4 | D come Dwala

27 5 0
                                    

• Faye •

«Merda, merda, merda, merda!»

Di fretta e furia gironzolo per la mia camera da letto a piedi nudi, cercando di individuare i maledetti calzini con le papere.

Ieri sera è stato un totale flop. Dopo aver passato ore a fare trucco e parrucco vado al Koshi Moshi e indovinate chi c'era con Cole? La ragazza del parco.

Ci sono rimasta talmente male che non sono riuscita a godermi a pieno la serata, che ho passato con Ana, Ash ed il famossissimo Zakary. Il quale si è rivelato tutto il contrario di come l'aveva descritto Ashley.

Devo dire però che vedere Zane suonare decentemente mi ha sorpresa. Certo, è stato un disastro comunque, ma meno disastroso dell'altra volta.

Modestamente, sono un'insegnante coi fiocchi.

Ma prima o poi dovrò insegnare a quel batterista come tenere in mano le bacchette, gli saranno scivolate almeno settanta volte. Per non parlare della cantante. Almeno lei non è un caso perso, dai.

«Ana!»

Un mugolio dolorante mi esce dalle labbra, seguito dal mio palmo che si scaglia contro la mia fronte, massaggiandola.

Non avrei dovuto bere tutti quegli shottini.

«Ana!» Il richiamo non sente risposta.

Ma dove sono quei calzini?! Mi servono!

In genere li indosso quando mi sento male. Dopo qualche ora il mio umore cambia drasticamente, sono calzini magici quelli e oggi mi servono più che mai.

Il telefono inizia a squillare all'impazzata, non accennando a fermarsi. Cosa che il mio cervello non sopporta, visto il modo in cui continua a dimenarsi. Dio, sembra stia ballando la samba!

Gli occhi si spalancano dal pudore quando capisco che la persona che mi sta chiamando è Dominique.

Megamind😈

Vi giuro, se non fosse per i capelli sarebbe Megamind in persona.

«Dannazione...» Prendo un bel sospiro prima di rispondere. «Buongio-»

«DOVE CAZZO SEI?» La voce di Dominique arriva così limpida che il bisogno di allontanare il telefono diventa quasi un obbligo.

«Diciamo che ho un'emergenza...» Mi guardo intorno, cercando la parola giusta per descriverla. «...Papera?» La voce esce in un sussurro.

«No, no. Ripeti bene, penso di non aver sentito bene» Sono più che sicura che ha sentito più che bene, ma non vuole crederci.

«Emergenza papera» ripeto sentendomi stupida.

«EMERGENZA PAPERA? PORCA DI QUELLA €#¥∆$#€*&_!» Lo sento bisbigliare parolacce a non finire.

«Sarò là prima che tu dica pio» Esulto interiormente quando finalmente li trovo.

«SAI CHE CAZZO DI ORE SONO, FAYE?» Ignora la mia constatazione, alzando ancora il tono di qualche ottava.

Ma che dico, tante ottave. Fin troppe per le mie orecchie.

Presa dalla curiosità allontano il telefono, controllando l'orologio.

9.30

Wow, sono in ritardo di un'ora e mezza. Nuovo record.

«L'ora di colazione?»

«DIVENTA L'ORA DI MANDARTI A FANCULO SE NON TI SBRIGHI. FRANKIE NON SA FARE UN CAZZO E C'È LA FILA» In sottofondo una lieve e dolce voce fa il suo ingresso.

Dalla A alla ZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora