Si dice che chi su fa gli affari suoi campa cent'anni. Ma seguendo questo ragionamento Faye dovrebbe essere già stecchita da un pezzo.
Quindi tranquilli, Faye è ancora viva e vegeta. Anche se dubito che col patto stretto col diavolo in persona lo r...
«FAYE TI DECIDI O NO A METTERE QUEI CAZZO DI VINILI AL LORO POSTO?» Le urla di Dominique dominano i corridoi del negozio fino ad arrivare alle mie orecchie.
Sfortunatamente.
«Uhh... Qualcuno sembra avere un problema» Canzona Ana poggiata al bancone di fronte a me.
Che vada al diavolo Dominique, non fa altro che poltrire nel suo ufficio dalla mattina alla sera, fin quando non deve chiudere il negozio. Cosa che fa quasi sempre fare a me.
Non mi lamento, questo è ovvio. Rimanere qua dentro fino all'orario di chiusura è sempre una benedizione. Mentre sistemo metto sempre la musica e ballo pure, però è fastidioso sapere che mentre io chiudo lui è a casa a mangiare la cena preparata da sua moglie.
«C'è sempre un problema nuovo» Afferro la pila di vinili e, uno per uno, li metto al loro posto, anche se col mio metro e un tappo di sughero è più difficile di quanto pensi.
«Manca poco gli spuntano le corna a quel capellone» Cerca di imitare la faccia di Dominique aggiungendo le corna, facendomi accennare un sorrisetto.
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«Dai, Ana. Dimmi perché sei qui» Dico sospirando dopo aver notato il suo sguardo intimorito.
«Come scusa? Sono o no la tua migliore amica?» Domanda quasi offesa mentre mi segue tra gli scaffali.
«Non sviare il discorso, tu odi Dominique e Dominique odia te. Non metti mai piede qui dentro a meno che...» Mi blocco, rimanendo ferma a guardare il vuoto per qualche secondo.
È quando sposto lo sguardo verso di lei che capisco. Il suo sguardo innocente dice tutto senza dire niente.
«No» Affermo prima che possa aprire bocca.
«Eddai! È la prima volta che riesco a liberarmi una serata!»
«Stasera non mi vedrai da nessuna parte se non nel divano a vedermi Cars»
«Ti preeego!» Mi supplica alzando la voce di qualche ottava.
«Le sai le regole» Dico mentre sistemo un vinile degli anni novanta accanto ai suoi simili.
«Lavori in un cazzo di negozio di musica, Faye. Non prendermi per il culo» Dice sbuffando.
Si siede nel piccolo sgabello accanto a me, poggiando una mano sotto il mento con sguardo indispettito.
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