Capitolo 4

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Andrea's POV:

Non ho mai più preso quel caffè con Alexandra. Sono tornata alla mia vita quotidiana ed ai miei impegni sportivi senza più lasciarmi distrarre da casa e tutto ciò che comporta. Ho avuto un litigio iniziale con Roberta dopo essere tornata ma si è risolto subito e fortunatamente tutto è tornato alla normalità.
Sono tornata dalle vacanze con un po' di pensieri per la testa non lo nego; la situazione che si è creata con Alex mi ha un po' destabilizzato ma ho provato e sono riuscita a mettere in una parte del cervello molto lontana dai miei pensieri ciò che è successo con lei.
È l'ultima settimana di gennaio e questo weekend giochiamo in casa una delle partite più importanti del campionato; sarò uno scontro diretto con la seconda in classifica: la Roma.
Questo per la prima volta in vita mia causa in me molta tensione e nervosismo; in realtà non sono quel tipo di persona che si fa prendere dall'ansia prima della partite ma a quanto pare questa settimana sta andando diversamente.
Ciò nonostante mi sto allenando molto bene, l'allenatore continua a dirmi che i miei miglioramenti si vedono a distanza di poche settimane e sono molto esponenziali.
Sono felice di questo, so che tutti puntano molto su di me.

Sono stesa sulle gambe di Roberta quando mi da una notizia di cui il mio cervello si era completamente scordato.
"Lunedì escono le convocazioni per il mondiale, sei agitata?"
"Minchia...ecco perché sono così in ansia ultimamente, non capivo il motivo ma a quanto pare il mio subconscio lo sapeva meglio di me. Certo che lo sono, spero mi convochi."
"Andrea, non ti ha convocato le scorse volte perché sei stata un po' una testa di cazzo con la tua impulsività la prima volta che ti sei andata ad allenare. Potevi evitare di spingere la tua compagna dopo che aveva fatto un commento su di noi, sei stata fortunata che non ti abbiano escluso per sempre da tutte le convocazioni. L'allenatore è cambiato e tutti sanno che sei una delle ragazze più promettenti, ti convocherà di certo."

Annuisco girandomi verso la sua pancia e lasciandole un bacio sullo stomaco. Sto davvero bene con lei.

Chiudo gli occhi lasciandomi sommergere dai pensieri.

Io con Rob ci sto proprio bene, cioè mi fa sentire serena ed amata. So che posso sempre contare su di lei ed è tipo la mia confort person. Ultimamente non nego che però la scintilla tra di noi si è un po' spenta, non sento più la stessa attrazione che provavo per lei anche solo qualche mese fa.
So che è sbagliato ma ogni tanto mi tornano in mente i brividi che ho sentito da Alexandra quella volta che sono stata a casa sua durante le vacanze di Natale.
Ho cercato di negarlo a me stessa e di comportarmi in modo corretto nei confronti di Roberta ma ultimamente i miei pensieri prendono il sopravvento e quegli occhi color ghiaccio mi ritornano in mente.

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La partita contro la Roma è andata davvero bene, cioè poteva andare meglio ma alla fine abbiamo conquistato la vittoria grazie ad un mio goal al 90esimo minuto. È stata un'emozione unica ed ancora mi brucia il cuore a pensarci; tutte le mie compagne mi sono saltate addosso ed hanno esultato sopra di me come se avessimo vinto il campionato o che ne so, la Champion. Magari succederà prima o poi.

È lunedì sono circa le 14 ed io mi ritrovo in videochiamata con tutta la mia famiglia aspettando le convocazioni, Roberta è seduta accanto a me aggiornando in continuazione la pagina web in cui dovrebbero uscire.
Mia madre e mio padre sono in casa davanti al computer e Lena sta guidando per andare a lavoro, nonostante la distanza sono tutti con me in questo momento di massima ansia.

"Sono uscite."
Urla la mia compagna iniziando a scorrere tra i tanti nomi. Finalmente vedo il mio.

Un urlo esce fortissimo dalla mia gola ed inizio a saltellare per casa come una scema.
Mia madre inizia a piangere e mio padre mi comincia a dire quanto è fiero di me.
Lena inizia ad urlare condividendo la mia pazzia ed io non potrei essere più felice.

Yo Te Quiero Prof 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora