Dangerous

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Il piccolo gruppo di avventurieri era in viaggio da ormai diversi giorni. Avendo attraversato pianure, campi incolti, aggirato da lontano diversi villaggi, avevano avuto modo di conoscersi meglio tra di loro, chiacchierando le sere davanti a un falò. La stanchezza del viaggio cominciava però a farsi sentire. I ragazzi non si lamentavano mai, nessuno dei tre aveva mai chiesto, nemmeno una volta, quanta strada ci fosse ancora da fare, ma Romin aveva intuito il loro affaticamento.

Il sole stava cominciando a scomparire all'orizzonte e il primo cavallo in testa al gruppo rallentò il passo fino a fermarsi. "Ci siamo! Lo so che siete stanchi, ma siamo finalmente entrati nel territorio detto Norok Hell, dove troveremo il cratere di Muspell, la nostra destinazione. State attenti! Proseguite con cautela: questa zona è piena di piccoli buchi nel terreno dal quale fuoriescono lava, gas tossici e vapore ad altissima temperatura. Rimanete sui vostri cavalli." Detto ciò Romin fece dei gesti con le mani, sussurrando delle parole. "In questo modo noi e le cavalcature saremo protetti quantomeno dai gas tossici".

Il terreno si era fatto più arido, era ricoperto da polveri di colore scuro e da terra si alzava una leggera nebbia che copriva per intero gli zoccoli dei cavalli. Il gruppo non camminava più su di una vasta pianura, bensì nel mezzo di un sentiero circondato da piccoli cumuli rocciosi. Proseguirono, seguendo fedelmente i cavalli guidati da Romin e Seungyeop, finché, dopo una svolta, apparve in lontananza una montagna. Non era molto alta, ma aveva una forma singolare: la cima aveva cinque punte, qualcuna più piccola, qualcuna più grande, alcune più distanti delle altre. Delimitavano tutte piccoli crateri, nati all'interno di un unico cratere più grande.

"Ci siamo. Il cratere di Muspell." Disse Seungyeop.

Chi ci potrebbe mai vivere qui sopra che possa acconsentire ad aiutarci? Pensò Wonhyuk, ma rimase in silenzio, non volendo condividere i suoi dubbi.

Una volta cominciato a percorrere il sentiero in salita per la montagna, il terreno si fece meno ostile: qualche segno di vegetazione si alternava alle rocce appuntite e la nebbia dei gas era scomparsa. Continuando, la vegetazione si fece sempre più fitta, finché il gruppo non si addentrò in una vera e propria foresta di conifere. Questa pullulava di vita e di armonia, sembrava quasi impossibile che un posto del genere esistesse così vicino alla zona arida che avevano attraversato poco prima.

L'elfo cominciò a guardarsi attorno e a sfiorare delicatamente i tronchi degli alberi secolari. "Romin, se sicuro di voler chiedere il loro aiuto?" Disse avvicinandosi al mago.

"Loro? Non loro, lui."

Il volto di Seungyeop tradiva la sua preoccupazione, ma continuò comunque a seguire il mago. Wonjun era attratto da tutta quella vegetazione, era molto diversa da quella del regno in cui aveva vissuto. Anche se la sua altezza era stata aumentata dalla magia, quegli alberi, che coprivano quasi del tutto la luce del sole, gli sembravano ugualmente enormi. Anche Wonhyuk stava ammirando quelle fronde altissime, Yejun quindi, mise una mano sulle spalle di entrambi per richiamare la loro attenzione e procedere, seguendo i loro mentori.

Ad un tratto cominciarono a sentire un lieve rumore di acqua che scorreva e, dopo pochi passi, comparve davanti a loro un ruscello: l'acqua era limpidissima e scorreva tranquilla e pacifica, e diversi animali vi sostavano intorno ad abbeverarsi. Romin si avvicinò per primo all'acqua, vi mise le mani dentro, con i palmi rivolti verso il basso, chiuse gli occhi e sussurrò qualcosa. Pochissimi istanti dopo, si materializzò una nebbiolina che si fece sempre più fitta, per poi prendere le sembianze di un essere: un umanoide alto quanto loro, dai tratti eleganti e fini, dotato di due enormi ali blu da farfalla, ricche di sfumature. I capelli erano neri, corti e in alcune ciocche erano intrecciati degli anellini di metallo. Era vestito con abiti bianchi all'apparenza sottili e leggeri, ma che non lasciavano intravedere nulla al di sotto di essi. L'essere, che fluttuava a mezz'aria, delicatamente poggiò i piedi nudi sull'acqua, aprì gli occhi di un blu intenso e scuro, sorridendo al gruppo.

𝑩𝒓𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓𝒔 | 〈E'LAST Fantasy AU〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora