Sentimenti contrastanti

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Angela

Non posso, non posso e non posso.
È stato troppo veloce per me, lo volevo così tanto ma allo stesso tempo è un'emozione nuova per me.
È stato il mio primo bacio.
Non ho mai provato nulla per nessuno ma non immaginavo nemmeno di provare qualcosa per una persona del mio stesso sesso. Sono spaventata.

Baciarla è stato bellissimo ed ho sentito scosse in tutto il corpo per l'eccitazione ma ho dovuto mentire.
Ho dovuto dire una bugia perché sono confusa ma non ho nessuno con cui parlarne per avere un parere. Potrei dirlo alle mie amiche ma ho paura di come potrebbero prenderla sapendo che ho baciato lei. Valentina non è come loro, non si veste con abiti colorati ma solo neri o bianchi, non è una che si atteggia per la sua bellezza e non vuole a tutti i costi essere al centro dell'attenzione.
Lei è semplicemente diversa ma per me in senso buono. Mi piace, mi piace davvero ma ho bisogno di chiarirmi le idee.

Valentina

Sono passati diversi giorni da quando è stata a casa mia. Non sono riuscita ad andare a scuola, l'ansia mi consuma lo stomaco e non ho il coraggio di guardarla. Passo tutto il giorno a fumare e bere, piangere e imprecare contro me stessa per aver avuto troppa confidenza con lei. Probabilmente mi ha baciata solo perché era brilla e non perché lo desiderava veramente.
Sto facendo veramente schifo, puzzo di alcool e ho bisogno di lavarmi.
Fatta una doccia decido che oggi devo proprio andare a scuola perché non ho alternative.
Preparo tutto e mi vesto, una felpa nera con i buchi e jeans baggy dello stesso colore. Appena esco di casa mi arriva un messaggio e controllo.
ANGELA! È LEI!

Angela
^oggi vieni?^

Decido di non rispondere perché si stava facendo tardi e se proprio ci teneva lo avrebbe scoperto tra pochi minuti.
Arrivata a scuola, entro in classe e per un attimo mi blocco appena la vedo. Se ne stava lì con quelle galline delle sue amiche. Non capisco perché ci sta se sono così diverse da lei.
Non mi aveva ancora visto, mi riprendo quando sento entrare il professore e mi siedo al mio posto.
Angela fa lo stesso e passano le prime due ore senza dirci una parola poi tre, quattro, cinque, sei finché non arriva il momento di andare a casa.
Quando stavo per prendere la strada di casa sento una macchina suonare il clacson verso di me ed è li che realizzo che a guidare quell'auto c'era proprio lei, avrei riconosciuto il suo viso tra 10 miliardi.
Mi fa segno di salire e così faccio.
<<Ti accompagno a casa>> dice appena chiudo la portiera.
<<Non mi hai parlato tutto il giorno ed ora mi accompagni a casa?>>
<<Neanche tu l'hai fatto>> risponde a tono.
Ha ragione.
<<E perché?>> continua lei.
<<Non avevo niente da dire>> affermo.
<<Hai ignorato il mio messaggio, perché non sei venuta in questi giorni?>>
<<Se ti importa così tanto perché non mi hai scritto prima?>> rispondo provocandola.
<<Non si risponde a una domanda con un'altra domanda>> dice.
<<Non stavo bene e non sono venuta. Adesso rispondi tu>>
<<Avevo paura di darti fastidio>> risponde più seriamente.
<<Chi ti dice che non me ne dai ora?>> la provoco sfacciatamente, mi stava facendo alterare.
Non risponde e cala il silenzio ma riesco a sentire chiaramente i suoi pensieri che la stavano facendo incazzare.
Passa qualche minuto e vedo che non mi stava accompagnando a casa ma aveva preso un'altra strada. Forse una scorciatoia? Lei di sicuro conosce la strada.
<<Dove andiamo?>> chiedo.
<<Vedrai>> risponde con un sorrisetto divertito.

Ciao ragazzi, spero che vi piaccia ed ho voluto parlare un po' dei sentimenti di Angela ed è un capitolo un po' più tranquillo.

Just like heaven// Mew&LilJolieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora