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<<Tutto bene?>> gli chiese il bambino, Harry si accorse di star piangendo, ormai vedeva la sua piccola sagoma appannata, sfocata dallo spesso strato di lacrime che si accumulava nella sclera.
<<Sì, certo. Sto bene.>> Freddie gli fece un sorriso sincero e Harry si asciugò le lacrime.

<<Mi sono persa la scena!>> esclamò Daisy entrata in casa tendo Lucky con un braccio e la valigia di Freddie con l'altro. Sembrava che avesse corso e probabilmente era quello che aveva fatto perché il bambino che teneva in braccio rideva divertito.

Freddie intanto era riuscito a staccare gli occhi da quelli di Harry ed era andato a salutare i nonni e la zia. Harry era ancora imbambolato e Louis dovette scuoterlo per farlo riprendere.
<<È bellissimo>> gli aveva detto estasiato, solo questo e Louis si era commosso vedendo l'emozione nello sguardo dell'altro.

Si spostarono dall'ingresso buio raggiungendo la luce del salotto.
<<Qualcuno vuole un panino con burro di arachidi?>> chiese Phoebe guardando Freddie, lui sorrise.
<<Che porcheria, Freddie preferisce la crostata della nonna, vero Fred.>>  il bambino annuì energicamente, ricordando l'ultima volta che l'aveva mangiata, la pastafrolla burrosa e friabile, la marmellata alle arance amara al punto giusto, non aveva mai assaggiato un dolce più buono.
<<Harry, è quella alle arance, la tua preferita.>> Freddie lo guardò raggiante, avevano gusti simili, e anche se era una cosa insignificante per lui contava molto.

<<È meglio quella alle fragole>> sentenziò Louis <<Ma tanto sono l'ultimo nella lista delle priorità>> Harry scosse la testa e gli diede una pacca affettuosa sul petto
<<Non fare il drammatico>> si sorrisero ma quando Harry vide che Freddie li guardava, si allontanò leggermente.

<<Dai venite, e Louis non fare il bambino>> disse Jean notando l'improvviso imbarazzo. Tutti la seguirono in cucina e presero posto nel tavolo, Freddie si sedette affianco a suo padre e Harry fece lo stesso. Louis era felice, aveva accanto le persone più importanti della sua vita, finalmente insieme.
<<Fred te o succo?>> gli chiese Lean. Freddie rispose che voleva il succo e lui gliene versò un abbondante quantità nel bicchiere di vetro. <<Haz, succo di mela>> disse poi rivolgendosi ad Harry, che sorrise per il nomignolo. <<In questa famiglia vi viziamo troppo>> concluse ridendo.

Una grande fetta di crostata ancora tiepida venne servita a tutti, Freddie andò subito ad addentarla e si esibì in un lunghissimo verso di assenso.
<<Mmm...la mangerei per tutta vita>> disse sputacchiando, risero tutti.

Lottie non riusciva a finire il suo pezzo di torta perché Lucky le stava incollato come una cozza.
<<Amore che c'è?>> il bambino era assonnato e si strinse ancora di più al petto della madre mugugnando qualcosa.
<<Posso?>> chiese Harry, Lottie annuì grata.
<<Vai un po' dallo zio Harry tesoro>> gli disse gentilmente Daisy allungando le braccia per passarlo ad Harry, si tappò immediatamente la bocca. Phoebe soffocò una risata. Louis lanciò un'occhiata a Freddie che invece appena finito il pezzo di torta si sfregò le mani e si alzò strisciando la sedia.
<<Torno subito.>> Harry guardò Louis nel panico.

Il bambino, come promesso, tornò immediatamente con lo zaino rosso, dal quale non voleva separarsi. Estrasse una bustina, poi si diresse verso Harry sotto lo sguardo incredulo degli altri.
<<È per te.>> disse. Lui lo guardò stupito.
<<Per me?>> chiese, Louis corruciò la fronte.
<<Si>> prese la bustina con dita tremanti e la aprì. Ne estrasse una piccola boccetta di smalto. Una splendida tonalità di azzurro, quasi identica ai loro occhi, Harry simise di pensare, guardava il regalo scioccato e faceva avanti e indietro con lo sguardo, dalla boccetta al bambino.
<<Maledizione tu lo sapevi già!>> fece Louis all'improvviso <<Hai chiesto a tua madre il suo colore preferito, lo sapevi, non sembravi neanche sorpreso, gli hai comprato un maledetto regalo.>> Freddie scoppiò a ridere, non riuscì a trattenersi, rideva talmente forte che dovette reggersi la pancia.
<<Siamo nel 2023 e ho 7 anni, so usare internet, certo che lo sapevo.>> improvvisamente il suo visto si incupì ma nessuno ci fece caso.

