piccola stella in Antartide

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Alex's pov

Apro gli occhi con il rumore della sveglia sempre alla stessa ora, il telefono sul mio petto con ancora instagaram aperto e le foto di Martina che mi danno il buongiorno.
Sposto l'apparecchio elettronico sul comodino e mi metto seduto lasciando che il lenzuolo cada sulle mie gambe. Non ho ancora di alzarmi definitivamente quindi mi sdraglio ancora un pò e mi scatto una foto che, successivamente, posto sull'applicazione nominata precedentemente.

imalexwyse

desc: ma buongiorno🤍⭐️

x: ogni tanto ci degni di qualche foto hahahagafahshdh🤍

x: ok alex, ma noi vogliamo una nuova canzonee

luigi_strangis: ohh ma è vivo allora
|_ più vivo di così si muore
|_luigi_strangis: mhh non lo so hajshahata

Dopo questa foto, mi vado a lavare la faccia sperando di svegliarmi meglio e successivamente mi reco in cucina a mangiare.
Mentre ingerisco il cibo mi arriva una telefonata e avvio la videochiamata
-Alesssss- dall'altra parte è Luigi, un mio amico che ha partecipato con me ad amici
-Buongiorno eh- dico sfoggiando un mezzo sorriso
-Oh c'hai passato Ale, hai sorriso- Gigi inquadra Luca che prende parola
-È andato bene il concerto- affermo tralasciando il dettaglio di Martina
-Mh vecio non è che te si incapircià (chiedo scusa a tutti i veneti ma non lo so non sono veneta ho cercato qualcosa ma non so se è giusto😭😭credo che significhi invaghirsi)- dice Albe
-No deficente, però si tratta di una ragazza che ho conosciuto- confesso
-Ahhh, vabbuo ja cacc'i pall e chiedile di uscì- afferma il napoletano
-Fosse facile...-
-Non ti abbattere vecio- la voce veneta di Albe continua la conversazione cercando di rassicurarmi e spingendomi a invitarla
-Ci proverò dai-
-Ohhh e aggiornaci se scopa-
-LUIGI- lo interrompo prima che finisca la frase.
Dopo aver chiuso la chiamata mi viene una voglia improvvisa di uscire pregando tutti santi di incontrarla.
Mi spoglio e indosso una maglia bianca, un jeans nero e una giacca di pelle del medesimo colore del pantalone. Recupero il telefono, le chiavi di casa, le auricolari per ascoltare la musica e esco dall'appartamento.
Vago un po' per Milano perdendomi nella bellezza della città: fa ancora un pochino caldo dal momento che è maggio ma tira quell'aria fresca in modo tale che il clima afoso non secchi la gola.
Mentre i miei occhi guardano i dintorni, il mio sguardo si sofferma su una figura femminile dai capelli neri. La mia mente, ormai occupata a pensare solo a lei, la scambia per Martina.
Indossa una giacca marrone, dei jeans neri, un paio di stivali con il tacco e delle cuffie dello stesso colore dei jeans. Sta rovistando tra i libri cercando qualcuno che la soddisfi e, intanto che scova qualche volume, sposta la testa e da quel momento, riconosco Martina. Non mi ha ancora visto e, così, entro per farle una "sorpresa" se si può dire così.
Mi avvicino a ella recuperando al volo uno dei manuali dagli scaffali. Non si è accorta della mia presenza, poiché è troppo impegnata a leggere la trama di uno dei vari testi presenti.
Apro velocemente una pagina facendo finta di leggere, ma mi capita una scena abbastanza spinta. Spalanco gli occhi cercando di soffocare una risata, ma a quanto pare non ci riesco perhè Martina si gira e prende un piccolo spavento
-Ma che ci fai qui?- domanda
-Bho ti avevo visto da fuori, ma la vera domanda è, che libri ti leggi?- le mostro la pagina e ella arrossisce
-Emh, è solo questo il motivo per cui mi hai raggiunta?-
-Non cercare di cambiare discorso-
-Emh... quello è solo una piccola parte di quello che leggo- ammette
-Ah, be' mi sembri abbastanza maliziosa, o sbaglio- faccio un sorriso sghembo provocandola leggermente.
Si limita a superarmi, avviandosi verso la cassa per pagare mentre la seguo
-Comunque, non lo so... ti va di andare a prendere qualcosa?- chiedo abbastanza imbarazzato.