2. Pericolo

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Rintaro

Non mi ero sbagliato, li riconobbi anche dalle loro voci che sentivo farsi sempre più vicine, stavano arrivando proprio le 2 persone di cui avevo appena percepito i pensieri: Konburi e Shinteru, i maghi traditori del regno.

"Sei sicura di ciò che dici, Kie?" Rabbrividii udendo quella voce dietro di me. Voltai il capo verso Rika e la vidi con un espressione che non riuscivo a capire se fosse più terrorizzata o confusa.

"Insomma, quante volte te lo devo ripetere, Koji?! Li ho sentiti!" Rispose la corvina inviperita, continuando ad avvolgere le punte rosee dei suoi capelli sulle dita, tentando di trattenere la rabbia per non scoppiare.
Ce l'aveva davvero ancora con noi per quella volta? Era stato più di 10 anni fa!

Senza che potessi precederli in qualche modo, Konburi iniziò a bruciare tutti i cespugli attorno a lei con la sua magia, finché, tutto d'un tratto, sentii Rika gridare il mio nome, io mi voltai e vidi che il cespuglio a cui ci eravamo appoggiati stava bruciando, lei si era spostata in tempo, ma io mi ero orribilmente ustionato la schiena.

"Merda!" imprecai, mentre presi Rika e iniziammo a fuggire

"Chi è quella ragazza?" Sentii domandare la corvina mentre mi allontanavo sempre di più da loro, mano per la mano con la povera ragazza che avevo conosciuto da una scarsa ventina di minuti.

"Non l'ho mai vista" A giudicare dalle vibrazioni impercettibili che emanava il pensiero di Shinteru, giurai di averlo percepito sorridere con un ghigno beffardo stampato in faccia.

Sentii un tonfo, mi girai e realizzai:
"Quel maledetto idiota! Rimani qui, Rika" la feci appoggiare ad un albero, nemmeno il tempo di assicurarmi che fosse ben nascosta o che stesse bene, che mi fiondai ad aiutare Renske, che come al suo solito si era buttato a capo fitto senza pensare.

Analizzai attentamente i pensieri dei miei avversari ed iniziai ad aiutare il mio migliore amico: lui tirava un colpo a destra, loro si spostavano a sinistra e io li colpivo, ma quella battaglia non sarebbe durata molto. Io e Renske ci eravamo allenati fino allo stremo quella mattina ed eravamo quasi del tutto senza forze, in più, quella distrazione mi aveva causato l'ustione che mi ero procurato e che continuava a peggiorare.
Lei Inferno.
Lui Submission.
Era quella l'accoppiata più temuta da tutto il nostro regno e da quelli confinanti:

La magia di Konburi, "Inferno" poteva sembrare semplice magia del fuoco, ma non era solo quello. Le fiamme che si originavano erano caldissime, al di là di quanto una normale persona possa immaginare, può essere utilizzata a tutti e 3 gli stati della materia:
- Solido, creando oggetti come spade o armi in generale;
-Liquido, trasformando il fuoco in lava e facendone uscire fiotti dalle sue mani
-Gassoso, facendolo disperdere in particelle di ceneri tossiche, se lei voleva potevano essere letali, oppure semplicemente stordenti.

La magia di Shinteru..quella maledetta abilità chiamata "Submission", si attivava solo se lo guardavi negli occhi, non importa se accidentalmente o volontariamente. In ogni caso si veniva intrappolati nel subconscio in uno stato di trance, irreversibile se non attraverso un grande trauma.

Era impossibile per me e Renske vincere, quindi decisi di giocarmela fino all'ultimo, sfidando Shinteru ad una battaglia di sguardi 1 contro 1. Io per prendere controllo della sua mente, lui per attivare la sua magia su di me.
Sentii una morsa schiacciante allo stomaco e poi nero. Tutto nero. Shinteru mi aveva battuto.

