CAPITOLO 1

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"La persona giusta è un premio, non un regalo. Quando le forze dell'universo sembrano cospirare contro di noi, non lo fanno per dissuaderci dall'obbiettivo, ma per renderci consapevoli della sua importanza..."

-Massimo Gramellini

Era una sera come tante al pub "Blue Lagoon", situato vicino al mare. Il locale è piccolo ed accogliente, all'entrata appena si apre la porta c'è un campanellino che suono. Le pareti sono color mare e l'arredamento è un Sea style.

Mi presento, sono Faith Davies ho 21 anni e non sono niente di che. Una semplice ragazza universitaria che per pagarsi gli studi deve sgobbare tra bambini pestiferi e uomini pronti ad allungare le mani alla prima occasione. Lo dico sempre a Steven, il mio capo, che deve cambiare le uniformi perché queste sono un po' troppo da poco di buono.

È una divisa completamente nera con una mini gonna e una t-shirt con scollatura vertiginosa. Praticamente ho tutto il seno in bella vista, sembro una prostituta.

Bando alla ciance, tra l'odore di fritto e di salsedine inizia la mia ennesima serata lavorativa, spero che almeno oggi essendo lunedì, chiudiamo prima dopo un weekend molto stressante.

Talmente assorta nei miei pensieri che non mi rendo conto che Steven mi si è avvicinato e sta dicendo qualcosa.

<<Faith sei ancora nel mondo dei sogni? Forza svegliati che tra un'ora iniziano ad arrivare i clienti, però volevo avvisarti che tra poco arriverà una persona, falla entrare nel mio ufficio.>>

<< Va bene Stev la farò venire da te. Volevo chiederti quando hai intenzione di darmi una divisa con dei pantaloni? Questa gonna è insopportabile>>

Ritento per l'ennesima volta a questo cambio outfit obbligatorio per la mia sanità mentale.

<< Faith già ne parlammo, la risposta è no. Lo sai che così attiriamo più clienti poiché sei un bocconcino>> dice ridacchiando

<<Stev non ti uccido solo perché i vecchietti mi fanno tenerezza>>

Adesso rido io, tiè prenditi questa nonno.

Okay, proprio nonno no. Steven per avere solo 50 anni è davvero un bell'uomo ma ehi troppo vecchio per me, potrebbe essere mio padre.

<<Vecchio a chi donna? Guarda che io conquisto ancora molte donzelle anche più giovani di me>> dice mentre si pavoneggia nella sua convinzione

<<Va bene Stev se questo ti fa sentire meglio con il tuo ego. Adesso torno a lavoro in questa divisa di morte assicurata>>

<<La morte è per gli uomini che oseranno toccarti>> mi urla Stev mentre io vado sul retro del locale per prendere una boccata d'aria.

In fin dei conti mi vuole bene e si prende cura di me come lo fa anche con Camilla, la mia simpaticissima collega.

Parlando del diavolo spuntano le corna, ecco che la vedo entrare dal retro.

Ogni volta che fa tardi entra da questo lato perché crede che Stev non la becca, ma ovviamente non è cosi.

<<Ciao puffetta, il grande lupo cattivo è nei paraggi?>> chiede sussurrando come se potesse spuntare Steven da un momento all'altro.

<<Ciao Cami credo sia andato nel suo ufficio, forza corri a cambiarti.>>

<<Vado donna, dovrò sfoggiare le mie doti da 007>> ridacchia

Cami è molto bella, bionda, alta e formosa al punto giusto. Il mio opposto praticamente, io sono bassa, mora e fin troppo formosa.

<<AAAAAAA!>>

Red thread of destinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora