1. My New Era

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Per chi ha bisogno di leggere questa storia,
Per chi non si è mai sentito abbastanza.
Spero che queste parole possano aiutarvi,
Siete più forti di quello che pensate.

୨୧

Nove mesi prima

Personalmente trovo assurdo come ci sia una sola cosa che accomuna ogni singola persona. Si nasce, si cresce, si tocca per l'ultima volta la barbie o il soldatino che hai sempre portato con te, e in un attimo ti ritrovi ad avere come unico scopo quello di cercare la persona giusta, quella con cui passerai il resto dei tuoi giorni.

Nonostante io creda nell'amore so che almeno per ora non voglio nessuno, sto bene da sola, insomma, ho solo sedici anni e ho parecchio tempo per pensare all'amore, no? Ora voglio solo godermi la vita, fare cose da adolescente e soprattutto divertirmi.

Voglio tanti amici, fare esperienze e riuscire a dire in futuro di non essermi pentita di niente.

Okay, non ho tanti amici, anzi, molto probabilmente quelli che ho si possono contare sulle dita di una mano. E non ho nemmeno fatto tante esperienze, insomma, la cosa più assurda che io abbia mai fatto è stato andare in discoteca un anno fa, non mi sono mai nemmeno ubriacata, ma ho deciso che quest'anno sarà quello giusto. Voglio cominciare a vivere come una vera adolescente, non voglio più rimanere a casa i sabato sera a guardare le storie dei miei coetanei fuori a divertirsi.

È ciò che mi sono promessa a Capodanno, uno dei miei pochi buoni propositi per quest'anno, insieme alla palestra e mangiare più sano, anche se non so quanto riuscirò a tenere fede a queste promesse.

Per questo adesso mi ritrovo con un borsone in mano e in mezzo alla strada durante un temporale, e ovviamente ho dimenticato l'ombrello. Sto andando dalla mia migliore amica, Adeline, per prepararci assieme in vista di una mega festa, "è l'evento dell'anno, pieno di alcol, droghe e ragazzi single" a detta sua. Non ci credo più di tanto in realtà, essendo che tutto per lei è l'evento dell'anno, ma ho deciso di fare finta di niente.

Cerco di non correre per evitare di scivolare, ma non posso nemmeno camminare lentamente rischiando di prendermi la febbre sotto l'acquazzone.

C'è qualcosa di confortevole nel sapere che ogni tanto piove, è come se anche il cielo piangesse e fosse il suo modo di dirci che va tutto bene, che anche se piangiamo non significa che siamo deboli o altro, basta solo aspettare che i nuvoloni vadano via e che il sole torni a risplendere.

Davanti a me noto un ragazzo, forse di qualche anno più grande di me, che mi fissa. Sento i suoi occhi addosso, che percorrono tutto il mio corpo. Provo a coprirmi il più possibile con il giubbotto cercando di far andare via quella strana sensazione di ribrezzo che ho addosso.

ho sempre odiato avere gli occhi addosso, mi fanno sentire giudicata. sono sembra stata la bambina trasparente, che nessuno notava. sono sempre stata molto timida, me lo diceva sempre mia madre, che appena l'attenzione della stanza era rivolta a me, io subito arrossivo e mi coprivo il viso. 

non sono fatta per le attenzioni, non sarò mai la ragazza che tutti guardano o che desiderano. preferisco vedere tutto da dietro le quinte, perché così mi sento al sicuro. preferisco essere la persona dietro la fotocamera, a catturare i momenti, invece che essere la modella esposta.

Anche se nonostante questo, le attenzioni non mi sono mai mancate. ma non da chi desidero io. Sono cominciati con fischi per strada e le suonate del clacson, arrivando poi a sguardi indiscreti e commenti che mi fanno solo rivoltare lo stomaco. 

scuoto leggermente la testa per scacciare via questi pensieri che ormai da anni mi tormentano. torno a guardare la strada davanti a me notando il ragazzo di prima ancora più vicino, e lo lo sguardo puntato sulle mie gambe, fantastico.

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