<<È vestito di blu e verde!>> esclamò Phoebe d'un tratto e, come se lo vedessero per la prima volta, anche agli altri notarono i pantaloni verde oliva e la felpa blu. Al bambino tornò il sorriso.
<<Mi dispiace di non avertelo detto. Era una situazione complicata ma non ci sono scuse>> i due si abbracciarono.
<<Grazie per il regalo Fred.>> disse Harry andando verso la loro direzione.
<<Ti è piaciuto veramente?>>
<<Certo>> aveva risposto. <<Splendido colore>> disse facendo l'occhiolino a Louis.

<<È colpa mia?>> chiese all'improvviso riportando il silenzio nella stanza. <<È colpa della mia nascita che vi siete lasciati?>> gli occhi erano ricolmi di lacrime. Louis era paralizzato, la sua più grande paura si stava realizzando, non voleva che suo figlio entrasse in contatto con quella parte del fandom, non voleva che gli venisse sbattuto in faccia il suo passato così. Fu Harry a muoversi, si inginocchiò davanti al bambino e gli prese le mani.
<<Non devi credere a niente di quello che leggi su internet ok? A niente. Non sanno di cosa parlano, non ci conoscono. Quando sei nato ero la persona più felice del mondo, sono corso in ospedale ed eri già nato, tua madre dormiva, sono entrato nella stanza e tuo padre ti teneva in braccio tra le lacrime. Ricordo che mi guardò e mi disse "Harry è mio figlio" e poi ti vidi e mi esplose il cuore. Eravate così fragili, tu, tua madre e tuo padre e io mi sentivo così fuori posto, ma non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso. Lui ti diede a me, eri così piccolo, avevo paura di romperti ma lui si era fidato talmente tanto da affidarmi la tua vita. Fu uno dei momenti più belli della mia vita ma le cose non andavano da un bel po', era una situazione complicata ma non certo a causa tua. Le persone sono complicate, litigano e si feriscono anche se si vogliono bene, l'importante però è capirlo e lottare sempre per chi ami. Mi hai aiutato in questo sai?>> Louis piangeva, ancora immobile nella posizione di prima <<Vai ad abbracciare papà>> sussurrò il riccio al bambino e Freddie corse da suo padre e gli circondò le gambe con le braccia.

<<Voglio sapere la verità. La verità vera, raccontata da voi. Tutta la verità>> Louis lo strinse a sé.
<<Te la racconterò>> Freddie allargò le braccia, invitando Harry ad unirsi all'abbraccio, lui sorrise e si avvicinò. Attorno a loro si era radunato il resto della famiglia, Lean circondava Jean con un braccio, Phoebe piangeva con una mano sul pancione. Lucky si divincolò dalla stretta della madre e si avvicinò ai tre per unirsi a quella stretta, lo accolsero volentieri poi si alzarono e guardarono imbarazzati gli altri.

Louis teneva Freddie per mano, Harry aveva preso Luky in braccio.
<<Potrei abituarmici>> sussurrò Louis.
<<Non dirlo ad alta voce o diventeremo i babysitter fissi>>

<<It's story timeee>> canticchiò Lottie.
<<Vado a prendere dei fazzoletti>> esclamò Phoebe.
<<E io qualcosa da mangiare perché ne avremo fino a domani mattina.>> fece Daisy seguendo la sorella. Tutti si dileguarono preparandosi ad un tuffo nel passato che li avrebbe bagnati tutti.

Harry e Louis si guardarono a vicenda, erano pronti a ripercorrere il viale dei ricordi. Con quello semplice sguardo giuravano che non avrebbero più permesso al passato di ferirli. Giuravano che qualunque cosa fosse sucessa, qualunque cosa sarebbe tornata alla memoria, sarebbe comunque rimasta nel passato. Dopotutto quello era un nuovo inizio e avevano intenzione di farla funzionare.

N.A.
Freddie e Harry, mi esplode il cuore, li amo così tanto.

𝑰 𝑨𝒍𝒘𝒂𝒚𝒔 𝑵𝒆𝒆𝒅 𝒀𝒂 | 𝕃𝕒𝕣𝕣𝕪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora