2. NUOVE CONOSCENZE

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Scott Harding? Ma chi cavolo credeva di essere per permettersi di dire queste cose?! Non lo sopportavo proprio questo ragazzo!
"Spiacente,ma non ho la più pallida idea di chi tu sia e nemmeno mi interessa quindi con il tuo permesso me ne vado" detto questo entrai per la prima volta nel mio soggiorno e subito l'odore di chiuso mi penetró nelle radici quindi corsi verso la finestra laterale della piccolissima cucina e l'aprii...l'appartamento è più piccolo di come me lo immaginavo però per una sola persona può andare:la camera da letto è composta sola da un letto a una piazza,una piccola scrivania e una finestrella... Un attimo,l'armadio dove è?? Lo cercai persino in cucina,ma mi arresi all'idea di non avere un armadio e nemmeno il posto dove metterlo...che amarezza! Portai le ultime cose in casa e solo in quel momento mi accorsi delle chiavi del mio armadietto: era sempre stato un mio sogno avere un armadietto tutto mio ed era anche la prima volta che vivevo lontano dai miei genitori e la cosa mi spaventava,ma ora... Avevo in mano la mia vita e non volevo fare stupidaggini quindi per prima cosa sistemai tutte le valigie e i vestiti momentaneamente li appoggiai sul divano che sparì sotto tutte le felpe che avevo rubato a mio padre e subito dopo iniziai ad analizzare le varie materie che avrei avuto il giorno dopo,ma poi.... Realizzai che non avevo preso i libri! Entrai subito in panico perché non avevo la minima idea di dove dovevo andarli a ritirare quindi mi buttai sul letto disperata sperando che una forza suprema mi aiutasse... Che cosa potevo fare? Le uniche persone che avevo conosciuto in quell'immenso college erano Iris e purtroppo...quello stupido di Scott. Ovviamente a Scott non avrei chiesto nemmeno un grammo di farina figuriamoci delle indicazioni sul campus quindi in teoria l'unica mia salvezza era Iris,ma... Con avrei fatto a rintracciarla? Non avevo ne il numero telefonico ne sapevo il suo cognome quindi....ero spacciata! -chiedilo a quello splendido ragazzo che vive proprio di fianco a te-mi disse la vocina dentro di me...eh no,non è valido! Tutti contro di me.. -taci! Io con lui non voglio averci niente a che fare e poi non è splendido,per niente- risposi
-non è splendido? È più che splendido,è un dio greco sceso in terra-
-esagerata,è solo un po' carino,niente di più-
Dovevo smetterla di parlare con me stessa quindi dopo aver guardato bene la mia nuova casa decisi di andare a fare la spesa mettendo da parte per un attimo il problema libri... Per fortuna il supermercato lo avevo visto prima di incontrare Iris quindi dopo una quindicina di minuti raggiunsi il negozio e dopo aver comprato tutte le schifezze celiache possibili mi diressi alla cassa per pagare,ma...la sfortuna mi perseguitava!Il cassiere era proprio Scott,era lì che serviva il cliente davanti a me con in testa il cappellino del supermercato e con il suo bellissimo sorriso...ma che cosa stavo pensando? Dovevo assolutamente uscire di lì il prima possibile,ma arrivò il mio turno e come una stupida stavo immobile a fissare il suo incantevole volto e le sue fossette,quando si accorse che non mi muovevo iniziò a ridere e disse " so di essere bello,ma così mi sciupi" a quel commento arrossii e iniziai a sentire le mani sudate...che imbarazzo...visto che avevo già fatto una pessima figura cosa ci avrei perso se gli avessi chiesto dove avrei potuto trovare i miei libri? Nulla quindi presi coraggio e mentre mi dava il resto  "ehm.... Posso chiederti una cosa?"
"No non sono fidanzato, sono tutto tuo stellina" ma questo era un vero e proprio cafone,come si era permesso?!! E soprattutto,come mi aveva chiamato? Lui aveva dei seri problemi mentali.Lo avrei voluto insultare,ma avevo assolutamente bisogno del suo aiuto se no il giorno dopo avrei fatto una pessima figura a presentarmi a lezione senza i libri quindi misi da parte la rabbia e continuai " no non era quella la domanda... Volevo chiederti se sai dirmi dove posso trovare i libri" ci pensò un attimo e poi mi spiegò "devi andare in bibleoteca che è proprio l'edificio di fronte al nostro quartiere e lì devi mostrare la tua tessera della studente così ti daranno tutti i libri delle tue materie,che sollievo...
"Ok grazie" presi le borse della spesa e senza girarmi,ero ancora terribilmente imbarazzata per la brutta figura,andai verso la macchina che avevo dovuto parcheggiare lontano dall'ingresso del supermercato perché era tutto pieno... Le borse pesavano davvero tanto,non riuscivo a tenerle entrambe in una mano quindi spostai quella più pesante nell'altra mano,ma in quel preciso istante la borsina si ruppe e tutte le caramelle si sparsero per la strada...mio dio cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? Stavo imprecando verso il cielo quando sentii una mano calda afferrarmi la vita... Che bella sensazione! Appena mi resi conto che chiunque fosse mi stava toccando le cicatrici e forse riusciva anche a sentirle il sangue mi si gelò in gola e subito sobbalzai facendo cadere la mano di....Scott. Mi sorrise e per la prima volta non era il suo solito sorrisetto finto,quello era sincero e vero: aveva sentito le cicatrici. Il panico si stava impossessando di me;la testa mi girava e non riuscivo più a dire una parola sensata...stavo avendo un attacco di panico. Dall'incidente mi capitava spesso,ma o ero da sola quindi aspettavo che passasse e poi facevo finta che non fosse mai successo oppure erano i miei genitori a farmelo passare con una tecnica che gli avevano insegnato i medici,ma che io non avevo voluto imparare... Quella volta però era diverso:con me c'era Scott che conoscevo da meno di sei ore e che non conosceva il mio passato...non sapevo cosa fare fino a quando non sentii due braccia possenti abbracciarmi e stringermi forte... In quel momento mi sentii, per la prima volta dopo l'incidente, al sicuro,tra le braccia di quello sconosciuto. Quando l'attacco passò lui continuò a stringermi e a sussurrarmi "stai tranquilla stellina,ci sono io con te."

Cosa ne pensate? Fatemelo sapere:) ciaooo☺️☺️

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