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M:Si?
S:Grazie,per aver fatto lo straordinario.
Hai finito?
M:Prego, comunque si ho quasi finito
S:Posso accompagnarti a casa?
È tardi non vorrei mai che ti succedesse qualcosa.
M:Grazie,ma non vado a casa,quindi non serve!
Però grazie comunque!
S:Dove devi andare?
Hai un secondo lavoro?
M:Nono,stia tranquillo!!
Devo andare a trovare mia madre,in ospedale.
S:Dove?
M:L'ospedale di Tokyo,quello alle porte.
S: È lontano da qui,posso accompagnarti?
Così ci metterai anche meno,ti porto in macchina,e insisto.
M:Ma è sicuro che non l'aspettano a casa tipo sua mog-
Mi interruppe.
S:Non ho una moglie,e i miei genitori sono morti vivo da solo.
Non ho nessuno che mi aspetta a casa.
M:Ah..mi spiace
S:No,si sta bene.
Comunque posso accompagnarti?
M:Se non deve proprio fare nulla mi farebbe piacere, grazie!
S:Bene,allora finisci pure,io ti aspetto.
M:Va bene,grazie

Il capo uscì dal mio ufficio,e io interruppi la registrazione.
Non aveva fatto nulla di male,non capisco perché gli altri abbiano detto di farlo.
Finì ciò che dovevo fare e spensi il computer.

Mi alzai dalla scrivania,e misi la giacca,poi uscii dall'ufficio,e chiusi la porta.
Vidi il capo che mi stava aspettando davanti all'ascensore,quindi con passo veloce lo raggiunsi,e salimmo sull'ascensore.

S:Come mai tua madre è in ospedale?
M:Ha una malattia,i dottori dicono che io sono stato fortunato e non lo ereditata, però non sono sicuro che non si possa manifestare in futuro.
S:Ah,mi spiace.

L'ascensore si fermò,e appena le porte si aprirono,io seguii il capo.
Eravamo in un parcheggio sotterraneo,e lui cercava la sua macchina con lo sguardo.
S:Vieni
M:Si

Appena la trovò,prese le chiavi e mi aprì la portiera,per poi chiuderla.
Dopo aver fatto una veloce telefonata, salì in macchina,e mise il navigatore per l'ospedale.
Prima di partire si tolse la giacca e la buttò nei sedili dietro.
Poi accese la musica e partì.

Era un po' imbarazzante,e certe volte mi cadevano gli occhi sulle sue mani,che erano piene di vene.
Teneva gli occhi fissi sulla strada.
Non parlammo per tutto il viaggio, finché non arrivammo in ospedale.
Parcheggiò la macchina,nel parcheggio dell'ospedale.
 
Poi scese dalla macchina e mi aprì la portiera.
S:Fai strada,io poi ti aspetto in sala d'attesa,tu vai pure.
M:Va bene
Entrammo nell'ospedale e lui si sedette su una sedia ad aspettarmi.
M:Buonasera
X: Buonasera,come posso aiutarla?
M:Stanza 14,la signora Fushiguro,le visite sono ancora aperte?
X:Si però hai solo 10 minuti.
M:Va bene,grazie!

Feci una piccola corsa per raggiungere la camera che per fortuna non era troppo lontana dall'entrata.
M:Mamma!
X: Megumi
M:Posso stare poco,scusa per il ritardo.
Ho fatto uno straordinario, così da poter pagare le tue cure il prima possibile!
X:Megumi..
Te l'ho già detto..
M:No,mamma.
Non ti lascio morire!
X:Come hai fatto ad arrivare così in velocità?
M:Mi ha portato una persona!
X:Megumi..
M:Mamma,non sto più con quel ragazzo!
So che non ti piaceva e avevi ragione!
X:Allora chi è stato?
M:Il mio nuovo capo..ha insistito,ha detto che tanto vive da solo e nessuno lo aspetta a casa.
X:Non mi fido molto,ma non importa vai a casa è ora.
Sta attento di solito in questi giorni e a quest'ora,ci sono i drogati e persone della Yakuza in giro.
M:Si,lo so stai tranquilla,vado!
Ti voglio bene!!
Ciaoo
X: Anch'io tene voglio,ciao..

Uscii dalla stanza e camminai verso la sala d'attesa.
S: Ci hai messo poco?
M:Si,l'orario delle visite è finito
S:Va bene,dove vivi?
Che ti porto.
M:A Shinagawa
S:Ma a quest'ora non ci sono i drogati lì?
M:Si,ma non importa,se faccio velocemente non dovrei avere problemi.
S:Scusa ma no.
Non voglio proprio portarti lì.
M:Non fa nulla!
Ci vado da solo,a domani!
E grazie ancor-
Mi prese per il braccio,prima che me ne andassi,e mi trascinò alla sua macchina.

M:Hey!
S:Vivi da solo, lì?
M:Si!
S:Ancora peggio.
Mi aprì la portiera e mi fece salire in macchina,io non capivo.
Poi salì anche lui in macchina e iniziò a guidare.
Poi non ricordo più nulla,credo che mi fossi addormentato

Sukuna's POV

Si è addormentato in macchina,e io non so quale sia casa sua,quindi lo porterò a casa mia,che è anche più vicina,e così non gli può succedere nulla.

Appena arrivai lo presi in braccio e lo portai nel mio appartamento.
Lo misi nel letto,e io andai a farmi una doccia.
Quando uscii stava ancora dormendo,quindi lo coprii con una coperta,e mi misi a dormire accanto a lui.

Megumi's POV

Era mattina e io mi svegliai però non ricordavo di essermi addormentato a casa,infatti ero in una strana casa.
Era molto lussuosa,ed ero un po' spaventato.
Poi mi girai dall'altra parte e vidi il mio capo,che si stava mettendo la cravatta.
S: Buongiorno
M:NON ABBIAMO FATTO CIÒ CHE PENSO VERO?!
S:Ma sei matto?
Semplicemente ti sei addormentato in macchina,e dato che non sapevo quale fosse casa tua ti ho portato a casa mia.
M:AH OK.
S: È quasi ora di andare a lavoro.
M:AH SI!

Mi alzai di scatto,e notai i miei vestiti su una sedia,quindi mi vestii.
S:Tieni, è caffè
M:Ah,grazie!
S:Sei pronto?
M:Si
Dopo qualche minuto prendemmo l'ascensore,e andammo in macchina, così partì per andare a lavoro.
M:Mi scusi che si è dovuto disturbare!
S:No,non fa nulla, è da un po' che non facevo nulla di diverso.
Dopo quella frase non parlammo per tutto il viaggio, finché non arrivammo in ufficio.

Appena scendemmo dalla macchina,sentivo gli occhi addosso come se fossi un modello,quindi avevo capito che tutto mi stavano fissando perché ero arrivato col capo.

Andai nel mio ufficio ed iniziai a lavorare, finché non entrò Nobara.
N: PERCHÉ SEI ARRIVATO COL CAPO?!
M:Mi aveva accompagnato in ospedale da mia madre e poi mentre mi portava a casa,mi sono addormentato,quindi mi ha portato a casa sua..
N:NON TI HA FATTO ALTRO?
M:No!
N: Cos'è questo trambusto?
Vieni,andiamo a vedere.
Viene dall'ufficio del capo.
M:Arrivo!

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