Confusione

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Quante volte aveva già vomitato? Chi se ne fotteva. Era tutta colpa di quell'uccellaccio del malaugurio. Nobile pomposo. Isterico. Dito nel culo e non in modo piacevole. Cosa cazzo significava quella gemma? E quel biglietto sudicio, bagnato, aveva pure pianto mentre lo scriveva? Coglione!

"Caro Blitzø,
perdona se non ti ho consegnato io stesso questo dono, sono cosciente dei tuoi impegni e non volevo recarti alcun tipo di disturbo. Con questa gemma recido il nostro patto. Con essa potrai continuare il tuo operato senza dover stare dietro i miei capricci sacrificare giorni per il sottoscritto o la luna piena.
Non devi ringraziarmi, è un gesto dovuto. Credo nel tuo progetto. Ci ho sempre creduto e sempre ci crederò.
Sei libero da ogni mia costrizione...da ora e per sempre.
Tuo Stolas"

Non aveva mai perso occasione per disturbarlo e ora gli importava?

Dal fondo della sala più di qualcuno lo stava chiamando, chi con voce languida, chi con tono minaccioso e chi con voce impastata da droga e alcool.
Recidere il patto poi? Il gufettino reale realino recideva il patto? LUI LO FACEVA! Bastardo piumato. Lui recideva, tagliava, distruggeva ogni cosa!
Barcollando arrivò su una specie di divano, o doveva esserlo qualche anno addietro, c'erano varie chiazze di vomito vecchie e nuove, probabilmente l'ultima sarebbe stata la sua. Quante volte aveva vomitato? Se lo era già chiesto mi sa.
Pff...Sacrificare giorni, cazzo se lo aveva fatto. Giorni e notti! Poi cosa aveva provato a scrivere? "Capricci"? Codardo, cancellava la verità. Ovvio che erano capricci! Capricci di una troietta arrappata.

Sul tavolino di fronte a lui c'erano bicchieri e bottiglie vuote o mezze vuote. Sentiva l'alcool risalirgli l'esofago, una sensazione di merda, doveva berne di altro per spingerlo di nuovo giù. Afferrò il primo bicchiere a portata della sua mano, che importava chi aveva bevuto in cosa, contrarre malattie all'inferno era un hobby, si collezionavano, soprattutto quelle veneree. Se non avevi la sifilide eri sfigato. Ma non riuscì neanche a fare mezzo sorso di qualsiasi schifezza c'era dentro che già era finita. Allora ne provò a prendere un altro, ma perse quel poco di equilibrio che possedeva e cascò di faccia sul tavolino, facendo cadere tutto. Non si salvò nulla.

"F-F-FFFANCULO!"

Chi cazzo voleva ringraziarlo. Per cosa poi? Per un libro fatiscente che odorava di naftalina e un culo scheletrico? Un culo scheletrico e profondo. Un culo che voleva sempre più mordere, leccare, penetrare...NO! Non doveva pensarci. Non doveva pensarci più!

"Eih, eih Imp, tutto bene?"

Sentì degli artigli perforargli la pelle, ma nessun tipo dolore per questo. Quel pezzettino di carta regale gli stava facendo più male. Lo stava persino prendendo in giro: "Credo nel tuo progetto". Bugiardo. Non ci credeva nessuno in quello che stava costruendo, se non solo lui stesso. Un Imp che si apre una propria impresa. Un Imp che poteva essere pericoloso. Certo non pericoloso come un Overlords o gli uccellini nobili che cinguettavano fastidiosi lì in giro, ma comunque uno che poteva esserlo e dar fastidio per questo.

Sentì un alito pesante e caldo graffiargli il viso, puzzava di vita squallida come la sua. Cercò di mettere a fuoco l'essere che lo stava facendo penzolare da un braccio, non sapeva se fosse un lupo o una vacca. Sicuramente la seconda. Improvvisamente e finalmente sentì un liquido ghiacciato scendergli giù per la gola. Un sollievo momentaneo, ma sapeva di sapone scadente: Blue nitro. Blitzø rise. Cazzo, quello voleva stuprarlo? Lo avrebbe trombato volentieri, non c'era bisogno di fare i timidi in quel modo.

"Ora ci divertiamo...", gli sussurrò compiciuto quel fottuto demone a fior di labbra.

Wow, perdente del cazzo, ora sì che lo aveva fatto eccitare, pensò sarcastico, solo che lui non voleva divertirsi. Certo, volava scopare, lo aveva già duro da un po' per merito di chissà quale cosa aveva sniffato o fumato, però ciò che più gli premeva non era il pene nei pantaloni, ma capire cosa significasse "Sei libero da ogni mia costrizione...". Quindi? Niente chiamate nel cuore della notte dove gli elencava cosa voleva fatto con la sua lingua? Messaggi random in cui chiedeva se stesse bene o avesse mangiato? Comparse improvvise in ufficio o in altri luoghi perché annoiato voleva fare "due chiacchiere"? Inviti per cene, cenette e dopo cenette perverse? Libero da cosa? COSA CAZZO? Dalla sua presenza soffocante, irritante, imbarazzante, eccitante, divertente, tranquilla. Lo stava...Lo stava abbandonando? Gli occhi iniziarono a bruciargli...di nuovo.

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