Awake

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I primi timidi raggi di sole che filtravano dalla finestra svegliavano Yejun come succedeva ogni giorno. Il ragazzo era mattiniero e non gli dispiaceva affatto un risveglio del genere. Anche quella mattina cercò di svegliare Wonhyuk dandogli qualche scossone ma, come al solito, il fratello gli rispose con qualche verso di disappunto per poi girarsi dall'altra parte e continuare a dormire.

Yejun amava osservare la piccola città destarsi, era una delle poche cose di quella vita che gli donavano soddisfazione. Anche quella giornata per lui iniziava con un bicchiere di latte fresco mentre sedeva su una cassa di legno appena fuori dalla porta di casa e l'aria fresca delle sette del mattino che gli pungeva delicatamente le guance.

Ogni anno a Sial si teneva un festival importante nel regno: il Festival del Grano. Giungevano mercanti e curiosi da ogni dove e proprio per questo i due giovani ragazzi amavano quel periodo dell'anno. Mancava ancora una settimana a quell'evento, ma in paese si sentiva già l'aria dei preparativi. La gente si svegliava presto e si sentiva vociferare da diverse abitazioni: mariti e mogli che si organizzavano sul lavoro della giornata, i figli che li aiutavano a caricare i carretti per andare nei campi, l'odore del fieno dato da mangiare agli animali che si sprigionava per tutta la strada.

Finito il suo bicchiere di latte, Yejun stava per tornare dentro a svegliare il fratello, quando Wonhyuk stesso lo sorprese sull' uscio di casa.

"Si avvicina il festival vero? Ahhh... Quanto mi piace questo periodo dell'anno!" Disse il ragazzo, sul ciglio della porta.

Yejun gli sorrise appoggiandosi al muro di fianco al fratello con le braccia conserte.

"Oggi ci sarà molto lavoro da fare! Non penso che ci potremo godere quest'atmosfera." Disse Yejun.

"Già... Anche se ho sentito che quest'anno verranno dei mercanti addirittura da Nagar!" Rispose Wonhyuk.

Yejun spalancò gli occhi e abbassò le braccia che aveva incrociato. "Davvero?? Ci sono tantissime storie e leggende su quel luogo! Mi piacerebbe sentirne alcune!"

"Sicuramente ci sarà occasione, fratello! Adesso andiamo a prepararci, si sta svegliando nostro padre." Disse Wonhyuk, poggiando una mano sulla spalla di Yejun e rientrando in casa.

Un'oretta dopo, i due ragazzi erano pronti a partire per una giornata di lavoro nei campi col padre, ma quest'ultimo li sorprese: "Ragazzi, oggi non verrete con me. Darete una mano allo zio Arios. Deve mettere a posto il magazzino e gli serve una mano."

"Ma papà, sei sicuro?" Chiese preoccupato Wonhyuk.

Il padre annuì sorridendo, si avvicinò ai figli e gli diede due pacche pesanti sulle spalle, aggiungendo una leggera risata.

Fu così che, a metà mattina, i due ragazzi si ritrovarono nel magazzino dello zio a spostare, spolverare e mettere a posto una quantità di oggetti, per lo più inutili, accumulati dallo zio in diversi anni.

"Ora capisco perchè papà era così contento di mandarci ad aiutare lo zio..." Si lamentò Wonhyuk, mentre trasportava un pesante cimelio di ferro dalla forma strana, che doveva essere una qualche sorta di portacandele.

Yejun si alzò per sgranchirsi la schiena asciugandosi il sudore dalla fronte con la manica del vestito dato che con le mani stava tenendo uno straccio scuro che, fino a qualche ora prima, era bianco. In quel momento, entrò in stanza lo zio che nel frattempo stava mettendo in ordine un altro reparto del magazzino: "State facendo un ottimo lavoro, ragazzi! Penso che vi meritiate una bella pausa pranzo." Disse l'uomo, appoggiandosi al muro, provato anche lui dal duro lavoro.

I due ragazzi rimasero per qualche secondo in silenzio, osservandolo con il tipico sguardo di qualcuno che vuole chiedere qualcosa ma che non ha il coraggio di farlo.

𝑩𝒓𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓𝒔 | 〈E'LAST Fantasy AU〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora