Capitolo 5

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Andrea's POV:

È passata oltre un'ora da quando ho staccato la chiamata con Alex.
Sono ancora sul divano e la mia testa non ha intenzione di fermarsi.
Vorrei solo mi scrivesse, vorrei sentirla e parlarci.
Penso allo stesso tempo che forse Roberta dovrebbe sapere della chiamata e che se forse glielo sto nascondendo il mio subconscio pensa che sia sbagliato quello che sto facendo.

Mi alzo dal divano cercando di far stare zitta la mia testa, svolgo la mia routine pre nanna e mi metto a letto quando è quasi mezzanotte.
Il mio telefono inizia a squillare, numero non salvato; rispondo immediatamente.

"Pronto?"
"Ciao, mia alunna preferita."

Sorrido involontariamente.

"Ciao Prof, come va?"
"Va tutto bene Andrea, sto sistemando qualche scartoffia. Tu come stai?"
"Sto bene Prof, sono a letto. Sa la vita da atleta mi leva tante energie."
"Avessi avuto questa mentalità mentre ero la tua insegnante saremmo andate molto più d'accordo."
"Già le stavo molto simpatica, se mi fossi comportata meglio saremmo andate a letto insieme, ah no vero. È successo comunque."

Una risata assai sarcastica è quella che sento dall'altro lato del telefono.

"La tua sfacciataggine non passa mai vero?"
"Mai Prof, fa parte di me."
"Andrea la smetti di chiamarmi Prof? Quasi quasi non lo facevi nemmeno quando eri in classe."
"Ti chiamavo Alexandra perché ero consapevole ti facesse innervosire, così come ora sono consapevole che chiamarti Prof ti irrita."

Sbuffa.

"Era meglio che non ti chiamavo."
"Non lo pensi sul serio."
"Come potrei pensarlo? Mi mancava la tua voce..."

Si lascia andare ad una piccola confessione.

"Anche a me mancava la tua."

Un attimo di silenzio nasce tra di noi.

"Non sei più tornata per il caffè."
"Non ho potuto."
"Perché no?"
"Perché so che mi sarei seduta a guardare un film sul tuo divano."
"E quale sarebbe stato il problema Andrea?"
"Lo sai che non sarebbe stato solo un film Alexandra."
"Siamo due adulte ormai e possiamo parlare da persone civili, ciò che eravamo è passato."

Ripete le esatte parole che le ho detto io qualche ora addietro.
Non so esattamente cosa risponderle.

"Vuoi parlare di quello che è successo tra di noi Alex?"
"Non saprei che dirti Andrea, sai già tutto ciò che devi sapere."
"Perché ci siamo lasciate?"

Le chiedo a bruciapelo.

"Perché tu dovevi occuparti della tua carriera e pensare al calcio, in più dovevi viverti i tuoi 18 anni. Io ero troppo grande per te. Abbiamo chiuso la nostra storia in un bellissimo modo, perché vuoi tirar fuori nuovamente l'argomento?"
"Abbiamo pochi anni di differenza. quanto sono Alex? 6."

Non rispondo direttamente alla sua domanda.

"Si sono 6 ma tu dovevi concentrarti sul tuo futuro e noi litigavamo tanto e ciò non ti permetteva di dedicarti a pieno a ciò che dovevi fare. Poi perché ne stiamo parlando adesso?"
"Non lo so, mi ha fatto tanto male la nostra separazione."
"Anche a me ma se non ci fossimo lasciate magari tu non saresti dove sei ora e soprattutto non avresti mai conosciuto la tua futura moglie."
"Si, hai ragione."

Perché non mi è passata per la testa Roberta?

"Alex?"
"Si Andrea?"
"Mi pensi mai?"
"Perché me lo chiedi?"
"Perché io ti penso spesso ultimamente."
"E a cosa pensi?"
"Solo a te, a ciò che eravamo."
"Andrea è passato tanto tempo, non dovresti pensarci più. La nostra storia è stata magnifica e dannatamente eccitante ma è finita tanti anni fa. Adesso tu sei cambiata ed anche io l'ho fatto; siamo due adulte con vite completamente diverse e va bene così. È giusto che sia così."
"Sei stata il mio primo amore."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 12 ⏰

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