Rika

"RINTARO!!" sentii gridare Ukishi, che si gettò subito addosso all'uomo che stava fissando Urushima.
Effettivamente qualcosa di strano c'era, ma non lo notai subito, mi ci vollero un paio di secondi per vedere che negli occhi del bluastro le pupille si erano schiarite, sembravano quasi invisibili.
Il biondo venne fermato dalla donna, mentre quell'uomo bizzarro caricava il ginocchio, per poi colpire Urushima proprio al centro dello stomaco, facendogli sputare sangue.
Lo vidi cadere a terra: aveva perso i sensi.

"BASTARDO!!" gridò Ukishi, facendo arrivare al tizio un bel gancio destro in bocca.

Davanti a tutta quella scena mi coprii la bocca con le mani in una espressione piena di orrore. Non avevo mai visto una cosa del genere nemmeno nei film cruenti che si guardava mio padre prima di andare a letto, già.. mio padre..

Mi ero distratta. In quel momento sentii una presa ferma e stretta sul collo, che mi sollevò da terra, a stento toccavo il suolo con le punte dei piedi.
La corvina mi stava fissando con occhi di fuoco, le afferrai il polso, tentando di respingerla o per lo meno diminuire la morsa delle sue dita.
I suoi occhi si spalancarono e cadde a terra priva di forze, io invece mi sentivo al massimo!

"Ma che cosa?!.." tentò di usare il suo potere, ma non ci riuscì. Con fatica si alzò in piedi, estrasse la spada dal fodero e tentò di colpirmi, io d'istinto mi coprii il viso con un braccio e misi avanti l'altro con la mano spalancata.

Sentii un urlo di dolore, ma non era mio, ero sana e salva, quindi mi scoprii il volto e rimasi scioccata:

La donna era stesa a terra, i suoi capelli neri-rosati erano sparpagliati sul prato, il polso che poco prima stava impugnando la spada era bruciato come la schiena di Urushima.
E la spada?! Mi guardai attorno e vidi che Ukishi la stava impugnando, come aveva fatto?
Notai che il mio palmo era caldo, possibile che..-

"KIE" gridò il corvino che poco prima aveva sconfitto il bluastro con un solo sguardo.
Arrivò davanti a me, di fianco alla donna e la prese in braccio.
Si guardò attorno: Urushima si stava svegliando, Ukishi era esausto, ma il suo problema più grande ero proprio io.

"'Mine'...quella maledetta magia proibita! Ho provato a impararla per anni senza riuscirci, come diavolo fai?!" Mi chiese il nemico alzando la voce, avvicinandosi a me. Ukishi mi si parò davanti con uno sguardo assassino rivolto al corvino:

"Toccala o ipnotizzala e ammazzo la tua amichetta" Disse il biondo mostrandogli la spada. Questo sembrò avere effetto su di lui, perché appena la vide, il suo viso si corrucciò in un'espressione infastidita

"Non sarete così fortunati la prossima volta" Lo vidi estrarre una chiave dalla tasca e chinarsi a terra, si sentì lo schiocco di una serratura che si apriva e tutto d'un tratto scomparvero

"Ukishi, di cosa stava parlando? Come hai fatto ad afferrare quella spada? Come sta Urushima? Co-"

"Calmati, Rika." Mi appoggiò una mano sulla spalla e sorrise lievemente

"Andiamo a vedere come sta Rintaro" Continuò, io annuii e ci precipitammo verso il bluastro, che in tanto si era tirato su a sedere

"Urushima!" mi accovacciai al suo livello "Come ti senti?" gli domandai

"La schiena.." rispose con un filo di voce

"Fammi vedere, prova a rimanere fermo.." dissi, ispezionando l'orribile bruciatura che gli aveva procurato la magia di quella donna

"Anche se non credo che riesca a muoversi più di tanto" sghignazzò Ukishi

"Idiota" ribatté il bluastro, che subito dopo tossì, sputando sangue

"Rin" il volto del biondo si fece subito più serio quando lo richiamò, ed egli sembrò cogliere il messaggio sul nascere, perché si zittì all'istante

"LI ABBIAMO TROVATI!!" Sentimmo urlare delle voci femminili in lontananza, altri guai in arrivo?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 06, 2024 ⏰

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