«Mettiti questo.» dice Adeline prendendo uno dei suoi vestitini dall'armadio.
Ci stiamo preparando per la festa, non ho tantissima voglia di andarci ma per Adeline farò questo sforzo.
Guardo il pezzo di stoffa che ho tra le mani, è nero glitterato e corto, parecchio corto, con le bretelline e uno scollo a V.
«Non hai altro? È troppo corto questo.»
«No, ora mettilo.»
Sbuffo e comincio a spogliarmi mentre Adeline si siede davanti lo specchio per finire di truccarsi.
Mi infilo il vestito dal basso facendo entrare prima le gambe. Il vestito mi fascia alla perfezione ogni singola curva del corpo. Ogni. Singola. Curva. Anche quelle che voglio nascondere.
Passo le mani sul mio stomaco, sentendo il monte di venere sporgere. Faccio un grande respiro e chiudo gli occhi, non so se riesco a guardare il mio riflesso, non voglio guardarlo. Ho paura.
Dopo un ultimo respiro profondo riapro gli occhi, mi sistemo leggermente i capelli e mi giro verso lo specchio.
Dio.
Mi fa schifo.
Non il vestito, il vestito è spettacolare, mi fa schifo il mio corpo.
Mi fa schifo vedere come questo vestito lo mette in risalto.
È poi è cortissimo. Mette in evidenza le mie cosce enormi.
Mi arriva a malapena a metà coscia. Provo a tirarlo giù ma non cambia nulla, anzi, sembra si sia addirittura accorciato.
Amati Ayla.
Vorrei, ma non ci riesco.
Amati, amati, amati...per favore.
Mi guardo allo specchio mentre mi sfioro i fianchi. Gli occhi percorrono la mia figura e non so che pensare, lo tengo? Se Adeline mi vede così riderà? Questo vestito sta mille volte meglio a lei, lo sappiamo entrambe.
«Sei spettacolare Ayla», mi dice Adeline mentre si mette dietro di me e mi accarezza le spalle, «Non farti paranoie, li farai innamorare tutti stasera.»
Non ci credo. Solitamente è lei quella che fa innamorare gli altri. Io sono solo l'amica accanto che serve per farla risaltare. Quella che nessuno guarda, che nessuno nota. Se la gente mi parla lo fa solo per chiedermi di Adeline.
Fanno bene, insomma, lei è bellissima. Ma per una volta vorrei essere io quella che viene considerata. Quella che le persone guardano per prima. Vorrei sentirmi all'altezza, ma non lo sono. Non lo sarò mai.
«Basta Ayla», mi gira così da avermi faccia a faccia, «Fammi un sorriso, girati e poi dì a te stessa che sei bellissima, forza.» mi guarda seria incrociando le braccia al petto.
Rido come se avesse appena fatto una battuta ma smetto quando vedo la sua espressione seria che non cambia. «Aspetta, sei seria?»
«Si, serissima, fallo.»
Sbuffo e lo sorrido per poi girarmi allo specchio e guardare il mio riflesso. «Sono bellissima.» Sussurro.
STAI LEGGENDO
Sick Love
Teen Fiction«Ho sempre sognato di innamorarmi, tu però, sei riuscito a rovinare pure questo.» Un amore che distrugge, ti sbrana dall'interno fino a lasciarti a pezzi. Ayla Kaitlyn Asher, una sedicenne romantica che vuole solo godersi la vita. Luke Miller, la pe...