Ho finito, davvero, questo è solo un piccolo extra per capire se ero in grado di scrivere scene erotiche...Test fallito!
E' stato divertente in ogni caso.----------------------------------------------
Quanto amava far agitare convulsamente l'esile corpo di quella dannata civetta sotto di lui. Non perché la cosa lo facesse sentire fottutamente potente o bravo, ma semplicemente perché provava uno strano piacere sadico nel vedere il suo Principe tremare e saltare ogni volta che sfiorava o penetrava la sua piccola figa da uccello. Lo faceva ridere vederlo lì steso, come se non esistesse altro al di fuori di quel cazzo di letto, con quell'espressione disperata e bramosa in attesa delle sue misere dita da Imp o del suo turgido pene rosso. O ancora della sua lingua biforcuta e maligna, come in quel momento.
No vabbè, si sentiva anche fottutamente potente e bravo, chi cazzo voleva prendere in giro?
"Blitzy... Blitzy...Blitzyyyy<3"
Amava meno sentir ripetere all'infinito il suo nome in diverse sfumature di piacere, quando Stolas toccava note da ninfomane infoiato diventava inquietante, ma odiava decisamente di più il suo silenzio, lo aveva capito in quelle lunghe e schifosamente drammatiche settimane. CAZZO, mai più avrebbe permesso al suo fottuto, disagiato e cazzone se stesso di allontanarlo di nuovo.
"Blitzy...Blitzyyyy, di più, di più!<3"
PORCA DI QUELLA GRAN TROIA DI EVA, non era stanco? Cos'era? La terza o la quarta volta che scopavano quella notte? Anche il suo cazzo aveva un limite, nonostante fosse davvero un gran cazzo. Alzò la testa dalle sue piumose cosce e lo guardò seccato, ma il volto di quel dannato uccellaccio del malaugurio era così fottutamente bello che decise di accontentarlo ancora un altro po'. Tanto avrebbe fatto in fretta, ce l'aveva duro e pronto a soddisfare ogni più oscura e perversa richiesta. Forse, non tutte, alcune erano assurde e grottesche persino per i suoi standard. E Stolas aveva la capacità di superarli sempre.
Gli artigliò bruscamente con la mano buona una gamba, così tanto che sentì la base delle sue unghie inumidirsi con il nobile sangue nero di quell'uccello. Che strano, quel fottuto liquido viscoso non puzzava come il sangue degli altri, di sicuro non come quello umano che sapeva di guasto. Perché alcuni demoni lo bramassero non riusciva a capirlo. Quello di Stolas odorava di...di...stelle? Cielo? Nuvole? Infinito? Ma ce l'avevano un fottuto odore queste cose? Che cazzo ne sapeva, in ogni caso odorava di qualcosa che andava oltre la comprensione di tutto e tutti, e questo non solo lo destabilizzava, ma lo eccitava in modo pericoloso.
Lo morse, violento, nell'incavo dell'inguine. E il sangue lo sentì anche sulla lingua e infondo alla gola. QUANTO CAZZO ERA BUONO. Ecco, se mai lui avesse sacrificato qualcuno con rituali e cazzate infernali varie, sarebbe stata quella stramaledetta civetta. Il cazzo gli si irrigidi ancora di più a quel pensiero, tanto da fargli male.
Il suo fottuto principe come risposta a quel gesto urlò, dapprima di dolore, poi di intenso piacere. Allargò le gambe e tra un "aaah" e un "mhhh", annaspò un invito a farlo ancora e più forte. Ma l'Imp lo ignorò, volontariamente, e il gufettino fece un piccolo fischio di disaccordo. Un suono delicato da canarino viziato. Nella lista delle cose che adorava doveva inserire anche quella dei fottutissimi capricci non accontentati.
Sorrise soddisfatto e si rituffò sulla cloaca sempre più bagnata. Ci passò di nuovo la lingua biforcuta, lentamente. Voleva assaporarla, nonostante ne conoscesse già il sapore, ma ogni volta gli sembrava un po' diverso. Poi la succhiò, la morsicò, la baciò, l'accarezzò, l'agitò...tante "ò". L'uccello curvò la schiena, aggrappandosi con una mano su una delle sue corna, mentre l'altra disperata cercava a tentoni la bocca dell'Imp, ma questa era troppo immersa nella sua vagina piumata per prestargli attenzione, quindi ripiegò sulle lenzuola di seta, che strinse finché non si strapparono. Finiva sempre che distruggevano, rompevano o laceravano qualche parte di quel letto...o della stanza. Povero Impington, era lui che poi doveva ripulire il loro fottuto casino. Forse per questo lo guardava male...e non perché si beccavano sempre e solo quando lui cercava di scappare mezzo nudo dal balcone, all'alba, dopo che si era trombato duramente e ripetutamente il suo signore per tutta la notte di Luna Piena. Sì, cazzo, era sicuramente per il disordine.
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Fasi
FanfictionNell'attesa di ogni Luna Piena e dell'uscita finale della seconda parte della seconda stagione di Helluva Boss, facciamoci del male immaginando cosa possa succedere tra Blitzø e Stolas.