• Faye •
«No, no, no, no e ancora no»
Negazione.
Il mio viso é indescrivibile. Non riesco a capire, sul serio.
Fino a stamattina mi urlava contro mentre ora mi dice che vuole vendere questo posto?
«Mi dispiace Faye, ma devo»
«A chi»
«A chi lo venderò?»
«Si»
«Alla signora Laurence»
Con uno scatto mi alzo dalla sedia, poggiando le mani nel vetro ora imbrattato delle mie impronte digitali. Tra tutti proprio lei? Se é uno scherzo, é di cattivo gusto.
Rabbia.
«Perché? Ti sei forse dimenticato quanto conti questo negozio per-»
«Si, lo so. Lo so perfettamente Faye» Mi interrompe buttandosi sfinito sulla sedia.
«É una follia! Una totale follia! Stiamo andando alla grande, perché mai dovresti venderlo?!» Gesticolo freneticamente facendo avanti e indietro.
«Faye...»
«No, sul serio Dominique. Cosa ti passa per la testa? Ogni giorno abbiamo centinaia di clienti! Non pensi a loro? A Jasmine? Alla signora McLaren? Sarebbero tutti persi!»
«Faye...»
«Vendere questo posto condannerebbe tutti noi. Lo sai che non ho fatto l'università, che ho lavorato solo qui. Cambiare negozio non é mai stata una scelta e mai lo sarà»
«Ascoltami»
«No, ascoltami tu. Non chiuderai questo posto, nessun altro lo avrà, tantomeno la Laurence» Gli punto il dito contro con qualche lacrima che cala coraggiosa fino a bagnare il vetro.
«Senti... Sta diventando tutto troppo impegnativo e piano piano stiamo raggiungendo la bancarotta, i costi sono troppo alti. Non ti pago da due mesi, Faye»
«Bugia! L'altro giorno mi hai pagata»
«Cinquecento miseri euro, cosa te ne fai?»
«Ci vivo. E sono felice così»
«Prima o poi non potrò dartene nemmeno dieci, di euro»
«Non se riusciamo ad incrementare i guadagni!» Cerco di fargli vedere quella piccola speranza che sembra che solo io veda.
Contrattazione.
«Faye... Sono stanco»
«È per questo vuoi vendere questo posto? Perché sei stanco? Ti sei per caso dimenticato la promessa che ci avevi fatto?»
«Non l'ho dimenticata. Ci ho provato, ma non ci sono riuscito. Mi dispiace»
«Hai fatto una pessima scelta, davvero pessima»
«Se vuoi tornare a casa ti capisco, ma-»
«No. Finirò il mio turno e poi me ne andrò. Non lascio le cose a metà, io»
Esco dal suo ufficio con l'umore capovolto. Se prima ero pimpante ed innamorata, ora il mio scopo è uno solo: sotterrarmi.
Depressione.
«Tutto ben-» Fred si blocca quando mi vede in faccia.
«Non dire una sola parola» Torno dietro al bancone tirando su col naso.

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Dalla A alla Z
ChickLitSi dice che chi su fa gli affari suoi campa cent'anni. Ma seguendo questo ragionamento Faye dovrebbe essere già stecchita da un pezzo. Quindi tranquilli, Faye è ancora viva e vegeta. Anche se dubito che col patto stretto col diavolo in persona lo r...