0.1 "Luke"

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15 Settembre.

Luke pov.

Sento quella dannatissima sveglia suonare, ancora.

E a quel punto, inizio la mia routine quotidiana.

Mi alzo dal letto, guardo in che stato mi trovo allo specchio -pessimo- per poi vestirmi con dei jeans neri con degli strappi sulle ginocchia, una maglietta dei Nirvana e le Converse nere, mentre accendo lo stereo posto su una mensola in camera mia e lo metto a tutto volume tanto per far incazzare mio padre.

Scendo le scale di casa e arrivo in cucina, dove mia madre sta preparando la colazione e mio padre mi urla addosso di abbassare il volume.

-Si è rotto lo stereo, non riesco a spegnerlo. Vedi di aggiustarlo.-
Dico ovviamente mentendo e dandogli una pacca sulla spalla.

***

Sono uscito di casa sentendo le urla di mio padre, sovrastate da quelle di mia madre, mentre chiamo Cassie, la mia ex, per chiederle una cosa.

-Pronto?-Risponde con un tono scocciato.
-Uhm, già scazzata di prima mattina?-
-Senti Luke, cosa vuoi?-ancora quel tono scocciato, che rivolto a me non piace mai.
-Stasera, dove si fa la festa?-allora chiedo indifferente
-A casa di Mike, è enorme, vieni vero?-
-Si, ti dispiacerebbe il contrario.-Risposi con una sottospecie di ghigno stampato in faccia.
-Si, certo. Lascia stare.-E subito dopo mi mette giù. Era scocciata, è stata lei a lasciarmi, ma questo circa tre mesi fa, alla fine della 3º.

Sono arrivato davanti a scuola, quindi mi dirigo per andare nel mio gruppo: Mike, Cal, Ash, Jane, Grace ed Elize.
Cassie è a casa, ci aveva avvisati che non sarebbe venuta perchè aveva malditesta e la sera doveva essere presente così anche da 'prepararsi al meglio per la grande serata'...parole sue. In effetti era un po' stupido, visto che praticamente ogni sera c'era una festa. Ma convinta lei...

Salutai i ragazzi con un pugno e via, della serie: "We bro"

Le ragazze con un semplice "Ciao" o "Hei" o qualcosa del genere.
Tranne Jane, diciamo che non ci sopportiamo, siamo troppo diversi e non ci parliamo nemmeno, stiamo nello stesso gruppo solo perchè le sue amiche e i miei stanno sempre insieme.

Intanto entrammo tutti visto che era appena suonata la campanella che segnava un altro terribile giorno, il prima di quel 4° anno.

Entrammo e la giornata passò tra un 2 ed un 6...niente di che.

Uscii da quell'edificio e me ne tornai a casa.

***

Sono alla festa a casa di Michael, non sono nemmeno le dieci e già la metà della gente è ubriaca, ma sta sera Jane e Cal dovrebbero vincere un premio.

La casa di Mike è davvero enorme, non so come avrebbe fatto il giorno dopo a mettere a posto tutto quel casino.

Ballo, tra un sacco di ragazze, belle, certo, ma tutte uguali, monotone, ragazze che non ti dicono niente.
Comunque mi godo la serata, tra qualche drink, senza esagerare e ballando.

Tutto questo mi sembra monotono. Mi sento a mio agio nella mia routine, ma a volte può annoiare chiunque.

Calum e Jane hanno ballato tutta la serata, eccezione per quando facevano le 'pause bottiglia', dicevano di essere il re e la regina di tutta l'Australia, e straparlavano dicendo che erano tutti in pericolo, ma che solo loro due sarebbero sopravvissuti a non so cosa, 'perché loro può'.
Grace e Cassie sono state tutta la serata insieme, senza ubriacarsi. Ma Grace discuteva con Jane perché riteneva di essere lei la regina d'Australia. Elize è stata tutto il tempo con un ragazzo, Mike e Ashton hanno solo ballato con le gemelle, molto sexy per loro...

E niente, tutti ammassati per ballare di notte, tutti ammassati addormentati di mattina.

La mattina dopo mi svegliai, con la schiena completamente a pezzi, credo di essere stato il primo, non feci attenzione a non svegliare la gente, tanto fotte sega. Piuttosto andai a cercare quei depravati dei miei "amici".

Calum e Jane erano uno sopra l'altro che occupavano tutto il divano, circondati da bottiglie di qualsiasi alcolico trovato in casa.
Cassie, Michael, Grace, Ashton ed Elize erano tutti ammassati addosso aglia altri invitati, anche se la maggiorparte si erano imbucati.

Ero lì, impiedi a vedere tutti che dormivano, ad un certo punto vidi Grace scostarsi di dosso un ragazzo, abbastanza ambiguo, capelli ricci e marroni, con un sacco di tatuaggi, e la vidi venire verso di me.

-Io amo le feste, sul serio, ma odio il giorno dopo, voglio dire, devo ogni volta svegliarmi con la schiena che chiede aiuto, e un malditesta che booom, è davvero terribile.-

In quel momento mi sembrava che volesse iniziare un discorso che durava ore ed ore, anche per la sua "serietà", e Grace era così, strana, era assolutamente contro il fumo o altre cose del genere ma era Grace, le piaceva divertirsi in un modo tutto suo.

Andammo in cucina, sicuri di trovare qualcosa da mangiare.

Mike è un porco.

-Rega, io voglio gli Oreo...-
Non ebbi il tempo di rispondere che entrò in cucina Jane, non stava vomitando, stava bene, diciamo, ma ero sicuro che dopo circa mezz'ora avrebbe incominciato a vomitare l'anima.

-Senti...la pace, non si sente neanche un moscerino, ullallà ullallà questo è il valzer del moooscerinoo- La zittii perchè sentivo già che i moscerini stavano prendendo il controllo su quella ragazza, che intanto si era messa a ballare, e intendo a fare qualche saltello cercando di imitare un moscerino.

Grace aveva la testa completamente nel frigo, non curandosi di Jane che ancora delirava.
Si alzò anche Calum, grande, così almeno sarebbero stati in due e così si sarebbero tenuti compagnia.

Questo, appena sveglio, accese le casse a tutto volume, e iniziò a ballare con Jane. A quel punto capii che avevano bevuto fino all'ultimo minuto e la sbronza non era ancora passata.

Mi girai verso la cucina, Grace nel frigo, quei due ballavano, intanto molta gente si stava svegliando a causa della musica ad alto volume, e quindi stava tornando a casa intanto che maledicevano Calum, fino a quando Elize non si svegliò e iniziò ad insultare pesantemente Cal e Jane.

-Jennaaaa, Caluuum, abbassate quella cazzo di musica, anzi, spegnetela immediatamente, se no tutte quelle bottiglie vele infilo su per il culo!!-Urlò con la sua solita finezza indicando le bottiglie vuote.
Jenna, aveva chiamato Jane, Jenna, il suo vero nome, era da troppo tempo che qualcuno non la chiamava così.

Io feci un leggero sorriso, per poi uscire dalla porta color panna di casa Clifford e camminare per le strade di Sidney senza una vera meta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 11, 2015 ⏰

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Run Away. || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora