CAPITOLO 5

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Stella

Dopo che portano la piccola a fare dei controlli, aspetto che il dottore mi da notizie nel frattempo si avvicina Rex.

Rex: io ho bisogno della tua risposta.

Dopo che lo dice lo guardo furiosa non penso che e il momento per sapere la mia cavolo di risposta e pensavo che Rex si preoccupava di più di sua figlia invece di pensare alla mia risposta.

Stella: io devo stare con mia figlia che in questo momento la stanno visitando, tu se vuoi puoi andare a casa.

Dopo che lo dico vado via lasciandolo li al momento mi interessa solo mia figlia e non mi interessa dei suoi sentimenti.

Raggiungo la mia bambina dopo un paio di ore finalmente mi dicono che posso stare tranquilla, la mia piccolina sta bene.

Dottore: e solo una piccola botta può succedere e normale.

Stella: davvero?

Dottore: si i bambini a questa età sono un po matti quindi capita l'importante e che si controllano sempre.

Stella: va bene.

Dottore: controlliamo altre due cose e può portarla a casa.

Stella: va bene grazie.

Dopo che lo ringrazio aspetto fuori che mi dicono di prendere Melody, appena esco mi accorgo che Rex e ancora li mi avvicino.

Stella: che ci fai qui?

Rex: non voglio che andate da soli.

Stella: posso prendere un taxy, mi sono occupata di mia figlia da sola da tre anni quindi tranquillo so quello che faccio.

Rex: lo so, come sta?

Stella: sta bene, devono fare solo altri due controlli e possiamo andare.

Rex: va bene, mi dispiace per prima dovevo pensare prima alla salute della piccola.

Stella: infatti.

Rex: e mi dispiace per quello che ti ho detto al tuo appartamento ero incazzato e deluso.

Stella: lo so e lo capisco ma l'ho fatto solo per il bene della piccola ho sempre pensato a lei.

Rex: già, ma apparte questo ho bisogno del tuo perdono.

Stella: di cosa stai parlando.

Rex si avvicina e mi prende le mani, le appoggia sul suo viso, invece di allontanarmi lascio le mani sul suo viso e da tre anni che non tocco il viso che mi ha fatto innamorare, devo dire che non e cambiato molto.

Rex: mi dispiace per come ti ho lasciato davvero sono stato uno stronzo.

Stella: e il passato non ci pensare.

Rex: invece devo quando ti ho lasciato avevo il cuore a pezzi davvero io ti amavo cosi tanto.

Stella: allora perchè?

Dopo che gli chiedo il motivo alcune lacrime scendono sul suo viso e la prima volta che lo vedo in lacrime, anche quando stavamo insieme l'ho visto poche volte in lacrime, mi avvicino ancora di più e gli tocco il viso.

Rex: perchè pensavo che era giusto, non volevo che passavi mesi ad aspettarmi, ero cosi impegnato con il mio sogno che ho lasciato andare tutto ciò che amavo.

Stella: io ti avrei aspettato non volevo che rinunciavi hai tuoi sogni ma ti volevo comunque vicino.

Rex: lo so piccola.

Stella: mi spieghi che ti e successo, perchè hai rinunciato alla musica.

Rex: quando siamo arrivati all'inizio e stato fantastico, abbiamo fatto alcuni concerti ma piano piano la fama ha rovinato tutto quanto, abbiamo iniziato a drogarci, io bevevo e mi drogavo quasi tutti i giorni e nel frattempo scopavo qualunque donna anche per dimenticare quello che ti avevo fatto, il fondo e arrivato quando uno dei miei migliori amici e morto per overdose davanti hai miei occhi, dopo quello ho deciso che non volevo quella vita ho lasciato la musica e i vecchi amici apparte uno che si e ripulito con me, sono andato in clinica e un paio di mesi dopo ho parlato con mio padre.

Lui mi ha dato il numero di un suo amico che aveva bisogno di aiuto nel suo studio legale, lavoravo come segretario nel frattempo la sera studiavo legge, un anno dopo ho avuto la mia occasione il mio primo caso e ho capito che era la mia strada, volevo aiutare le persone in difficoltà perchè sapevo quello che provavano.

Stella: cavolo per questo hai accettato il lavoro.

Rex: si il tuo capo che adesso e anche il mio sa il fatto suo e davvero una brava persona e aiutare le persone mi fa sentire meglio, ma da quando ti ho rivisto ho sempre quel pensiero in testa, mi sento uno stronzo per quello che ti ho fatto.

Stella: e vero sei stato uno stronzo ma adesso non devi pensare, sono passati tre anni siamo due persone diverse quindi non devi pensare al passato.

Rex: mi perdoni?

Stella: ti perdono, per favore non ti sentire in colpa.

Rex: grazie, significa molto per me.

Dopo che lo dice mi stringe a se dopo poco ci stacchiamo, appena ci stacchiamo ci raggiunge il dottore con Melody.

Melody: mamma il dottore dice che sto bene.

Stella: amore e vero stai bene.

Melody: andiamo a casa ho molto sonno.

Stella: ora andiamo piccola.

La prendo in braccio.

Dottore: mi raccomando se durante la notte sente dolori o vomita mi deve chiamare subito.

Stella: va bene grazie dottore.

Dottore: prego, ciao piccolina.

Melody: ciao.

Dopo che salutiamo raggiungiamo la macchina Rex mi da una mano, saliamo dopo poco arriviamo prendo la borsa con la piccola in braccio e prendo le chiavi dopo poco apro la porta mi giro e lo guardo.

Stella: domani parliamo di nostra figlia e di quello che dobbiamo fare insieme.

Rex: va bene, ti serve qualcosa prima che vado.

Stella: no tranquillo ci vediamo domani.

Rex: a domani.

Dopo che lo saluto entriamo dentro chiudo la porta e la porto nella mia stanza, per stanotte la mia bambina dormirà con me, dopo che gli do una mano a cambiarsi ci mettiamo a letto.

Non so come andrà ma voglio dare una possibilità a Rex come padre.  

LIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora