ALL OF US ARE DEAD - Trust // JJK

CAPITOLO 5 || Emarginata

"M*rda perché sono così tanti??!!"

Sapevo di poter fidarmi solo di me stessa ma ho apparentemente sopravvalutato le mie capacità in questa apocalisse.

Un'attimo, si non sono la protagonista in nessun tipo di occasione, condivido il mio c*zzo di nome con più di 500 persone in questo mondo. Probabilmente morirò senza che nessuno se ne accorga.

Ho oscillato la mia mazza, abbattendo più zombie possibili, senza dimenticare di dare qualche calcio agli amici dietro di me.

Non ero invincibile, muovendomi in questo modo ho in realtà prosciugato tutta la mia energia. Sapevo di dovermi riposare prima di poter continuare verso il magazzino.

Dopo una serie di giochi acchiapparello con quelle creature immortali per le scale, ho finalmente visto un'aula che sembrava avere la porta ben chiusa e non sembrava essere molto disordinata e con sangue dalle finestre.

Ho tirato un po' di calci per scacciare alcuni zombie e immediatamente entrai dentro, chiudendo fortemente la porta dietro di me.

"Phew, c'è mancato poco." Ho finalmente un po' di spazio per rilassarmi.

Poi ho sentito sibili e ringhi.

"Santo cielo"

Mi sono subito alzata di scatto, solo per fare contatto visivo con dei zombie.

Non potevo fare altro che coprirmi la bocca con la mano e spalancare gli occhi.

Qualcuno era appeso al ventilatore a soffitto con una corda nell'angolo dell'aula.

Non c'è da stupirsi che quest'aula sembrava così pulita dall'esterno, la poteva ragazza aveva la sua parte inferiore quasi morsa via.

Mi impiegò molto più tempo per terminare i pochi zombie in quest'aula, in parte perchè ero molto stanca, dall'altra perchè c'erano troppi ostacoli.

Ma anche dopo aver ucciso tutti gli zombie, non volevo rimanere un minuto di più quest'aula.

"Questo è dannatamente disgustoso..."

Mi sono legata i capelli in una coda disordinata, stando seduta su una sedia e bevo le ultime gocce di acqua rimaste.

L'aula musicale stava a poche aule di distanza. Apparentemente dovevo trovare qualche modo per distrarre gli zombie in modo da riuscire ad arrivarci.

Oppure forse poteva semplicemente combatterli lungo la strada, stavo da sola, a quale idea migliore potevo pensare?

Non potevo guardare direttamente il corpo perciò guardai per terra.

"Povera ragazza. Dio, la farai andare in paradiso giusto...? Non è colpa sua se si è uccisa..."

Ho pensato ad un idea, era buona, ma pessima.

Abbastanza cattiva.

Ho tirato tutte le scrivanie una sopra l'altra e ho diviso l'aula a metà, creando una parete alta due banchi.

Con questo, ho posizionato alcune sedie e banchi a caso come ostacoli.

Era rimasto solo un piccolo spazio per riuscire a passare da una metà dell'aula all'altra.

"Sono davvero molto ma molto dispiaciuta. So che è terribile, sono una persona terribile. Io... Io sono la peggiore e merito di andare all'inferno. Non so chi sei... m-ma non mi dimenticherò mai di te, dimenticare come mi hai salvato la vita. Grazie e scusa."

Ho chiuso gli occhi e con attenzione ho preso le rimanenti parti della ragazza, mettendole al centro della prima metà dell'aula.

"Scusami davvero tanto se devi affrontare questo, riposa in pace e nessuna parola potrà esprimere la gratitudine che provo verso di te."

Ho preso un grande respiro e camminato verso la porta.

Dopo essermi stiracchiata e aver fatto un po' di riscaldamento, con una forte presa della mazza trascinai aperta la porta.

"ANDIAMO STUPIDE CREATURE DEL C*ZZO!!!!!!!!!!"

***

"Vado a inseguirla." Jungkook corse immediatamente verso la porta dopo che Minji uscì in batter d'occhio.

"Aspetta!! Cosa stai pensando?!!! è troppo pericoloso andare là fuori!" Cheongsan tiene con forza il suo braccio, rifiutando di lasciarlo.

"Lo sai giusto? Quindi dovresti lasciarmi andare perché lei potrebbe morire!!!"

"Lei stessa voleva morire!! Nessuno le ha detto di uscire così audacemente! Se lo merita se muore veramente là fuori." Dice Jimin girando gli occhi.

"Seriamente?! E tu la stai lasciando morire? Allora anche tu sei un'assassina!!" Jungkook urlò arrabbiato.

"Jungkook oppa, perché tieni a lei? è andata fuori perché pensa di essere la migliore. Ci disprezza. Non dovresti rischiare la tua vita salvando quella str*nza." Anche Nayeon andò verso Jungkook per tenerlo.

"Come puoi chiamarla str*nza?! è una tua compagna di classe!" Jungkook tolse la sua mano.

"Beh, lo è!!! Guarda come mi tratta!!!... e tutti!!" Nayeon piagnucolò con il suo tono fastidioso.

"Voglio dire, questa volta ha ragione. Jungkook, abbiamo appena perso Minji, e non sappiamo nemmeno dove... dov'è Suhyeok, non possiamo rischiare di perdere nessun altro..." Disse On-jo con una voce tremante.

Jungkook iniziò ad avvolgere le se caviglie con le bende rimaste dal kit di pronto soccorso.

"Ecco perché, la troverò e la porterò indietro."

"Kookie, sei serio? Ci stai lasciando per lei?" Daesu chiede preoccupato.

"Dai, non credete che ce la posso fare? Sono una cintura nera! E quanto a Park Minji, potrebbe essere stata un po' impertinente, ma e comunque una nostra compagna di classe, una vita umana. In questa situazione, non dovremmo aiutarla e dirle che non è sola??" Jungkook si stiracchia.

"Lavoro di squadra e il miglior modo per sopravvivere. In realtà sarebbe meglio raccogliere più sopravvissuti possibile in modo da avere più possibilità di uscirne vivi." Ha affermato NAmra con serietà.

"Vero??? La rappresentante di classe ha sempre ragione."

"Sto semplicemente affermando i fatti."

"In realtà, sono d'accordo nel portarla indietro." Joonyeong aggiusta i suoi occhiali.

"Sa combattere, ciò significa che avremo un'altro forte combattente, quindi maggiore possibilità di sopravvivenza."

"Non è una macchina." Socchiuse gli occhi Jungkook.

"Comunque, ora vado. State al sicuro ragazzi! Tornerò il prima possibile!" agitò la mano e sgattaiolò fuori con abilità.

"Tu sei quello che dovrebbe stare al sicuro." Sospira Daesu. Nayeon incrocia le braccia scontrosamente.

"Isak... perché hai la mano così fredda...?"

Questa fu l'ultima cosa che sentì Jungkook dopo aver chiuso la porta.