatti da noi, ma man mano, andando avanti nel tempo, ha iniziato a lasciare sul tavolo un biscotto, poi due, poi tutti e tre, bevendo solo il latte. Poi ancora, quel latte è diventato del semplice thè zuccherato e ultimamente una camomilla e basta.

Questo cambiamento nella sua ordinazione è coinciso con un cambiamento repentino del suo umore.

Prima lo vedevo sempre luminoso e sorridente, si fermava a scambiare quattro chiacchiere con noi e mi lanciava anche qualche sguardo pieno di sentimento, sembrava veramente interessato a me, ma man mano questa cosa è scemata, adesso si è spento e a stento alza gli occhi dal pavimento.

Lo conosco fin troppo bene? Beh, per quanto si possa conoscere una persona da una semplice ordinazione che fa... però sì, in questi due anni ho imparato a studiarlo per bene.

Perché? Perché... perché lo trovo molto carino. Mi piacerebbe conoscerlo meglio e capire il perché del cambiamento della sua ordinazione.

Non ho mai avuto modo di avvicinarmi così tanto, però adesso ho deciso di farlo, in un modo o nell'altro. In particolare, è già da un po' di tempo che ho deciso di servirlo sempre io.

Oggi è una mia giornata lavorativa come tante altre, così come la sua, infatti lo aspetto con un po' d'ansia.

Eccolo che entra, puntuale come sempre.

Se possibile, con lo sguardo ancora più basso rispetto alle altre volte e con ciuffi verdi che nascondono la metà superiore del suo viso.

Si siede al suo solito posto, senza fiatare, senza guardare nulla. Aspetto qualche minuto prima di avvicinarmi e prendere la sua ordinazione.

<<Buongiorno! Cosa posso prepararti questa mattina?>> non alza lo sguardo nemmeno per guardarmi, ma fissa un punto indefinito sul tavolino davanti a sé, mani strette tra le ginocchia in una posizione rigida e spalle chiuse in sé stesse.

<<Una camomilla, per favore...>> queste poche parole escono dalle sue labbra in un sussurro talmente flebile che se non conoscessi già le sue abitudini avrei avuto bisogno di chiedergli di ripetere.

Mi sembra particolarmente strano oggi.

<<Te la porto subito!>> affermo poco convinto e così mi dirigo al bancone per preparargliela, non togliendogli mai gli occhi di dosso.

Una volta pronta, poggio la tazza fumante su un piattino, accompagnata dai soliti tre biscotti che nonostante ciò continuo comunque a offrirgli nella speranza di vederlo mangiarne almeno uno, di cui uno a forma di cuore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 26 ⏰

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